GIUBILEO 2025
giubileo 2025: libri e articoli religiosi
La storia di un uomo che lotta con Dio, ma che grazie ad una fede incrollabile riuscirà a dimostrarsi degno erede dell'Alleanza stipulata con Abramo. L'integrità morale, la redenzione finale e soprattutto la fede in Dio sono alcuni dei temi portanti della storia di Giacobbe e tra i temi guida della Bibbia stessa. Ma la storia di Giacobbe è anche una delle più avvincenti saghe familiari della Bibbia, un dramma pieno di conflitti e di passioni. Il protagonista è Matthew Modine, giovane stella del cinema americano, affiancato dalla bravissima Irene Papas (Rebecca) e da un grande Giancarlo Giannini nei panni di Labano. È diretto da Sir Peter Hall, regista cinematografico (da She's Been Away con Peggy Ashcroft a Orpheus Descending con Vanessa Redgrave) e teatrale (ha diretto due delle maggiori compagnie di teatro della Gran Bretagna, la Royal Shakespeare Company e il National Theatre e attualmente dirige la Peter Hall Company - Albert Theatre da lui stesso fondata).
Contenuti:
Capitoli di scena
Sottotitoli per non udenti
Schede biografiche e filmografiche di regista e attori
Backstage
Introduzione biblica di Gianantonio Borgonovo, docente di esegesi presso Università Cattolica di Milano
Giuseppe, il figlio più amato di Giacobbe, viene venduto come schiavo dai suoi fratelli invidiosi a una carovana di mercanti ismaeliti. In Egitto, Giuseppe viene acquistato da Putifar, il capo delle milizie del Faraone. Pur resistendo alle provocazioni della moglie del suo padrone, viene condannato per averla insidiata e rinchiuso nelle carceri del faraone. Suoi compagni di cella sono due prigionieri speciali: il coppiere e il fornaio del faraone, accusati di aver rubato il bracciale del Dio del Sole. L’interpretazione dei sogni dei due uomini fatta da Giuseppe risolve il caso e gli permette di accedere a corte. Girato nell'estate del '94 nel deserto del Marocco, tra le montagne dell'Atlante, il deserto e la fertile valle del Draa, e diretto da Roger Young, Giuseppe è un film in due puntate che ha visto la partecipazione di un cast straordinario con protagonisti Paul Mercurio, Dominique Sanda, Ben Kingsley, Martin Landau e la splendida Monica Bellucci.
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Introduzione biblica di Gianantonio Borgonovo, Docente di esegesi presso Università Cattolica di Milano
"L'epica della Fede e della Libertà in un film di passione e di avventura. La storia di Mosè, da trovatello e principe egiziano, assassino involontario che scappa per diventare pastore, ma viene scelto da Dio per condurre il popolo d'Israele dalla schiavitù d'Egitto verso la libertà e la Terra Promessa. E' il tema del film della grande coproduzione internazionale "Le storie della Bibbia". Il film ripercorre la vita del popolo d'Israele e dell'uomo Mosè. Insieme scopriranno com'è difficile costruire una società di uomini liberi, capace di rifiutare gli idoli del potere e della ricchezza, per perseguire i comandamenti di Dio. E' la storia sempre attuale dell'umanità in cammino verso la sua redenzione. Fortemente drammatico, questo film di Mosè si attiene con rigore al testo biblico ricreando l'atmosfera dei luoghi e del modo di vivere al tempo della Bibbia "Le Storie della Bibbia" sono approvate da esperti delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana...".
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La storia di Sansone, dalla miracolosa nascita da Mara, donna sterile, alla gioventù vigorosa, al declino fisico, fino al riscatto finale, con la distruzione del tempio dove sono radunati tutti i filistei. Al centro l’amore per Dalila che, pur amandolo, deve eseguire il compito affidatole: catturare Sansone inducendolo a svelare il segreto della sua forza. E solo alla fine della sua vicenda umana, cieco e in catene, Sansone andrà alla ricerca di Dio, compiendo la sua missione: condurre il popolo d'Israele verso la libertà contro la schiavitù e l'oppressione filistea. Ricco d'avventura e di momenti spettacolari, il film di Sansone e Dalila si attiene al testo biblico, ricreando l'atmosfera dei luoghi e dei modi di vivere della Bibbia. Le sceneggiature di tutti i film della serie "Le Storie della Bibbia" sono approvate da esperti delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana.
