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Più che un devoto, don Tonino è un innamorato di Maria, archetipo di femminilità e modello della chiesa. La elegge a compagna di viaggio. La invoca con una litania tutta nuova di titoli affettuosi rubati al quotidiano. È donna del popolo: «Il Signore l’ha scelta proprio lì, nell’intreccio dei vicoli». Senza retorica: «È di poche parole, perché afferrata dalla Parola». Di parte: «Basta leggere il Magnificat per rendersi conto che si è schierata». È donna innamorata: «Serva di Dio e del mondo».
Autore
DON TONINO BELLO (Alessano 1935 - Molfetta 1993), vescovo di Molfetta dal 1982, presidente della sezione italiana del movimento internazionale «Pax Christi» dal 1985, intriso di spiritualità francescana, ha indicato con la parola, con lo scritto e la testimonianza un sentiero di autentico rinnovamento della vita cristiana aperto alle sfide del terzo millennio. Testimone di Cristo nel tempo. Amante dei poveri e della povertà. Campione del dialogo e infaticabile costruttore di pace. Cantore della bellezza nella molteplicità delle sue espressioni.
"Profumate il mondo. Il popolo, rinnovato dal vostro esempio e sospinto dal vostro entusiasmo, vi cinga di solidarietà, di affetti e di collaborazioni sincere. Cantate la speranza. E se io non potrò immergermi nel vostro concerto posso darvene ancora l'intonazione."
Vorrei dire a tutti, ad uno ad uno, guardandolo negli occhi: " Ti voglio bene!". Così come non potendo adesso stringere la mano a ciascuno, venendo vicino a voi, personalmente, vorrei dire: Ti voglio bene!
Sono, queste, le parole ultime rivolte dal vescovo alla sua Chiesa. Questa raccolta conserva come scrigno prezioso gli ultimi e più intensi messaggi di amore del padre che parte. Vi sono racchiusi gli ultimi tre mesi di vita, il tempo in cui, sulla "cattedra della sofferenza", ha trasformato il letto di dolore in luminoso altare dal quale dipartiva fluente l'olio della speranza. Queste pagine raccolte prima dal settimanale diocesano "Luce e Vita" sono messe ora a disposizione dei lettori perchè il magistero autorevole del profeta possa continuare a suscitare aneliti di speranza.
"Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita. Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati."
"Se voi riuscirete a liberarvi dalla rassegnazione, se riporterete maggiore fiducia nella solidarietà, se la romperete con lo stile pernicioso della delega, se non vi venderete la dignità per un piatto di lenticchie, se sarete così tenaci da esercitare un controllo costante su coloro che vi amministrano, se provocherete i credenti in Cristo a passare armi e bagagli dalla vostra parte, non tarderemo a vedere i segni gaudiosi della risurrezione."
"Cenere in testa e acqua sui piedi. Tra questi due riti, si snoda la strada della quaresima. Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere la riduzione in scala."
La scoperta del volto, la ricerca del volto, il senso della gratuità. Il riconoscimento delle persone è fondamentale.
E' fondamentale per educarsi alla pace. E' fondamentale all'interno delle famiglie. E' fondamentale all'interno dei gruppi. E' fondamentale all'interno della Chiesa, all'interno di un presbiterio, all'interno di un convento di monache, all'interno di una diocesi.
E' fondamentale perchè oggi le persone non vengono più riconosciute. La ricerca del volto dovrebbe diventare una passione per tutti quanti noi. Vivere le relazioni, rapportarsi. L'altro è un volto da scoprire, un volto da contemplare, un volto da accarezzare. Un volto rivolto: guardarsi negli occhi. Volto a volto, faccia a faccia non grinta a grinta.
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La figura di don Tonino Bello è sempre molto viva nella chiesa italiana. Egli è stato un autentico testimone dell'amore impegnandosi totalmente per la comunione, il dialogo, la pace, i poveri. Per questo era noto e amato in particolare dai giovani che apprezzavano in lui la semplicità e la franchezza, insieme alla capacità di saper parlare al loro cuore, coinvolgendoli nei suoi ideali e nelle sue iniziative concrete per i valori più autentici. Il curatore ha raccolto il meglio del messaggio di mons. Bello, affinché queste briciole di spiritualità continuino a irradiare il cammino di uomini e donne del nuovo millennio.
