
Tutti riconoscono Adamo ed Eva, Caino che uccide Abele o il sacrificio d'Isacco. Ma con Agar e Ismaele, Saul e la regina di Saba l'iconografia si complica. Eppure si tratta di personaggi ricorrenti nella pittura religiosa fin dal Medioevo.
Nel libro si analizzano gli ultimi sviluppi normativi e politici che hanno alimentato l'attuale dibattito sui temi della gestione e della volorizzazione del patrimonio culturale nazionale, ma soprattutto si racconta una reale esperienza di collaborazione tra pubblico e privato: quello relativo alla Soprintendenza archeologica di Roma e al "Colosseo dei desideri". Rosanna Cappelli tenta di mettere a fuoco, alla luce della diretta esperienza di gestione, i principali argomenti della contesa tra pubblico e privato, le possibili strade per l'integrazione tra politiche tradizionali e politiche cosiddette innovative, le soluzioni di una "privatizzazione sostenibile".
L'intento di questo volume è quello di permettere al lettore di calarsi nella quotidianità del lontano mondo egizio, e in particolare degli operai-artisti che realizzarono le piramidi. L'attenzione si focalizza quindi non sui faraoni, ma sulla vita quotidiana di quegli uomini di cui si è perso il nome. Il volume è il catalogo della mostra omonima (Parigi, Musée du Louvre, 15 aprile - 22 luglio 2002; Bruxelles, Musées Royaux d'Art et d'Histoire, 10 settembre 2002 12 gennaio 2003; Torino, Palazzo Bricherasio - Museo Egizio, 14 febbraio - 18 maggio 2003).