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Introduzione biblica di Gianantonio Borgonovo, docente di esegesi presso Università Cattolica di Milano.
Il film ripercorre la vita di uno dei personaggi più affascinanti della Bibbia e dell'intera storia dell'umanità: Davide che da giovane pastore di Betlemme entra nelle grazie di Saul, re di Israele, ne diventa uno dei più valorosi guerrieri, sconfiggendo l'invincibile Golia, sposa Mikal la figlia del re, ma poi è vittima della gelosia di Saul. Unto re dal profeta Samuele, è travolto dalla passione adultera per la bellissima Betsabea, moglie di Urìa, ma paga duramente le conseguenze del suo peccato subendo la sventura nella sua stessa famiglia, fino alla definitiva attuazione del piano di Dio, che sceglie come successore Salomone. Tratto fedelmente dai testi biblici, e in particolare dal Primo Libro dei re e dai Salmi, "Davide" ricco di emozioni e di spettacolo ricrea l'atmosfera dei luoghi e dei modi di vivere del mondo della Bibbia. Le sceneggiature di tutti i film della serie sono approvati da esperti appartenenti alle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana.
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Introduzione biblica di Gianantonio Borgonovo, docente di esegesi presso Università Cattolica di Milano.
A Salomone spetta il solenne compito di costruire il Tempio di Gerusalemme, dove custodire l’antica Arca dell’Alleanza tra Dio e il popolo. La Sapienza è ciò che rende grande il regno di Salomone e la Bibbia sottolinea questa caratteristica come dono divino, ma è anche ciò che rende angosciante e infelice la vecchiaia del re d’Israele. Da qui il crescendo drammatico di questa storia che si sviluppa anche nell’intreccio con altri personaggi: Abisag, una giovane bellissima che entrerà a corte per alleviare la vecchiaia del re Davide, e la regina di Saba, venuta per conoscere da vicino Salomone, il sapiente, del quale s’innamorerà e dal quale avrà un figlio. Per il ruolo di Salomone è stato scelto Ben Cross, protagonista dell’indimenticato “Momenti di gloria”, vincitore di cinque premi Oscar. Accanto a lui, l’attore amato da Ingmar Bergman, Max von Sydow, nel ruolo del padre Davide; Anouk Aimée, il cui nome è indissolubilmente legato ai film di Fellini e al film vincitore di un premio Oscar “Un uomo, una donna” di Lelouche, è qui Betsabea, la potente madre del Re.
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Introduzione biblica di Gianantonio Borgonovo, docente di esegesi presso Università Cattolica di Milano
La storia del profeta Geremia è una delle più tormentate vicende personali narrate dalle pagine dell’Antico Testamento. Egli svolge il suo ministero profetico in una situazione politica estremamente incerta e in anni di grande instabilità sociale, allorquando il piccolo regno di Giuda si trova schiacciato tra le poderose spinte delle superpotenze babilonese ed egiziana. Scelto da Jahvè “fin dal seno materno” per essere suo portavoce, Geremia sente come il peso schiacciante il mestiere di profeta “scomodo” e fa di tutto per rifiutare l’incarico. Ma Dio non gli dà scampo; il profeta deve annunciare, suo malgrado, la prossima distruzione di Gerusalemme e la deportazione del popolo in Babilonia. Per questo motivo Geremia è perseguitato come un traditore dalla classe politica e dai sacerdoti del Tempio. Ma le sue parole non vengono ascoltate. Imprigionato più volte, torturato, gettato in una cisterna piena di fango, Geremia non smette di richiamare il popolo e il re alla fiducia in Jahvè, unico modo per ritrovare la via della libertà. Davanti al Tempio in rovina, egli profetizza la ricostruzione della casa di Dio, non solo quella materiale ma quella spirituale, dentro il cuore si ogni uomo.
