Il Manuale delle Politiche dell'Unione Europea, giunto alla XVI edizione, analizza attraverso un'esposizione chiara ed esaustiva il quadro completo delle politiche europee: il mercato interno, lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia; le altre politiche interne e l'azione esterna dell'Unione. Questa nuova edizione si sofferma sui recenti sviluppi politici dell'Europa e sugli ultimi interventi normativi e giurisprudenziali che hanno interessato i diversi settori di competenza dell'Unione. I principali aggiornamenti normativi riguardano in particolare: lo spazio di libertà sicurezza e giustizia; la politica economica dell'Unione; la libera prestazione dei servizi; la politica per l'occupazione. Il testo risulta, quindi, di particolare interesse per coloro che devono sostenere concorsi pubblici ed esami universitari nonché per l'aggiornamento professionale.
Il III volume è dedicato al Medioevo
Il IV volume raccoglie il materiale preparato direttamente da Filippo Bettini e successivamente sistematizzato dal curatore aggiunto Giorgio Patrizi. Questo ultimo volume copre l'Umanesimo, il Rinascimento e il Barocco.
L'autore racconta «a modo suo» alcuni famosi episodi biblici, dal punto di vista di uno dei personaggi (spesso un personaggio "minore") di ciascuna storia . Riletti con la lente dell'umorismo e della provocazione, anche i testi più noti della scrittura mostrano la loro perenne attualità e si prestano a meditazioni non superficiali. Bertolino - attore ed esperto in comunicazione - propone anche alcuni consigli pratici per parlare in pubblico con scioltezza e senza farsi prendere dal panico; suddivisi per temi, sono arricchiti da simpatici aneddoti raccolti dall'autore in quasi trent'anni di esperienza. I disegni incisivi e pungenti di Gianni Chiostri fanno da perfetto contrappunto all'ironia di Bertolino. La prefazione è di don Alessio Albertini, consulente ecclesiastico nazionale del Centro Sportivo Italiano.
Un mazzo di fiori variegati viene raccolto nel grande prato del mondo e tenuto insieme da un nastro rosso: la speranza. È la speranza cristiana la vera ed incondizionata protagonista delle nove storie di donne che vengono proposte. L'intento è quello di dimostrare come il Signore attraverso vie a volte molto capillari, entra nella nostra vita per portarci un'ancora di salvezza, una possibilità di rinascita. Basta un po' di lievito, per fermentare la pasta della nostra umanità e lasciando agire la grazia divina, possiamo diventare come il pane, qualcosa di bello e di nuovo, che non avremmo mai immaginato.
Il Padre nostro è l'unica preghiera che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli. 8 Brani che esprimono le diverse invocazioni delPadre Nostro per un personale cammino spirituale di ricerca e meditazione.
Brani: Tu Padre nostro - Santifichi il tuo nome - Che venga il regno - La tua volontà - Signore dacci il pane - Nel perdono che tu ci regali - Padre non ci lascerai - Libera dal male.
Il Padre nostro è l'unica preghiera che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli. Ogni frase, nel testo, esprime sia richieste materiali e spirituali, sostegno per la sopravvivenza, perdono dei peccati, salvezza, sia l'impegno del cristiano a vivere secondo la volontà di Dio: con la testimonianza, la fedeltà, l'amore. Con questo progetto musicale, l'autore Daniele Ricci compie, attraverso otto canti, un percorso spirituale di ricerca, di meditazione e preghiera, scomponendo il Padre nostro nei diversi momenti invocativi e dedicando a ognuno un brano, per soffermarsi sulle singole espressioni, sviluppandole, riflettendo sui contenuti, vestendole di suoni, armonie, voci e ritmi. Una proposta musicale originale e profondamente spirituale, particolarmente significativa nell'anno 2024, dedicato da Papa Francesco alla preghiera e a questa nello specifico, anche in preparazione all'anno giubilare della Chiesa 2025. Brani: Tu Padre nostro – Santifichi il tuo nome – Che venga il regno – La tua volontà – Signore dacci il pane – Nel perdono che tu ci regali – Padre non ci lascerai – Libera dal male.
I canti di questo fascicolo sono incisi nel CD Padre Nostro.
La spinta all'innovazione si muove tra due tensioni: da un lato limiti evidenti ci interrogano sulla sopravvivenza della specie umana e del pianeta; dall'altro modelli alternativi di governo restano prigionieri del dilemma tra far crescere delle nicchie e influenzare i sistemi dominanti con mutamenti profondi e non solo modifiche incrementali. In mezzo, l'innovazione sociale, sempre più basata su quel terzo pilastro tra Stato e mercato che è la comunità, richiede una nuova fase di mobilitazione in vista di soluzioni originali. In questa direzione non mancano strumenti, competenze, infrastrutture o metriche: la risorsa da attivare e da maneggiare con cura perché rappresenta l'essenza stessa della nostra individualità e capacità di relazione sociale, è il desiderio.
