Roma è una risorsa inesauribile di aneddoti e curiosità e in questa guida si approfondiscono le più incredibili e sconosciute. Claudio Colaiacomo, grande appassionato della storia della Città Eterna, a cui ha dedicato otto libri, accompagna il lettore alla scoperta degli aspetti più singolari della storia di Roma, i suoi luoghi, i personaggi e gli indizi che ancora oggi rendono vive le storie del passato. Un invito a passeggiare, percorrendo tremila anni di storia concentrati in un unico intreccio di strade: dagli albori dell'Urbe, alle raffinatezze dell'Impero; dal buio del Medioevo alla straordinaria rinascita della cultura; fino ai conflitti mondiali e ai giorni nostri. Questa opera è un invito a guardare la città con una prospettiva nuova, quella dei secoli che l'hanno attraversata, come se Roma fosse un punto fermo, eterno e incredibile attorno al quale danza la storia. Un invito a passeggiare, percorrendo tremila anni di storia. Tra gli argomenti trattati: Reliquie, Fattucchiere e Stregoni tra storia e leggenda; Gli altri colossei di Roma; Il secondo arco di Tito e lo stadio di Massenzio; Obelischi da record; Una mappa del tesoro per Roma; Il dono per l'imperatore dannato Michelangelo a spasso per Roma; Quando le bombe caddero a casa del papa; Quattro campanili davvero speciali; Ponti scomparsi, curiosi e sfortunati; Costantino e la sua famiglia in periferia; A nascondino tra i Teatri; Una volta nella vita a Roma.
La Cappella Sistina è uno dei luoghi più celebri al mondo. È il capolavoro che segna il passaggio dalla bottega rinascimentale al trionfo del genio creativo moderno. Quello in cui l'opera d'arte inizia a essere riconosciuta come prodotto di puro ingegno. Quello attraverso cui la politica realizza pienamente il potenziale comunicativo e propagandistico dell'arte. È qui che papa Sisto IV, per fronteggiare l'insidia alla sua guida spirituale posta da Maometto II, inaugura un'impresa artistica che sarà un manifesto della legittimità papale: la decorazione della cappella più importante della cristianità. Un vero e proprio consorzio di maestri realizza la decorazione della parte inferiore della Sistina. Il risultato è uniforme, quasi fosse l'opera di una sola mano; è la massima espressione della maestria delle botteghe toscane del Quattrocento. Anni dopo, nel 1505, papa Giulio II - nipote di Sisto IV - imprime una svolta. Sedotto dal talento prodigioso di un ragazzo fiorentino, lo chiama a Roma. È Michelangelo Buonarroti, che sarà poi scelto per decorare la volta della Sistina. Nel suo rivoluzionario lavoro, Michelangelo si stacca da ogni tradizione precedente e segna una svolta nel mondo dell'arte. Antonio Forcellino ci fa vivere il prodigio del cantiere della Cappella Sistina, ricostruendo le vicende dei protagonisti che l'hanno voluta e realizzata - i pontefici e gli artisti - e la storia materiale di questo straordinario capolavoro.
Una guida storica per la scoperta del volto attuale di Roma, che viene a colmare un vuoto di memoria sul suo recente passato e costituisce un decisivo contributo per vivere il presente con consapevolezza e per ricavare con chiarezza orientamenti utili alla costruzione del prossimo futuro della Chiesa diocesana di Roma. ''Se ne sentiva la necessità. È una accurata, affidabile ricostruzione storica dell'identità della Chiesa locale di Roma e della configurazione della città fino ai nostri giorni, a partire dal 1870 con la fine dello Stato Pontificio e con la scelta di Roma come capitale del nuovo Stato italiano.'' Dalla Prefazione del card. Angelo De Donatis.
"Questo secondo libro di Marcello de Iorio ha sempre il merito di attirare l'interesse del lettore, perché parla di molte cose, alcune banali, altre interessanti, tenendo viva la tensione. Le poesie riescono a tenere un'intesa, un accordo sotterraneo, un patto con chi legge, per dirgli che sono cose sue, o che può far proprie, cose che ha pensato anche se non ha scritto. Fatti di vita, d'amore, di odio, e di rancore, tra uomini, animali e la natura, fatti che accadono, che sono veri. Poesie non scritte con la metrica classica, ma armoniose, molto piacevoli, tanto da definirle classiche. L'autore si è divertito con il lettore, poesie scritte a due mani, si intravede un colloquio diretto con il lettore. Credo che le poesie da sole riescono a spiegarsi meglio, a parlare, perciò bisogna prima leggerle e poi se ne può parlare."
