I curatori ci illustrano una collezione di immagini sacre conservate sotto campane di vetro, affascinante espressione di cultura popolare, tra devozione e tradizione.
Camillo de Lellis (1550-1614), di nobile famiglia, dopo una giovinezza spesa come soldato di ventura, consacrò la sua esistenza al servizio degli ammalati. Fondò la "Compagnia dei ministri degli infermi", oggi diffusa in tutto il mondo. Con la sua opera pose le basi alla moderna figura dell'infermiere e del cappellano. Questo libro, agile e splendidamente illustrato, ripercorre una vita totalmente spesa nella carità misericordiosa.
“Una cosa in mente” ripercorre le tappe della vita del Cottolengo e gli episodi che lo hanno portato a dare vita, in soli 14 anni, ad una struttura che ospita 1300 ammalati, poveri, abbandonati.
La narrazione biografica di un apostolo della carità, san Giuseppe Benedetto Cottolengo (Bra [CN] 1786 – Chieri [TO] 1842), che, ispirato da Dio e animato da spirito evangelico, ha fondato l’istituzione Piccola Casa della Divina Provvidenza e ha dato vita a molteplici iniziative a favore degli uomini più bisognosi. Allegato al libro, l’omonimo film TV.
Paolo Damosso è nato a Torino il 4 aprile 1964. Sposato, con due figlie, da quindici anni si occupa come autore e regista di produzioni televisive. Sono più di cinquanta i lavori realizzati per la NOVA-T, il centro di produzione dei Padri cappuccini italiani. In questi anni ha realizzato programmi di vario tipo: reportage, documentari, docu-fiction e film. Tra questi ricordiamo: Un uomo in prestito al mondo sulla vita del card. Schuster (arcivescovo di Milano); Padre Pio. Uomo di Dio prodotto con la Rai; I fioretti di San Francesco con Flavio Bucci, Valeria Moriconi, Pamela Villoresi, Giancarlo Dettori e Franca Nuti; Un bel servizio film con Pamela Villoresi e Silvia Budri (realizzato per le Ancelle della Carità di Brescia); Io non lo so film con Francesca Draghetti e Anna Ferruzzo (realizzato per le Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret). Come autore delle sue sceneggiature, ora propone il “romanzo” del suo film Una cosa in mente, su San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Un nuovo modo per comunicare tutte le emozioni e le riflessioni vissute.
Questo quinto volume sui Beati proclamati da Giovanni Paolo II riguarda gli anni 2001-2004. Ogni profilo e preceduto da una immagine del Beato, mentre gli indici permettono una ricerca agile ed esauriente.
Percorsi di vita e di formazione: scelte, battaglie e traguardi
Pace, tolleranza, pluralismo, giustizia e libertà
Quaranta incontri da cui emergono altrettanti ritratti di donne e uomini del mondo dell'arte, della cultura, della scienza e della politica che, come laici o membri di diverse confessioni religiose, si sono battuti per valori quali pace, tolleranza, pluralismo, giustizia e libert….
Fausto AMODEI
Massimo SALVADORI
Margherita HACK
Rossana ROSSANDA
Younis TAWFIK
Vivien LAMARQUE
Giulio GIORELLO
Lidia MENAPACE
Tullio REGGE
Carlo FLAMIGNI
Giorgina ARIAN LEVI
Nicola TRANFAGLIA...
Nei ritratti di santi di padre Sicari il termine pittorico, inusitato in campo teologico, fa riferimento all'intenzione di presentare delle figure complete, né stilizzate né esangui, ma vive di passione umana e cristiana, di desiderio di soprannaturale, ma anche di fame e sete di giustizia, di amore di Dio e di solidarietà per ogni fratello che, nonostante il volto sfigurato, è colui per il quale Cristo è morto. I santi di Sicari non sono solo dei racconti biografici accurati oppure delle ricostruzioni di un'epoca o di un pensiero, ma spiegazione del Vangelo, riproposizione dell'annuncio attraverso la testimonianza di discepoli che sul Vangelo di Cristo hanno cercato di conformare la loro vita, e invito alla sequela. In quest'ottica si comprende il passaggio apparentemente ingiustificato da un'epoca all'altra della storia cristiana, da Agostino fino ai nostri giorni. I ritratti antichi, medievali, moderni e contemporanei sono altrettante tessere dell'unico volto di Cristo, spiegazioni vive del Vangelo che la Chiesa, che è comunione di santi, è chiamata a vivere in ogni tempo.
Santo Ë ogni battezzato in quanto figlio di Dio.
La Chiesa propone, attraverso la canonizzazione, alcuni di loro come modelli da imitare. Sono persone che hanno vissuto in epoche e luoghi diversi, che hanno lasciato un segno inconfondibile della missione affidata loro, che hanno compiuto imprese, ed opere, o che hanno semplicemente vissuto con particolare fede la loro normalit‡ e che, tutte, hanno lasciato una loro eredit‡.
Antonio Maria Sicari (autore presso Jaca Book della serie di Ritratti di santi che ha avuto un'enorme successo di pubblico, giunta gi‡ al nono libro) mette in evidenza la testimonianza e il segno lasciato nella storia dalla santit‡ attraverso le figure di 112 santi, fondatori e martiri.
