Il biennio 1944-1946 rappresenta un momento di elaborazione e di realizzazione di passaggi significativi verso la democrazia in Italia e in Europa. I contributi raccolti in questo volume analizzano il contesto europeo (e oltre, tra le comunità di emigrati italiani in Argentina e negli Stati Uniti), privilegiando le interazioni tra Italia e paesi limitrofi o legati per storia passata e recente. Si indaga quanto e come fu discusso il processo costituente in Italia da parte di Stati coinvolti direttamente nella politica italiana (Francia, Germania, Austria, Gran Bretagna, Jugoslavia) che si trovarono a vivere simili fasi di rinnovamento. Ci si interroga inoltre sul contributo che la nuova Repubblica italiana ha fornito alla rinascita democratica europea.
Il 1919 fu un anno denso di speranze e di avvenimenti nel campo dell'internazionalismo e del transnazionalismo, aperto da rivoluzioni e controrivoluzioni, e dalla visita del presidente Woodrow Wilson in Europa. Fu caratterizzato dai lavori della Conferenza per la Pace a Parigi, dalla ripresa dei rapporti tra organizzazioni socialiste per più di quattro anni schierate su fronti di guerra nemici, dalla nascita dell'Internazionale comunista e dalla frammentazione del precedente internazionalismo operaio. Spirito internazionalista e pacifista, ideali e prassi rivoluzionarie attraversavano le frontiere e sembravano essere tutte opzioni aperte e praticabili per i popoli europei che uscivano dalla carneficina che aveva traumatizzato il continente e lo aveva proiettato in un mondo globale nel quale la sua supremazia evidenziava i primi sintomi di crisi. I saggi contenuti in questo volume prendono in esame le diverse opzioni aperte in quell'anno cruciale, allorché le enormi speranze nutrite sulle due sponde dell'Atlantico ritenevano possibili la creazione di un mondo basato su nuovi valori e istituzioni per sconfiggere vecchi ordini e tradizionali diplomazie. La parte finale del volume si trasferisce in Italia per analizzare come una nuova generazione, rappresentata da Antonio Gramsci, riflettesse su quel momento storico e sulle scelte da compiere. Saggi di L. Canfora, P. Dogliani, A. Ferrara, E. Jousse, C. Natoli, L. Rapone, D. Rossini, S. Salvatici.
I saggi contenuti nel volume intendono indagare il problema della legittimità del potere politico come problema di comunicazione politica, e quindi in base alla analisi di linguaggio e discorso politici, in una prospettiva transepocale. Per il tema e per la scelta della lunghissima durata il volume si inserisce nel progetto di ricerca su cui si basa il dottorato internazionale Comunicazione politica dall'antichità al XX secolo, come specifico apporto della sede di Bologna. Tutti i saggi hanno origine da relazioni orali, o da brevi interventi, presentati per la maggior parte in occasione di un seminario intensivo del dottorato internazionale svoltosi a Bologna nel giugno 2010. La tematica unitaria intorno alla quale si muovono i saggi è quella del rapporto tra violenza e potere (inteso sia come Herrschaft sia come Macht) e violenza, declinato sulla base di peculiari prospettive.