Legata indissolubilmente all'elemento naturale acqua, "La Storia di Portuense" ha origine dalle terre sommerse. Intrappolata tra i grandi bacini, l'acqua marina forma quello che i romani chiameranno Campus Salinarum. Intorno alla metà del I secolo d.C., l'imperatore Claudio fa costruire la via che poi darà il nome al quartiere: la via Portuensis. È il collegamento con Portus, il nuovo scalo marittimo dell'urbe. Portuense è anche terra di martiri cristiani. In seguito alle persecuzioni di Diocleziano del 303, infatti, nella chiesetta di Santa Passera vengono sepolti gli eremiti egiziani Ciro e Giovanni, mentre nelle Catacombe di Generosa vengono deposti i resti dei martiri Portuensi, Simplicio e Faustino. Con la decadenza dell'Impero romano, la via consolare diventa una delle strade percorse dagli invasori per arrivare a Roma. È il 455 quando i vandali di Genserico, sbarcati a Portus, la percorrono per arrivare alla scomparsa Porta Portuensis. Solo l'intervento di papa Leone I riuscirà a scongiurare la completa distruzione della città.
La "Storia di Testaccio" non è quella di un luogo qualunque. Qui la città di Roma scopre i suoi lati più segreti in un incredibile sali-scendi di emozioni.Si parte dal passato più remoto, dagli animali preistorici che calcano un territorio ancora vergine: dai rinoceronti ai mammuth, dalle pericolose iene ai primi uomini di Neanderthal. Durante l'antica Roma, Testaccio diviene uno snodo centrale per la città con la costruzione dell'Emporiume degli Horrea. Grandi imperatori e generali come Lucio Emilio Paolo e Galba sono i protagonisti del cambiamento, ma per assurdo la migliore testimonianza dei ricchi traffici commerciali è una montagna di rifiuti: il celebre e pittoresco Monte Cocci, simbolo unico di una cultura pragmatica e geniale. Il libro tratta anche gli aspetti più misteriosi di Roma, raccontando i culti segreti che si svolgono sul vicino colle Aventino e la costruzione per un oscuro sacerdote della Piramide Cestia.
La Strenna dei Romanisti, il cui primo volume uscì nel 1940, trae origine dalla spontanea iniziativa di un gruppo di persone diversissime per formazione, cultura e attività professionale, ma saldamente unite dalla condivisa curiosità di indagare la storia di Roma nelle sue pieghe più recondite e sconosciute, e insieme dall’intento di rendere testimonianza di un passato personalmente vissuto e altrimenti destinato a scomparire: questo impegno, volontariamente assunto e svolto con il crisma della più assoluta gratuità, costituisce la caratteristica comune dei contributi riuniti nella Strenna, che perciò assume, come cifra irrinunciabile della propria identità, quella di risultato estemporaneo e casuale, che non lascia mai trasparire il rigore scientifico da cui necessariamente deriva quando si tratti di ricerche relative a un passato più o meno remoto. Così le pagine della Strenna si accordano uniformemente attraverso gli anni sul tono leggero e svagato di una conversazione condotta inter pocula fra amici capaci di intendersi nel linguaggio espresso da una comune cultura, al pari di quelli delle antiche brigate tre-cinquecentesche; risultato raggiungibile soltanto da penne agili e soprattutto espertissime, capaci di evitare con pari abilità ogni pesantezza erudita e ogni autobiografismo banale. Il passato remoto e quello prossimo assumono così una luce uguale di realtà minore e quotidiana, riportata in luce o sottratta a un’inevitabile scomparsa,insieme al ricordo di personaggi minimi, ma al tempo loro circondati da una certa fama anche soltanto rionale; fatti ed eventi legati più alla cronaca che alla storia, minuscole schegge di vita in grado comunque di illuminare aspetti sconosciuti e spiegare risvolti altrimenti incomprensibili di eventi storici di ben più ampia portata. La Strenna non nasce quindi come una raccolta di contributi accademici. Al contrario, secondo un processo spontaneo e del tutto estraneo alle intenzioni dei suoi autori, essa si è andata configurando come una enciclopedia unica e originalissima, repertorio di informazioni inedite e rare, comunque irreperibili altrove, su fatti e personaggi a volte famosi, ma spesso noti soltanto come nomi senza storia, incappati marginalmente in vicende più grandi di loro, di ogni tempo e a qualunque titolo legati a Roma, e affiorati per caso nel corso di ricerche volte a tutt’altro fine, o affidati alla memoria dei singoli, che sulle pagine della Strenna garantiscono la sopravvivenza del loro ricordo. Il materiale che ogni anno vi è pubblicato è un documento prezioso per le generazioni future e uno strumento per diffondere la conoscenza del tema «Roma», e l’amore per la città è la cifra distintiva di tutti i contributi.
