"Questo libro raccoglie voci accomunate dal desiderio di passare "al di là dello specchio" dei luoghi comuni. Non sono voci univoche. Anzi, alcune tesi propugnate da questo o da quello degli autori contrastano con quelle di altri. Sono interventi che in un modo o nell'altro esprimono e suscitano dubbi. Ci è parso che far vendetta e chiamarla giustizia, fare i propri interessi e chiamarla libertà, siano mistificazioni dalle quali dobbiamo liberarci se vogliamo capire il mondo quale esso è". (Franco Cardini)
Il Novecento è stato davvero 'il secolo delle donne'? Viene da dubitarne quando si pensa che nel Duemila la parità dei sessi nel lavoro e nella cura della casa è tutt'altro che raggiunta. Nel Novecento tuttavia le donne hanno maturato una diversa concezione di sé: oggi non si pensano più complementari o seconde rispetto agli uomini. E hanno conquistato la libertà di scegliere la loro vita nel lavoro, nel matrimonio e, per la prima volta nella storia, nella maternità. Il racconto e le immagini delle donne italiane del secolo appena trascorso.
Il Preambolo della nuova Costituzione europea non fa riferimenti espliciti all'eredità religiosa cristiana. Secondo Weiler si tratta di un'importante questione di principio poiché "un'Europa cristiana è un'Europa che rispetta ugualmente in modo pieno e completo tutti i suoi cittadini: credenti e laici, cristiani e non cristiani. È un'Europa che, pur celebrando l'eredità nobile dell'Illuminismo umanistico, abbandona la sua cristofobia e non ha paura né imbarazzo a riconoscere il Cristianesimo come uno degli elementi centrali nell'evolvere della sua civiltà". Un saggio che va oltre la circostanza dell'attuale processo costituente, ed esplora la rilevanza del magistero cristiano rispetto a questioni cruciali nel dibattito sull'integrazione.
Tra biografia e racconto d'armi, le vite di John Hawkwood, soldato inglese ribattezzato Giovanni Acuto, e dei condottieri al soldo. Attraverso la vita eccezionale di colui che è stato il più grande, stimato e temuto condottiero al soldo dei fiorentini, l'autore descrive le esistenze dei cavalieri e guerrieri mercenari, l'apprendistato delle armi, la struttura delle compagnie, il rapporto con la gente e i committenti, il denaro, gli strumenti del mestiere e la trasformazione delle compagnie di ventura in eserciti regolari.
La Cina contemporanea appare come un immenso cantiere. L'impetuoso sviluppo capitalistico, da un lato, e la rigidità del controllo politico comunista, dall'altro, ci offrono lo spettacolo di un paese che si avvia sul cammino del progresso in un clima di incredibile confusione e incertezza. Se è vero infatti che da più di dieci anni il paese asiatico accumula successi - si è sviluppato e consolidato all'interno, conduce una politica estera sempre più ambiziosa - è anche vero che presenta una situazione interna fragile. Alle soglie del suo ingresso nel WTO e prossima ad ospitare i giochi olimpici, la Cina deve ancora conquistare una propria maturità e costruire un rapporto equilibrato con il resto del mondo. Quale sarà il suo futuro?
Fra tutte le città del mondo, Venezia può vantare a ragione una delle biografie più straordinarie. Dalla sua fondazione, avvenuta verosimilmente in epoca romana, fino alle odierne minacce dell'inquinamento, di sommersione e di una forte caduta demografica, la sua storia rappresenta infatti ai nostri occhi un unicum. Ma quale sarà il suo futuro? Consisterà soltanto nella difficile conservazione del suo sito e dei suoi capolavori oppure in un adattamento forzato alle esigenze della modernità? In uno sforzo di sintesi che vuol essere anche un omaggio pieno di ammirazione e di affetto verso una città e una civiltà eccezionali, Christian Bec ripercorre le tappe principali della sua storia e delle molte suggestioni cui ha fornito materia.
Mosca e Pietroburgo sono oggi una rinomata meta per i turisti di tutto il mondo, che vi si recano non solo per vedere affreschi e icone del Medioevo, ma anche per percorrere i paesaggi urbani del periodo barocco neoclassico o per riscoprire l'arte figurativa del 1800 e di quelle avanguardie che, all'inizio del secolo scorso, hanno influenzato l'arte internazionale. Eppure il viaggiatore che da ovest va nella Grande Russia, pur cogliendo omonimie con il proprio paese d'origine, ha la sensazione di varcare uno spartiacque artistico e culturale. Secoli di scambi, di influenze epocali, di comunicazione artistica sono infatti troppo spesso sconosciuti agli altri europei. Questo testo intende colmare tale lacuna.
Con l'ascesa dell'europeismo, occorre riformulare l'approccio all'idea di Stato-nazione per meglio comprendere come sia stata vissuta la storia di un paese e gli attuali criteri con cui vi si guarda oggi. Da tale progetto ha preso le mosse Marc Ferro nel redigere questa "Storia della Francia", il cui fine è quello di individuare i caratteri originali della società d'oltralpe e metterli a confronto con quelli dei paesi vicini. Quadro esaustivo dai Galli a Chirac che getta sugli eventi uno sguardo molteplice, abbinando l'analisi della società alla sequela degli accadimenti, questo affresco problematico, di impianto rigorosamente comparativo, rifugge per sistema da qualsiasi presupposto scontato.