L'11 settembre 2001 e le campagne militari contro l'Afghanistan e l'Iraq hanno radicalizzato le posizioni politiche. La destra ha fatto propria la sicurezza ad ogni costo, la sinistra ha sostenuto la pace universale e ha rifiutato senza eccezioni l'uso della forza. In questo libro Walzer alza il velo del conformismo ideologico della sinistra con l'intenzione di disegnare un tracciato alternativo a quello dei conservatori che unisca la lotta al terrorismo e al fondamentalismo musulmano con la tutela dei diritti civili e delle libertà costituzionali.
Un nuovo libro di Foa con Federica Montevecchi, che interroga il presente, il passato e la politica per rivolgersi a un giovane di oggi. E un video di Pietro Medioli, che ripercorre, tutta intera, la storia del movimento operaio.
Questo libro fu pubblicato per la prima volta a New York nel 1948; era scritto in inglese perché Prezzolini voleva spiegare agli americani, dopo la catastrofe della seconda guerra mondiale, come e perché l'Italia era quello che era. Mussolini per un ventennio aveva costruito il mito di una discendenza diretta del popolo italiano ("santi, poeti, navigatori") dagli antichi romani; la prima guerra mondiale, secondo la vulgata, era stata vinta dall'Italia per tutti gli Alleati; il nostro primato "morale e civile" non veniva posto in discussione; il Risorgimento era stato attuato da tutto un popolo desideroso di riscatto. Puntualmente e ironicamente, col suo spirito icastico, Prezzolini smonta questi luoghi comuni.
Il volume è una raccolta di saggi sui grandi temi sui quali Arundhati Roy è impegnata in prima persona: dalla battaglia per la democrazia in India, con una analisi della classe politica indiana che ha corroso il midollo della democrazia parlamentare laica per il proprio tornaconto elettorale; agli spaventosi "giochi nucleari" in cui sono coinvolti India e Pakistan; al come contrastare l'Impero, che non è soltanto il governo statunitense e i suoi satelliti europei, la Banca mondiale o il fondo monetario internazionale, ma è qualcosa di più. In molti paesi l'Impero ha generato sottoprodotti pericolosi: nazionalismo, fanatismo religioso, fascismo e terrorismo.
Vi siete mai chiesti dove saremmo a quest'ora se al mondo non esistesse l'errore? Se Dio non avesse intaccato la perfezione del vuoto con la Creazione; se l'elica impazzita del Dna non avesse agganciato, di tanto in tanto, la proteina sbagliata; se Dante, peccatore errabondo, non avesse smarrito la "diretta via"; se davvero Colombo fosse sbarcato nelle Indie... Da sempre, la Storia procede di errore in errore, perché senza le sviste, gli inciampi e i tranelli dell'imprevisto l'umanità non sarebbe mai progredita, anzi, non esisterebbe neppure. In questo volume Pino Aprile ci guida in un percorso alla scoperta del lato sbagliato delle cose, insegnandoci ad apprezzare l'arte di prendere cantonate.
"Un giorno chiesi a Mario Luzi se potevamo continuare un dialogo che a me sembrava mai interrotto. Dissi che mi interessava conoscere il punto di vista del poeta sul destino di un pianeta spaccato in due dall'abisso che separa il mondo dell'opulenza e dello spreco dall'universo dei dannati...". Così Renzo Cassigoli ricorda la genesi di questo libro che, partendo dalla tragedia dell'11 settembre, e quindi da Le nuove paure, inevitabilmente si allarga a temi più ampi: il fondamentalismo religioso e le colpe dell'Occidente, la separazione tra cultura e politica, la funzione della scienza.
Una guida per realizzare anche in città un piccolo angolo di campagna. Accanto ai classici da balcone e terrazzo, come gerani e rose, una vasta gamma di proposte per creare angoli fioriti e profumati o lussureggianti quinte verdi con erbe aromatiche, verdure e piante da frutto. La guida fornisce consigli per ottenere i risultati migliori, dalla scelta delle varietà alle modalità di impianto, semina e irrigazione, dalla racolta a eventuali accostamenti in grado di soddisfare vista, olfatto e palato.
Guidando il lettore in un viaggio che a partire dall'arte preistorica ripercorre le grandi civiltà egizia, fenicia, greca, indiana e araba, Bruno G. Bara ricostruisce e documenta l'invenzione della scrittura attraverso un'ampia scelta iconografica. L'idea di fondo della comunicazione come costruzione comune di significato permette all'autore di sviluppare una teoria della scrittura come comunicazione "situata" e "permanente", cioè trasmissibile con l'ausilio di elementi esterni offerti dall'ambiente: dalle pietre agli odierni supporti elettronici.