Simbolo della Chiesa cattolica e della Città Eterna, San Pietro è il luogo desiderato, immaginato e costruito dai Papi del Rinascimento, con l'aiuto dei più grandi artisti di tutti i tempi, come Bramante, Michelangelo, Raffaello, Maderno e Bernini. Con l'aiuto di disegni ricostruttivi, stampe, incisioni e grandi opere pittoriche, i più qualificati studiosi del tardo antico, del Medioevo e dell'età moderna, propongono uno straordinario affresco della vita della Basilica Petrina, voluta dall'Imperatore Costantino e costruita sulle ceneri di uno dei più antichi edifici di culto del primo cristianesimo, nel luogo del martirio e della sepoltura dell'Apostolo Pietro. Le spettacolari fotografie aeree dell'esterno e le riprese dell'interno mostrano poi l'aspetto attuale dell'edificio, con i monumenti barocchi dei Papi che ne hanno fatto la storia e l'enorme superficie mosaicata che lo decora, la più grande impresa musiva del mondo.
Insegnare ai bambini a leggere l'arte, a goderne, a meravigliarsi li renderà persone educate al bello intellettuale, alla gentilezza, al rispetto. Età di lettura: da 9 anni.
Tipicamente romano. Così si definiva, fieramente, Alberto Sordi. In scena portava di fatto l'italiano medio, ma a vincere era l'immagine del cittadino dell'Urbe. Innamorato della sua città, Sordi nel tempo è diventato simbolo della romanità. Un "mito" capitolino. Andando oltre la dimensione attoriale, ha incarnato l'anima della Città Eterna. A parte un soggiorno a Milano per frequentare l'Accademia dei filodrammatici, ha vissuto sempre a Roma. Ne è stato pure Sindaco onorario, per un giorno, il 15 giugno 2000, in occasione del suo ottantesimo compleanno. A 100 anni dalla nascita dell'attore, un percorso nella Roma vissuta, indagata, raccontata nei film dei quali è stato interprete e regista. Sotto i riflettori, i tanti cambiamenti del Paese nei decenni: la ricostruzione, l'emigrazione, il boom economico, i sogni. Tra pubblico e privato, lo studio dell'immagine che Sordi ha costruito di se stesso, personalizzando ogni ruolo interpretato, ma anche della vita personale, che ha tutelato per privacy e pudore, ricostruita attraverso "indizi" celati nei film. Un viaggio alla scoperta e riscoperta di Alberto Sordi, dalla nascita ai teatrini di varietà, dalla radio fino ai capolavori del cinema. Per guardare Roma con occhi "nuovi".
Oggi i papi hanno il loro stato oltre Tevere, ma per secoli l'intera città di Roma è stata la loro residenza, volta a rappresentare in forme spesso magnifiche l'immagine e il potere del papato. I segni di questo lunghissimo regno sono ovunque: dalla configurazione delle strade ai tredici obelischi egiziani, dalle basiliche e dalle chiese ai palazzi pontifici, da San Pietro alla sottostante necropoli vaticana scoperta a metà del Novecento. L'itinerario mostra le manifestazioni dello straordinario mecenatismo papale che ha reso unica la città. Muovendo dall'attuale residenza di Francesco, e dalla sua inedita coabitazione in Vaticano con il predecessore, queste pagine ci accompagnano a ritroso fino ai luoghi del cristianesimo primitivo, dove palpabile rimane la memoria degli apostoli, capostipiti della chiesa romana.