Il volume ha un andamento cronologico e si avvale di una documentazione ricca e variegata, composta da illustrazioni a colori che attraverso espressioni artistiche, miniature, oggetti della religiosit‡ popolare, carte e piante, da corpo al contesto sia storico che geografico. Nel caso dei santi fondatori vengono offerte informazione sulla diffusione attuale e sul ruolo dei diversi ordini, seguendone anche la storia interna.
È il 1901, l'inizio del secolo delle speranze e delle tragedie, quando Matilde Serao inizia a pubblicare sulle pagine di un quotidiano napoletano un romanzo che potrebbe apparire scabroso nella materia per i lettori dell'epoca e che è invece un piccolo capolavoro che rivoluziona lo stile e lo sguardo di una delle scrittrici italiane più amate e lette all'epoca. Questa è la storia di una caduta abissale: protagonista è una suora di clausura quasi sessantenne, costretta assieme alle sue consorelle ad abbandonare l'eremo che si trova nella cittadella monastica del Suor Orsola Benincasa: tutti i beni ecclesiastici sono requisiti dallo Stato e le monache sono costrette ad abbandonare il luogo. Suor Giovanna, rifiutata dalla famiglia, inizia un percorso di deprivazione materiale e morale, che la conduce alle soglie di una mistica ulteriore, che invera le premesse con cui era entrata in clausura. Ispirato a una storia realmente accaduta, il romanzo di Matilde Serao, privo dell'intento folcloristico che le costò dure critiche da alcuni contemporanei, segnò uno importante successo di critica e pubblico, come testimonia il saggio introduttivo di questa edizione, a firma di Henry James.
Uno splendido ritratto della Chiesa italiana contemporanea.
Con una scansione geografica, per ciascuna delle Regioni Ecclesiastiche di appartenenza, viene presentata la figura di un testimone, proposto dallo stesso vescovo della Diocesi come simbolo della testimonianza cristiana del nostro tempo. Sono privilegiati le donne e i laici, ma l’attenzione è rivolta anche alla specificità della testimonianza. I testimoni della prima metà del secolo XX sono soprattutto impegnati nel sociale, come Teresio Olivelli o Joseph Mayr Nusser danno la vita a difesa della libertà e degli ebrei perseguitati. Nella fase della ricostruzione postbellica spiccano le figure di Giorgio La Pira e Lorenzo Milani ma anche figure più umili come Gabriella Sagheddu e Maria Marchetta che nell’entusiasmo del Concilio, offrono la loro vita per la causa ecumenica. E giacché parliamo di Vaticano II il pensiero va a due vescovi meridionali: don Tonino Bello e Guglielmo Motolese. Poi vi è la fioritura di testimoni dell’evangelizzazione come Marcello Candia, Carlo Urbani, Vittorio Trancanelli e Annalena Tonelli. Per concludere con un accenno ai testimoni provenienti dalle fila dei movimenti: Igino Giordani, Marilen Elena Holzhauser ed Enzo Fondi per i Focolari, don Francesco Ricci, Bobo Torchiana e don Luigi Giussani per Comunione e Liberazione.
Un bel ritratto della Chiesa italiana contemporanea, testimoni della giovinezza e della fecondità del Vangelo.
Elio Guerriero è nato a Capriglia (Av) il 14 gennaio 1948. Vicedirettore editoriale della San Paolo, è direttore della rivista Communio e cura l’edizione degli scritti di Hans Urs von Balthasar in Italia. Ha ugualmente curato per la San Paolo il completamento della collezione iniziata da A. Fliche – V. Martin per gli anni dal 1878 al 1978. Ha pubblicato: Gli occhi del lupo. Storie irpine, Jaca Book, Milano 1982; Silone l’inquieto. L’avventura umana e letteraria di Ignazio Silone, San Paolo, Cinisello 1990; Hans Urs von Balthasar; San Paolo, Cinisello 1991 (tradotto in 4 lingue); Il sigillo di Pietro, SEI, Torino 1996; Il dramma di Dio, Jaca Book, Milano 1999; Santa Gianna Beretta Molla, San Paolo, Cinisello 2004 (insieme con Pietro Molla); Hans Urs von Balthasar, Morcelliana, Brescia 2006.
Santa Monica non è nata santa, ma c'è diventata, e, Dio solo sa, con quanta fatica, sacrifici, lacrime e preghiere.
Tutti la possiamo imitare, basta essere aperti alla grazia di Dio e volerlo. La sua vita deve essere per tutti noi uno stimolo, perché se lei è diventata santa, anche noi, con il suo aiuto, lo potremo.
L'accesso al vero della mente finita. Una storia delle risposte che i filosofi dell'età medievale e moderna hanno dato alle domande sui confini e sul fondamento della conoscenza. Emanuela Scrivano insegna Storia della filosofia nell'Università di Siena.
Margherita Occhiena, la madre di Don Bosco il santo educatore, praticò per prima - senza saperlo - quel metodo educativo evangelico fondato su "ragione, religione e amorevolezza" che è l'anima della missione salesiana. Per molti amici di Don Bosco, il 150° anniversario della morte di Mamma Margherita (2006) risulta occasione di una lieta riscoperta: il ruolo che lei ha avuto nella nascita della Famiglia salesiana. E fa riscoprire la stretta parentela spirituale che li unisce alla madre di Don Bosco. Questo libretto è un invito a meditare questi aspetti sereni e luminosi delle radici salesiane.