Regia: Harry Winer
Interpreti: Patrick Dempsey, Oliver Reed, Klaus M. Brandauer
Anche se non sempre in primo piano, le figure femminili raccontate nella Bibbia sono molto spesso determinanti nelle scelte degli uomini e indispensabili alla realizzazione del disegno di Dio. Ester, una delle donne che spiccano di più per forza d’animo e per bellezza, è la protagonista di un vero e proprio romanzo all’interno della Bibbia. Vissuta in Persia, nella città di Susa, dove molti altri ebrei avevano scelto di rimanere nonostante l’editto di Ciro che dava la possibilità ai deportati di tornare nella terra d’Israele, Ester diventa una figura esemplare di donna di fede, buona, giusta, coraggiosa, che sa usare come un’arma al servizio del bene e del popolo d’Israele il suo straordinario fascino femminile. Scelta dal re Assuero come regina, diventa uno strumento perfetto nelle mani di Dio per la salvezza del suo popolo. Grazie a lei, i giudei eviteranno un feroce sterminio e potranno tornare a Gerusalemme e ricostruire il Tempio di Jahvé. Ester è la donna biblica che incarna meglio la speranza, questa virtù che dà forza all’uomo nei momenti più oscuri e disperati, e che trova il suo fondamento più sicuro nella promessa di Dio. I temi trattati fanno si che questo film possa essere letto anche come un anticipo dell’olocausto.
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Introduzione biblica di Gianantonio Borgonovo, Docente di esegesi presso l'Università Cattolica di Milano.
La vita di Gesù, la sua piena umanità, la sua formazione. E poi l’esperienza delle tentazioni di Satana, in cui Gesù vive il dramma umano del discernimento della sua missione. Un Gesù che compie miracoli, prega, rivela la volontà del Padre, ma anche che respinge con serenità l’innamoramento di una donna, che sa ridere e scherzare, con i bambini come con i discepoli, che ama la vita e le sue gioie. Gesù che compie umanamente l’esperienza della Croce, quando da figlio accoglie la volontà del Padre e sceglie la via della morte per la salvezza di tutti. Un cast internazionale di grande livello: Gesù è Jeremy Sisto, giovane attore americano; Maria è un’intensa Jacqueline Bisset; Gary Oldman, affermata star hollywoodiana, nel ruolo di Pilato; Armin Mueller Stahl nei panni di Giuseppe; la stella televisiva americana Debra Messing è Maria Maddalena e nelle sembianze di un inedito Satana Jeroen Krabbé. Gli interpreti italiani sono altrettanto numerosi e di gran valore: Luca Zingaretti interpreta Pietro, Luca Barbareschi è Erode Antipa, Claudio Amendola è Barabba, Elena Sofia Ricci è Erodiade, Stefania Rocca è Maria di Betania.
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Introduzione biblica di Gianantonio Borgonovo, docente di esegesi presso Università Cattolica di Milano
Gerusalemme, poche settimane dopo la morte in croce di Cristo. Saulo ricco, ebreo e cittadino romano é un fariseo osservante che stringe un patto con il suo amico Ruben, un sacerdote sadduceo, al fine di salvare Israele dalla minaccia rappresentata dai seguaci di Gesù, all’epoca guardati con sospetto sia dalle autorità locali che dai romani. Mentre si recano insieme a Damasco per perseguitare i credenti di quella comunità, Saulo viene scaraventato a terra e accecato proprio da Colui che perseguita: Gesù. Recuperata la vista ad opera di Anania, inviato dal Signore, Paolo si fa battezzare. Per Ruben sarà un tradimento, ma è l’inizio di una delle conversioni più affascinanti nella storia del cristianesimo. Quella di Saulo di Tarso, detto Paolo, che da persecutore diventerà perseguitato nel nome di Cristo.
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Introduzione biblica di Gianantonio Borgonovo, Docente di esegesi presso L'Università Cattolica di Milano.
L'Apocalisse è la lettera in cui l'evangelista Giovanni racconta le visioni avute prima di morire: rivelazioni sul futuro dell'umanità e sul regno di Dio, scritte in un linguaggio complesso fatto di figure, avvenimenti e azioni simboliche entrate nell'immaginario collettivo: i quattro cavalieri, i sette sigilli, gli angeli con le trombe che annunciano i flagelli, l'Anticristo, l'Agnello che sconfigge la Bestia e afferma il verbo di Cristo. Il film racconta la vita di Giovanni, "il discepolo che Gesù amava", l'ultimo ad aver visto Cristo vivo e a non aver subito il martirio: dall'adolescenza vissuta accanto al Maestro predicando per le strade della Palestina, fino alla vecchiaia ad Efeso, negli anni del regno dell'Imperatore Traiano, passando per le feroci persecuzioni di Nerone e Domiziano. Una figura fondamentale per i primi cristiani: l'ultimo anello di congiunzione con l'esperienza non solo spirituale, ma anche fisica, materiale, di Gesù.
