La scuola comunista delle Frattocchie, il cui obiettivo fu quello di dare una formazione politica e culturale alla classe dirigente del Partito comunista italiano, comincia la sua attività nel 1944 e chiude i battenti solo nel 1993, dopo 49 lunghi anni di attività.
Anna Tonelli ricostruisce per la prima volta la storia della più celebre scuola di politica esistita in Italia: i meccanismi di reclutamento (chi furono gli alunni delle scuole, da dove provenivano, com’erano scelti), la formazione politica e ideologica (come si studiava, su che cosa, chi insegnava e in che modo), la vita collettiva (la mensa, le ‘brigate di studio’, le discussioni, le attività ludiche), la valutazione e i risultati (le pagelle, gli esami). Una ricognizione storica in cui emerge come l’educazione alla politica abbia rappresentato una pedagogia vera e propria in grado di intrecciare tutti gli aspetti della vita individuale e collettiva: la capacità di stare insieme, l’elevamento ideologico, lo spirito di gruppo, l’affezione alla fede rossa, la disciplina e la moralità. Senza trascurare naturalmente i metodi e i criteri, all’inizio di duro stampo staliniano, per la formazione dei quadri dirigenti.
Quello che stiamo vivendo passerà alla storia d'Italia come il ventennio berlusconiano. Dopo la rivoluzione di Mani pulite e il crollo della Prima repubblica, centrata sul predominio della Democrazia cristiana, è stato infatti Silvio Bertusconi a dominare la scena politica. Abile e spregiudicato, non ha solo saputo creare un partito in pochi mesi e vincere per tre volte le elezioni - dopo due sconfitte che parevano irrimediabili. Ha soprattutto logorato e svuotato i suoi avversari politici, che non sono stati in grado di contrapporre un modello alternativo al suo. In "Vent'anni con Berlusconi" Nicola Tranfaglia ricostruisce, con la precisione documentaria dello storico e un'accesa passione civica, una fase cruciale della vita politica del nostro paese. Oltre alle strategie vincenti del Cavaliere, discute l'azione dei suoi avversari, primo fra tutti la sinistra, sempre sospesa tra due aspirazioni che alla fine si sono rivelate inconciliabili: sostituire i vecchi partiti della Prima repubblica, superandone i vizi e gli errori, e insieme mantenere aperto il dialogo con il centro-destra. Oggi è ormai opportuno tracciare anche un bilancio: partendo dai problemi e dalle emergenze che l'Italia doveva affrontare fin dal 1993; esaminando il ruolo del nostro paese nello scacchiere internazionale e in un'economia prima forzatamente globalizzata e ora affossata dal Grande Crac; e infine valutando lo stato della nostra democrazia, ieri e oggi.
Durante la missione che, nei primi anni Novanta del Novecento, impegnò le forze multinazionali dell'ONU in Somalia per recare aiuto al Paese devastato dalla carestia e dalle lotte fra i clan, gli Stati Uniti intervennero con propri contingenti militari per fornire appoggio alle operazioni di soccorso umanitario. Questo libro si concentra sulla drammatica evoluzione che ebbe l'operazione per la cattura di alcuni luogotenenti del signore della guerra somalo Mohammed Farah Aidid di cui fu incaricata l'unità speciale americana Task Force Ranger. Concepita come un'incursione che si sarebbe dovuta risolvere in modo fulmineo, l'operazione si trasformò ben presto in una cruenta battaglia che, svoltasi fra il 3 e 4 ottobre 1993, durò quasi 15 ore e il cui culmine fu l'abbattimento di due elicotteri Black Hawk. I soldati statunitensi, costretti sulla difensiva nell'area degli schianti sotto l'incalzante fuoco dei miliziani somali e minacciati dalla popolazione ostile, dovettero essere soccorsi da una forza di recupero congiunta ONU/USA, ma molti di loro lasciarono la vita in quella missione; centinaia furono le vittime della parte avversa.
Descrizione
Questo libro, è il secondo della terza serie della collana «Discorsi ed Esercizi spirituali», contiene testi inediti di Dossetti. Si tratta di conversazioni, interviste, dialoghi che risalgono agli ultimi anni della sua vita (1993-1995). Egli si rivolge a interlocutori italiani e i suoi testi sono fortemente autobiografici. Esprime infatti eventi e stati d’animo molto precisi e confidenziali sulla sua esperienza di uomo politico, per ricavarne un principio generale. È possibile rendere compatibile l’impegno politico con la vita di fede a condizione di una totale gratuità e di un riferimento costante alla spiritualità, alla Parola di Dio. Per Dossetti è importante centrare la vita sulla fede cristiana per andare al cuore della storia, nella cerniera più intima dei popoli e delle religioni.
Punti forti
• Il grande patrimonio spirituale di Dossetti reso pubblico in una collana articolata secondo la natura degli scritti.
• Testi fortemente autobiografici degli ultimi anni della vita di Dossetti.
• Attualità del tema: fede, etica e politica.
Destinatari
• Cristiani «adulti», quanti vogliono conoscere o approfondire la figura umana e spirituale di Dossetti.
AUTORE
Giuseppe Dossetti (1913-1996), giurista, canonista, professore di diritto ecclesiastico all’Università di Modena, dirigente politico nella Resistenza, deputato all’Assemblea Costituente e nella I Legislatura, vicesegretario della Democrazia cristiana, lascia la vita politica nel luglio del 1952. Nei mesi successivi promuove un progetto per la formazione, a Bologna, di una biblioteca per la ricerca storica e teologica per laici (Centro di documentazione). Nel 1956, ancora laico, dà vita alla comunità Piccola Famiglia dell’Annunziata, con l’assenso dell’allora arcivescovo di Bologna card. Giacomo Lercaro. Nel 1957 lascia la cattedra universitaria. Nel 1959 viene ordinato sacerdote. Diventa stretto collaboratore, durante il Vaticano II e il postconcilio, del card. Lercaro, fino alla conclusione del suo episcopato bolognese nel 1968. Dal 1968 fino alla morte, avvenuta il 15 dicembre 1996, ha vissuto come monaco nelle comunità della Famiglia da lui fondata, in Italia e in Medio Oriente.