
La storia dell'umanità è un continuo intreccio di battaglie e rivoluzioni, nascite e tramonti, tutto e tutti costantemente in balia di poteri politici ed economici. Partendo da quando nei mercati assiri il ferro costava otto volte più dell'oro, Alessandro Giraudo ci guida nel tempo e nello spazio raccontandoci che la Casa di San Giorgio, una delle prime banche centrali, nacque per superare la sostanziale bancarotta delle finanze genovesi, che il tesoro inglese impose una tassa sulle finestre per finanziare le guerre contro Luigi XIV, e che Napoleone fu anche capo di un'impresa di falsari intenzionata a distruggere i nemici attraverso l'inflazione."Quando il ferro costava più dell'oro" legge la storia come un cubo di Rubik in cui ogni tassello rappresenta una variabile: guerre, religioni, serendipità (la "scoperta" di Colombo) o coraggio cocciuto (Magellano), carestie e abbondanza non sono che gli elementi perennemente in movimento di un contrappunto senza fine.
L'attuale disposizione del CIC/1083 che fissa l'età minima del matrimonio a 14 e 16 anni fa sorgere la domanda sulla sua utilità e ragionevolezza all'interno dell'ordinamento canonico che conferma quanto disposto dal codice del 1917 in netto contrasto con la prassi attuale. Il presente lavoro raccoglie dati che evidenziano quale sia stato il rapporto tra sviluppo fisico e psichico e anche se sia ancora una norma in contrasto con il significato cristiano del matrimonio e con la vita del terzo millennio.