Siamo arrivati in nove. In apparenza, siamo uguali a voi: vestiamo come voi. parliamo come voi, viviamo come voi. Ma non siamo affatto come voi. Siamo in grado di fare cose che voi non potete neanche sognare. Abbiamo poteri che voi non riuscite neanche a immaginare. Siamo più forti, più veloci e più abili di qualsiasi essere vivente del vostro pianeta. Avete presente i supereroi dei fumetti e quelli che ammirate al cinema? Una cosa del genere, però con una grossa differenza: noi siamo reali. Ci siamo rifugiati sulla Terra e ci siamo divisi per prepararci: dovevamo allenarci, scoprire tutti i nostri poteri e imparare a usarli. Poi ci saremmo riuniti, tutti e nove, e saremmo stati pronti. A combatterli. Ma loro hanno scoperto che siamo qui e adesso ci stanno dando la caccia. Vogliono eliminarci, l'uno dopo l'altro. Così siamo costretti a scappare, a spostarci in continuazione, ad avere paura della nostra stessa ombra. Attualmente mi faccio chiamare John Smith, e mi nascondo a Paradise, in Ohio. Credevo di essere al sicuro, ma ho commesso un errore gravissimo: mi sono innamorato di una mia compagna di scuola. E non potevo scegliere un momento peggiore. Perché loro hanno preso il Numero Uno in Malesia. Il Numero Due in Inghilterra. Il Numero Tre in Kenya. E li hanno uccisi. Io sono il Numero Quattro, lo sono il prossimo...
Ben e Rose hanno un sogno in comune: avere una vita completamente diversa da quella che si ritrovano. Ben vorrebbe riunirsi al padre che non ha mai incontrato. Rose colleziona articoli di giornale e foto di una misteriosa attrice che sogna di conoscere. Quando entrambi trovano un pezzettino di puzzle che potrebbe aiutarli a ricostruire il quadro delle loro vite, partono alla ricerca di quello che hanno perso. Due storie lontane cinquant'anni, una raccontata in parole, l'altra in immagini, procedono parallele per poi incontrarsi in maniera inaspettata, in un gioco di simmetrie. Età di lettura: da 12 anni.
"A Napoli, chissà perché, la Madonna è più amata di Gesù e forse anche dello stesso san Gennaro. Dalle mie parti dire: Tosse 'a Madonna!' è come esclamare: 'Lo volesse il cielo!', significa rivolgersi al personaggio più importante del paradiso e non c'è napoletano che non abbia pronunciato questa frase almeno un centinaio di volte nel corso della vita. Sono convinto che Lei, la Madonna, dall'alto dei cieli, la capisca benissimo e che si dia sempre un gran da fare ogni volta che qualcuno di noi la invoca. Tosse 'a Madonna!' è infatti nel medesimo tempo una dichiarazione di fede e una richiesta di aiuto." A Napoli, e forse anche nel resto d'Italia, la Madonna è qualcosa di più di una figura religiosa: entra nel linguaggio e nella cultura di tutti i giorni, viene invocata per ogni situazione sacra o profana ('A Madonna v'accumpagna, Lassa fa' a' Madonna), le si rivolgono speranza e gratitudine. Dopo "Tutti santi me compreso", Luciano De Crescenzo racconta alla sua maniera la madre di Gesù, fra ricostruzione storica e risvolti folcloristici. Le differenze fra la Maria dei Vangeli canonici e quella dei Vangeli apocrifi. I ricordi personali, dalla Madonna di Pompei a quella del Carmine. Le Madonne che appaiono (Fatima, Lourdes) e quelle che piangono. La Madonna nera e quella incinta, quella dei madonnari e quella della 'ndrangheta... Questo libro è un omaggio ironico e affettuoso da parte di un grande autore che si definisce 'non credente ma sperante'."
Nel 1921 Virginia Woolf seleziona personalmente otto suoi racconti e li fa uscire con il titolo "Lunedì o martedì", provocando il disappunto del marito Leonard, che lo definisce uno dei peggiori libri mai pubblicati perché infarcito di errori tipografici (poi fortunatamente corretti nelle successive edizioni). Si legge, tra le pagine di questi scampoli di prosa, il progressivo distacco della scrittrice dal romanzo tradizionale, in un rischioso quanto affascinante equilibrio tra intensità d'immagini e sperimentazione linguistica.
Cosa si nasconde dietro la scomparsa del ricchissimo Charles Pitt-Heron? E come si spiega la sua improvvisa e segreta passione per la chimica? Chi sono gli strani personaggi che negli ultimi mesi hanno frequentato assiduamente il suo laboratorio? Il tranquillo avvocato londinese Edward Leithen si ritrova coinvolto nell'intricata vicenda, costretto suo malgrado a interpretare il ruolo dell'investigatore. Finirà per scontrarsi con un potente nemico che ha allungato i suoi tentacoli nei più insospettabili salotti dell'alta società. Avvocato, diplomatico, giornalista, storiografo e scrittore, John Buchan è da sempre considerato uno degli inventori del romanzo giallo. Alfred Hitchcock, che lo cita tra i suoi autori preferiti, ha tratto dalla sua opera più famosa, "The Thirty-Nine Steps", il film "Il club dei trentanove".
Arsenio Lupin è un raffinato ladro gentiluomo, amante delle donne, del gioco d'azzardo e dotato di uno spiccato sense of humor. Per questo personaggio pare che Maurice Leblanc si sia ispirato a Marius Jacob, anarchico francese e ladro inafferrabile. Lupin fa la sua prima apparizione non ufficiale nel racconto breve "Un Gentleman", che chiude questa raccolta accompagnato da altre tre avventure del celebre ladro gentiluomo: "Il soprabito di Arsenio Lupin" (inedito in Italia), "L'anello di smeraldo" e "L'uomo dalla pelliccia di capra". Maurice Leblanc era considerato poco più di uno scrittore da rivista quando, probabilmente influenzato dal grande successo di Sherlock Holmes, inventò il personaggio di Arsenio Lupin, che lo portò inaspettatamente al successo e di cui continuò a descrivere le rocambolesche avventure fino agli inizi degli anni Trenta.