Il volume contiene un'introduzione e una cronologia di Guido Almansi alle opere di Evelyn Waugh. Le opere riportate sono: Una manciata di polvere; L'inviato speciale; Ritorno a Briedeshead; Il caro estinto; La prova di Gilbert Pinfold, Corpi vili; Racconti; Diari.
Il volume pubblica le sentenze del Tribunale della Rota inerenti all'anno 1930: un servizio" utilissimo per guiristi e cultori di Diritto canonico. "
Michail Michajlovic Bachtin (Orel 1895 - Mosca 1975) è una figura fondamentale della cultura europea del Ventesimo secolo. A partire dal 1963, anno di riedizione in russo della sua prima monografia, quella su Dostoevskij (prima edizione 1929), seguita dalla pubblicazione, nel 1965, del suo secondo lavoro monografico, quello su Rabelais, e dalle due raccolte (rispettivamente nel 1975 e nel 1979) dei suoi scritti prodotti tra il 1919 e il 1974, l'interesse per Bachtin è andato via via aumentando. Ciò è attestato anche dalla traduzione delle sue opere in molte lingue e dall'influenza esercitata dal suo pensiero in ambiti disciplinari diversi. Il "circolo di Bachtin", costituitosi negli anni Venti, i cui maggiori rappresentanti furono Valentin N. Volosinov (1885-1936), Pavel N. Medvedev (1892-1938), Ivanov I Kanaev (1893-1984), non era una "scuola" nel senso accademico del termine, né Bachtin era un "caposcuola", né, in questo senso, un "maestro", sicché non solo l'espressione "circolo", ormai abbastanza in uso, può essere in questo caso fuorviante se le si attribuisce un significato di scuola, ma lo è anche, e a maggior ragione, l'espressione "di Bachtin", se la si intende in termini di derivazione, di appartenenza, di genealogia. Si tratta piuttosto di un sodalizio, di un'intensa e affiatata collaborazione, all'insegna dell'amicizia e sulla base di interessi e competenze diverse a partire dalle quali ci si trova a occuparsi di temi comuni.
La cosa principale che stava più di tutto a cuore a Madre Clelia era l'unione con Gesù. Tutto il resto passava in secondo piano. Rimanere unita a Cristo, alla sua grazia, al suo amore, erano i fondamenti della sua esistenza. Grazie a questa stretta comunione con il Signore poté lottare contro il male fino alla fine dei suoi giorni. Ciò le permise di morire a se stessa perché altri avessero la vita, a cominciare dalla sua Congregazione per la quale tanto si spese. Il Signore accolse questa sua offerta e la utilizzò per accrescere e consolidare l'Istituto. Tutte le prove superate divennero così una purificazione che si accentuò negli ultimi anni della sua vita. Conservò però sempre la serenità interiore, la carità e l'affetto anche per chi la avversava. Dando grande esempio di fortezza, perseveranza e filiale abbandono in Dio. Affidiamoci perciò a Madre Clelia, quale guida sicura verso la santità, perché con la sua offerta quotidiana ha saputo veramente diventare discepola di Cristo.
Questo volume è costituito da un'organica serie di articoli apparsi originariamente su varie testate giornalistiche; essi documentano le impressioni e riflessioni dell'autore nel corso dei numerosissimi viaggi compiuti in tutto il mondo. Un'occasione, quindi, per avere sottomano un taccuino di idee che è come un piccolo manuale di antropologia applicata, scritto con l'estro e il gusto del dettaglio propri di un autentico narratore. La Postfazione è di Tonino Tornatore, che ha seguito il lavoro nelle sue particolarità filologiche e storiche.