
Questa edizione è stata completamente ripensata dal punto di vista iconografico. Le mappe, le illustrazioni che la costituiscono migliorano qualitativamente e quantitativamente il volume, e lo connotano come aggiornato piccolo manuale di storia dell'architettura dalla Grecia antica ai giorni nostri.
Indice del volume: L'uomo e il suo ambiente si formano insieme, nel lungo inverno del Paleolitico; Lo stanziamento e la presa di possesso del territorio, nella primavera neolitica; Le differenze di tempo e di luogo, che producono la varietà dei paesaggi neolitici; Le uscite dal Neolitico. La nascita della città e della storia; Una riflessione conclusiva; Riferimenti bibliografici; Indice dei nomi
Il libro ricostruisce la storia del movimento moderno dell'architettura, il movimento che ha cambiato il significato dell'architettura e interrotto la classificazione dei settori tradizionali: arte, scienza, tecnica.
Se il ciclo dell'architettura moderna può essere consegnato alla storia, la cultura architettonica può smettere di riflettere su se stessa e riflettere piuttosto sullo scenario fisico mondiale. Il nuovo punto di partenza non deve essere un consuntivo delle esperienze passate, ma un giudizio obiettivo sul loro risultato complessivo: il paesaggio concreto, prodotto di tutti gli interventi avvenuti, delle proposte innovative di ogni genere e delle resistenze contrapposte. Il quadro che ne risulta, ben diverso dai programmi teorici che lo hanno originato, è la base per il lavoro da svolgere nel presente. È per questo motivo che tentare un'analisi ravvicinata dell'attualità architettonica riveste, oggi, un ruolo tanto importante. In questo volume Leonardo Benevolo offre un quadro personale e ragionato delle esperienze più recenti e invita i lettori a riflettere per proprio conto su quel che succede, per inoltrarsi a loro volta nell'ignoto futuro.
Il paesaggio italiano è stato smantellato, snaturato. Liquidato è la parola esatta, perché rende conto del guadagno ricavato. Sopravvivono molti frammenti ma l'antica interezza è perduta. Leonardo Benevolo ripercorre l'eclisse della progettazione territoriale e il degrado e lo sperpero dell'identità fisica italiana. Leonardo Benevolo è il più noto studioso italiano della storia dell'architettura.
Sotto i nostri occhi sta avvenendo una trasformazione radicale della città. Nessuno riesce a definire con certezza quale possa essere il suo destino, perché ha perso una delle caratteristiche che l'ha sempre contraddistinta: l'essere circoscritta. Non si sa che cosa diverrà proprio nel momento in cui diventa il luogo di vita della maggioranza degli abitanti del mondo. La città perde la sua fisionomia e invade il territorio circostante, che non acquista caratteri di urbanità, ma non è neanche più campagna. Il fenomeno è planetario e interessa sia i paesi industrializzati che quelli più poveri, anche se le forme di questo cambiamento sono molto diverse in Europa rispetto al Sud America o all'Africa. Ma questa lunga conversazione con Francesco Erbani, giornalista e scrittore, non è solo un bilancio dell'architettura e dell'urbanistica contemporanee. È anche un'autobiografia intellettuale e politica dove Benevolo racconta se stesso, la propria formazione, la crescita delle città italiane dal dopoguerra, le anomalie del nostro paese, le battaglie per la difesa del paesaggio da una speculazione aggressiva, i risultati raggiunti e le sconfitte, a Roma e a Palermo, a Venezia, a Urbino e a Brescia. E dove con passione sostiene la pratica di un'urbanistica che coniughi saperi diversi, slancio ideale e concretezza nelle realizzazioni, senza risparmiare giudizi "fuori dai denti" dei grandi protagonisti della scena internazionale.
Se il ciclo dell'architettura moderna può essere consegnato alla storia, la cultura architettonica può smettere di riflettere su se stessa e riflettere piuttosto sullo scenario fisico mondiale. Il nuovo punto di partenza non deve essere un consuntivo delle esperienze passate, ma un giudizio obiettivo sul loro risultato complessivo: il paesaggio concreto, prodotto di tutti gli interventi avvenuti, delle proposte innovative di ogni genere e delle resistenze contrapposte. Il quadro che ne risulta, ben diverso dai programmi teorici che lo hanno originato, è la base per il lavoro da svolgere nel presente. È per questo motivo che tentare un'analisi ravvicinata dell'attualità architettonica riveste, oggi, un ruolo tanto importante. In questo volume Leonardo Benevolo offre un quadro personale e ragionato delle esperienze più recenti e invita i lettori a riflettere per proprio conto su quel che succede, per inoltrarsi a loro volta nell'ignoto futuro.