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Introduzione biblica di Gianantonio Borgonovo, Docente di esegesi presso l'Università Cattolica di Milano.
Il principe di Danimarca, Amleto, torna al castello di Elsinore per la morte improvvisa del re suo padre. Impietrito dal dolore, mentre assiste al funerale del re, Amleto non può far a meno di notare che sua madre Gertrude ostenta un dolore fittizio, visibilmente consolata dal fratello del defunto, il nuovo re Claudio. Sopraffatto dall'angoscia e dal dubbio, il principe dapprima si isola in un cupo silenzio, pur osservando, non visto, fra stupito e incredulo, le cene e le feste che si svolgono a corte nonostante il lutto, e in particolare le effusioni sentimentali della madre col nuovo re. A colmare le sue angosce è l'amico Orazio, che insieme a due scudieri, asserisce d'aver visto e sentito parlare lo spettro del defunto re. Frattanto, ad appena due mesi dalla morte del marito, la regina Gertrude convola a nozze col re Claudio, fra musiche, danze e festeggiamenti che esasperano l'angoscia del principe Amleto, fin quasi a indurlo al suicidio. A fermarlo è proprio lo spettro del padre, che gli narra la propria fine ad opera del perfido fratello, il quale gli ha versato in un orecchio nel sonno un veleno mortale, al fine di aver via libera alla propria passione per la regina, e di impadronirsi del trono. Si fa tuttavia promettere dal figlio di non macchiarsi con la vendetta, ma di lasciarla al cielo. Amleto cerca conforto nell'amore della giovane Ofelia, figlia di Polonio, consigliere del re e sorella dell'animoso Laerte. Ma la fanciulla innamorata è stata duramente dissuasa dal padre dal corrispondere alle attenzioni del principe, al punto di vedersi costretta a promettergli di rinunciare a lui. Ritenendola d'accordo con gli altri cortigiani, non resta ad Amleto che fingersi pazzo, per meglio smascherare i delitti e il marciume della corte. Dopo un incontro-trappola con lei, organizzato dal re Claudio e da Polonio, per verificare se causa della pazzia di Amleto sia l'amore apparentemente non corrisposto per Ofelia, il principe la umilia e l'insulta. Anche due ex-compagni di studi, Rosencrantz e Guilderstern, vengono inviati dal re a indagare sulla presunta pazzia di Amleto, al fine di indurlo a seguirli in Inghilterra. L'arrivo di una compagnia di attori offre frattanto al principe l'occasione di smascherare il re: li farà recitare la scena dell'avvelenamento. Lo spettacolo dà modo ad Amleto d'insultare nuovamente la pur amata Ofelia, ma anche di aver conferma che il re è colpevole della morte di suo padre, essendosi eccessivamente emozionato durante la rappresentazione dell'avvelenamento. Nel corso di un duro confronto con la madre - alla quale confida la finta pazzia mentre le rinfaccia la passione per l'ignobile Claudio, Amleto avverte un movimento sospetto dietro un arazzo, dove Polonio si è celato a spiare. Si scaglia a spada sguainata in quella direzione, trafiggendolo attraverso l'arazzo e trascinandone poi via il cadavere. Il fatto induce il re ad accelerare la partenza con la nave di Amleto per l'Inghilterra, dove ha già predisposto la sua uccisione. La partenza dell'amato getta nella disperazione Ofelia, che, sconvolta per la morte del padre si suicida gettandosi in un fiume. Ma durante un arrembaggio di pirati, Amleto, che ha sostituito la lettera al re d'Inghilterra contenente il decreto della propria morte con un'altra, che decreta invece la morte dei latori, Rosencrantz e Guilderstern, riesce a saltare a bordo dell'altra nave e a riapprodare in Danimarca mentre si sta svolgendo il funerale di Ofelia. Presso la tomba di costei il principe Amleto proclama il suo amore per la sventurata giovane e ha un alterco con Laerte. Questi dapprima crede che Polonio sia stato assassinato da Claudio, il quale invece indica in Amleto il colpevole e concorda con lo stesso Laerte la maniera di attuare una duplice vendetta: viene deciso un duello-trappola, una sfida Laerte-Amleto, durante la quale Claudio offrirà al principe una coppa di vino avvelenato, per conto suo il figlio di Polonio intingerà nel veleno la sua spada.