Destinatari
Tutti
Autore
RENATO BRUCOLI, giornalista pubblicista, è nato e vive a Terlizzi (Bari). Per anni ha collaborato attivamente con don Tonino Bello, in particolare dirigendo il settimanale diocesano e il «settore emergenze» della Caritas, in prima linea nell'aiuto agli albanesi, sia ai profughi e clandestini che a quelli rimasti in patria.
Un testo sulla figura e il ministero di Don Tonino Bello.
Questo volume costituisce una sorta di breviario, impastato di cronaca e di eternità: 365 brevi ma intense riflessioni, una per ogni giorno dell'anno, sui temi più impegnativi e decisivi per il cristiano. Dalla vita alla morte, dalla preghiera al servizio, dalla parola alla testimonianza, dalla Croce alla Pasqua: chi ci accompagna è il servo di Dio don Tonino Bello, un testimone che ha incarnato la fede nell'impegno feriale, con lo sguardo costantemente rivolto agli ampi orizzonti del Regno di Dio. Un elegante libro cartonato, regalo ideale per ogni occasione.
Contenuto
Di lettere ne scrive tante don Tonino Bello: ai protagonisti del Vecchio Testamento, a Gesù nella sconfinata distesa del deserto, a Maria nella notte di Efeso, a Giuseppe nella bottega di Nazareth. Ma anche alla turba dei nuovi poveri, alle comunità parrocchiali, ai sacerdoti, ai giovani sposi, agli amici e…a chi non crederesti mai. Gli è congeniale il genere dell'epistola: per immediatezza ed essenzialità. Una comunicazione vitale, animata dal soffio dello spirito e dal battito del cuore.
Autore
Don Tonino Bello. Testimone di Cristo nel tempo. Amante dei poveri e della povertà. Campione del dialogo e infaticabile costruttore di pace. Cantore della bellezza in tutte le sue espressioni, don Tonino Bello (1935-1993), intriso di spiritualità francescana, ha attraversato la navata del mondo contemporaneo facendo della sua vita un'esperienza di servizio e santià. Vescovo di Molfetta dal 1982, ha indicato con la parola, con gli scritti e la testimonianza un sentiero di autentico rinnovamento della vita cristiana, aperto alle sfide del terzo millennio.
Ci vuole audacia.
La Vita che state vivendo vivetela in modo denso. Poichè non tornerà più. E non abbiate paura di entusiasmarvi per le cose.
Molti di voi hanno paura. Hanno paura che un giorno la Storia, il loro futuro possa ridacchiare sul loro presente. Molti hanno paura di esporsi. Per non correre il rischio di subire il contraccolpo di questa disunione tra i sogni di oggi e la realtà di domani, preferiscono non sognare.
E questo significa dare le dimissioni dalla Vita.
Aver paura di entusiasmarsi oggi, alla vostra età, significa suicidio.
Un giorno vi scalderete alla brace divampata nella vostra giovinezza.
Non abbiate paura di entusiasmarvi.
C'è tantissima gente che mangia il pane bagnato col sudore della fronte dei sognatori.
Ci sono tanti sognatori.
Meno male che c'è questa dimensione del sogno nella vita: sporgenze utopiche a cui attaccarci. Meno male che ci sono dei pazzi da slegare, da mettere in circolazione perchè vadano a parlare di grandi utopie.
Quello che è pericoloso, è che le grandi utopie si raffreddino nel cuore dei giovani.
Io vi voglio augurare che non abbiate a perdere la dimensione della quotidianità e del sogno.
Scavate sotto il vostro lettuccio e troverete il tesoro.
Non siate inutili, siate irripetibili.
L’orizzonte delle sfide, l’orizzonte dei significati, l’orizzonte dell’ecumène: tre proiezioni che la famiglia, agenzia periferica della comunione trinitaria, deve esplorare per vivere la diaconia della pace.