Nel suo celeberrimo e amatissimo "Libretto rosso" Harvey Penick ha condensato il sapere maturato in oltre sessant'anni di insegnamento. Tra le pagine di questo insuperato "manuale del buon golf" non troverete gli esasperati ed esasperanti tecnicismi tradizionalmente associati al gioco, bensì una miscela di saggezza, competenza, buon senso e tanta ironia. Penick ha aiutato campioni del calibro di Tom Kite, Ben Crenshaw e Byron Nelson, ma anche innumerevoli principianti e giocatori di circolo, annotando meticolosamente tutto ciò che imparava da ciascuno di loro nel taccuino rosso che custodiva gelosamente nella sua valigetta personale. Negli ottantanove racconti del "Libretto rosso" troverete consigli su come scegliere e impugnare il bastone, come prendere la mira, come migliorare lo swing (pieno, parziale e per il putt) e in definitiva come togliere colpi al vostro score. Troverete perfino qualche consiglio matrimoniale. Ma non troverete complicazioni. Con il suo stile affabile e rilassato, Penick parla a tutti i golfisti, a prescindere dal loro livello, e li aiuta a giocare al meglio delle loro possibilità. In questa edizione, oltre a una traduzione del tutto nuova, troverete una prefazione di Davis Love III, venticinque fotografie provenienti dagli archivi della famiglia Penick e due immagini inedite del vero libretto rosso di Harvey Penick.
Work in Progress è uno strumento pensato per accompagnare la formazione degli educatori-catechisti, sia singolarmente che in gruppo. In questa versione rinnovata, i contenuti accompagnano l’educatore nel percorso con i più piccoli, offrendo approfondimenti nel rapporto con il servizio, con i ragazzi e con gli altri, alternati da alcune celebrazioni per curare e accompagnare la vita spirituale lungo tutto l’anno liturgico.
La crisi, la malattia e ciò che ci arriva inatteso e negativo, è un'occasione fondamentale per una comprensione più grande su di noi, sulla trasformazione che ci attende e che ci indica anche un sentiero migliore da percorrere. L'autrice rivendica che la fiducia nella dimensione benigna della vita non è fondata sulla fede in se stessi o in qualcuno di superiore, ma sull'esperienza di vita, senza sconti o nascondimenti di fronte a malattie e difficoltà. Anche il momento faticoso di oggi la porta semplicemente a concludere che sono proprio i tempi bui quelli in cui si può risplendere di più. Una rivoluzione ci attende ogni giorno. Dalla Prefazione di Antonia Tronti: "La spiritualità è dentro la vita quotidiana": davvero questa evidenza emerge intensa non solo da una riga del testo di Sara Ongaro, ma da ogni pagina. Un testo che scaturisce dalla "pratica" del vivere. La quale sembra aver insegnato all'Autrice innanzitutto una postura, che emerge fin dal primo scritto e permane fino alla fine: "stare immobili, rilassati, in equilibrio, con calma totale, radici salde". E proprio il partire da tale postura le permette di suggerirci degli atti concreti che proprio da lì scaturiscono e che sono contemporaneamente "mistici" e "politici", operando su un piano profondo e sottile della realtà. L'Autrice infatti ci parla di quanto accade al nostro interno, ma continua anche a ricordarci che siamo un tutt'uno con un universo che ci avvolge e che tutto registra e rimanda. Un organismo sensibile, per il quale certi atti, provenienti appunto da quello "stare immobili, rilassati, in equilibrio, con calma totale, radici salde", risultano essere potentissimi.
Le tecniche di diffusione, le modalità di fruizione, la tipologia stessa di utenti dei servizi di comunicazione e informazione sono oggetto di una metamorfosi rapidissima e radicale. Il fenomeno è indubbiamente legato ad un cambiamento culturale concernente la modalità di ottenere e diffondere informazioni e dati che, da utenti di ogni età e in modo crescente, vengono oggi ricercati e reperiti sul web, un immenso archivio a cui è possibile accedere attraverso qualunque dispositivo elettronico personale, in modo gratuito, ricevendo e fornendo risposte rapide e aggiornate in tempo reale. Tutti i cambiamenti, insieme a nuove opportunità, portano con sé anche nuovi problemi. La realtà online (così come quella offline, del resto) è una dimensione in cui le luci si alternano spesso alle ombre. L'uso sempre più intenso del web, che sta progressivamente surrogando la stampa e i canali informativi tradizionali, accende infatti i riflettori sul tema della "disintermediazione" dell'informazione, ossia sulla possibilità offerta agli utenti Internet di accedere velocemente, con pochi passaggi e senza costi specifici, a fonti di informazione online, non sempre verificate e qualificate, di condividerne i contenuti mediante le reti sociali e anche di creare nuovi contenuti informativi (user generated content) da immettere nel circuito del web. Il meccanismo della disintermediazione taglia fuori l'informazione professionale, assicurata da giornalisti e comunicatori, e favorisce la diffusione rapida di notizie non verificate, parziali e spesso false (fake news) che, grazie alla capacità di condivisione offerta dalle "nuove" reti sociali, diventano immediatamente virali. Vere e proprie campagne di disinformazione sono costantemente realizzate da attori politici, soggetti istituzionali e potenze straniere, con l'intento di condizionare e alterare il dibattito pubblico, soprattutto nella fase pre-elettorale.