
Nel trentennale della scomparsa di Jack Kerouac, questo libro propone un repertorio-database per sapere "tutto" sul nume tutelare della Beat Generation e i suoi compagni di strada, e sulla loro epopea. Un'epopea fatta di viaggi, avventure, scoperte di nuove religioni, di nuovi stili narrativi, un diverso modo di vita, e naturalmente tanta musica. In allegato un Cd musicale della durata di circa 60 minuti, che ripropone la musica che è stata la colonna sonora dell'epoca. Con una sorpresa: la voce di Jack Kerouac in una performance originale.
Un cofanetto contenente un cd di 70 minuti con le canzoni di "Canti di scena" e il libro con la versione completa dei testi, dei monologhi e delle gag. Uno scritto di Cerami "dietro le quinte" e di Piovani sulla storia del canto di scena e della canzone da palcoscenico completano il volume. "Più che un racconto organico di fatti ordinati, Canti di scena è una drammaturgia orizzontale, giocata su contrasti emotivi e anticlimax... Aforismi e divertimenti; toni epici, satirici, lirici, infantili; calchi e spiazzamenti linguistici convivono contaminandosi fino al punto che si può ridere col dramma e commuoversi con la comicità". Vincenzo Cerami
"La gatta Cenerentola" è forse il capolavoro di Roberto De Simone ed è perfetta oggi come al suo debutto, al Festival di Spoleto del 1976. Allora fu un evento e una trasgressione: grazie all'"eretica" commistione con il linguaggio folk e il patrimonio della cultura musicale popolare, la tradizione dell'opera buffa italiana e del melodramma si rivitalizzava. Opera, musical, commedia, summa di teatro colto e popolare, incontro della musica di Pergolesi e Mozart con la più scatenata tradizione musicale partenopea, "La gatta Cenerentola" è uno spettacolo totale in cui si sposano mito, fiaba e invenzione. Il libro e il video di 150 minuti fanno parte di un unico cofanetto.
Da quasi tre anni ogni settimana Marco Lodoli scrive una recensione di cinema sulla rivista "Diario", diretta da Enrico Deaglio. Ma probabilmente "recensione" non è il termine giusto, perché gli articoli di Lodoli non hanno granché da spartire con i puntigliosi giudizi sui film scritti dai critici professionisti. Più che altro si tratta di un appuntamento con i lettori, un incontro amichevole intorno al tavolo di un bar. E a quel tavolo Lodoli si lascia andare ad associazioni e ricordi, digressioni e ipotesi, a tutti quei pensieri sparsi ma non arbitrari suggeriti dalla visione di un film.
A conclusione e coronamento del lavoro di Brunetta sulle epoche e sugli spazi della cinematografia mondiale, un volume dedicato alla teoria del cinema, per analizzare i generi e gli orientamenti critici, le tecniche di doppiaggio e quelle degli effetti speciali, le nuove tecnologie di ripresa e di visione che stanno rivoluzionando la settima arte.
La tradizione popolare è ancora una volta il perno del lavoro di elaborazione di Dario Fo: attraverso storie, miti e leggende popolari, Francesco appare nella sua debolezza umana, nella sua indisponibilità al compromesso, ma allo stesso tempo nella sua profonda comprensione dell'animo umano e dell'idea di un Dio aperto al dialogo con l'uomo peccatore. Grazie a lu santo jullaré Francesco, lo spettatore-lettore potrà quindi conoscere in un'ottica nuova, non agiografica, San Francesco e gli episodi celebri della sua vita, tutti affabulati da uno dei grandissimi del teatro italiano.
Il cofanetto contiene il libro "I cani del gas" e il video dello spettacolo "Bestiario italiano", ripreso al teatro Giorgio Strehler di Milano. Nella prima parte del libro sono contenute le riflessioni di Marco Paolini nate dallo spettacolo; nella seconda sezione sono raccolti i testi di poeti usati da Paolini nel "Bestiario". Il video, figlio del precedente "Bestiario veneto", è anch'esso un viaggio non di grandi distanze ma di avventurosi microspostamenti, allargato però all'Italia intera. Ed ecco così le diverse lingue d'Italia salvate, trasportate in una narrazione affidata alla voce di Paolini e alla bravura di musicisti, metà veneti e metà napoletani, che rielaborando folk e blues ci restituiscono una scarica compatta di energia.
Vincenzo Messina ricostruisce la storia di questo gruppo di talenti musicali. I loro esordi, i quarant'anni nei locali dell'Avana, l'incontro con la famiglia Cooder e poi con Wenders. L'antropologo Miguel Barnet e la musicologa Maria Teresa Linares raccontano la storia della musica a Cuba, la sua importanza sociale e religiosa, gli strumenti, i luoghi e le persone. Al volume è allegata la videocassetta dell'omonimo film di Wim Wenders.
Un libro e una videocassetta dove Eduardo De Filippo non è solo autore e regista ma anche grande interprete. "Natale in casa Cupiello" è il racconto di un pranzo natalizio che ben presto si trasforma in dramma della gelosia. Scritta nel 1931, la commedia dimostra l'abilità di Edoardo nel costruire un suo linguaggio in perfetto equilibrio fra un dialetto napoletano in continua evoluzione e le esigenze della scena, che, dal trionfale debutto, non ha mai conosciuto cali di grande popolarità, passando di successo in successo attraverso rappresentazioni in tutto il mondo.