Le condizioni drammatiche dell’Italia appena uscita dal secondo conflitto mondiale e dalla guerra civile sono ricostruite in queste pagine attraverso la lettura dei giornali d’epoca, tra i quali erano in netta prevalenza gli organi dei partiti politici – espressione della lotta resistenziale – rispetto ai semplici quotidiani d’informazione, come il Corriere della Sera o La Stampa, guardati ancora con qualche sospetto per i legami con il passato regime. Emerge dalla rassegna elaborata dall’Autore un Paese materialmente distrutto e alla fame, con scarsa protezione giuridica per i beni dei propri cittadini a cominciare dalla vita stessa, militarmente ancora occupato dagli Alleati, percorso da moti di ribellismo sociale o autonomistico al limite del banditismo, intriso di retorica ideologica e rivoluzionaria che scorreva copiosa negli articoli di Velio Spano e Pietro Nenni, direttori rispettivamente dell’Unità e dell’Avanti! Se forte è la presenza dei quotidiani espressione delle forze di democrazia laica (l’azionista Italia libera, Risorgimento liberale, La voce repubblicana), attenzione particolare viene data alle riflessioni e ai commenti apparsi in quei mesi sulle colonne del Popolo e dell’Osservatore Romano, dove ripetutamente si denuncia la deriva morale e spirituale dell’Europa manifestatasi ieri con l’avvento del fascismo e del nazionalsocialismo, ma al presente ravvisata nel comunismo sovietico divenuto ormai, con la vittoria alleata, potenza mondiale: un nuovo incubo per la libertà dei popoli, al pari della paura della bomba atomica che, proprio il 6 e l’8 agosto 1945, consumava i suoi terrificanti effetti su Hiroshima e Nagasaki. La scelta di delimitare la ricerca entro limiti temporali ben precisi, tra il 1° maggio e il 31 agosto 1945 appunto, è stata fatta al fine di registrare «a caldo» l’atteggiamento dei quotidiani sulle vicende internazionali e su quelle che in tale arco di tempo risultarono decisive per il futuro sviluppo dell’Italia. Ovvero, prima che un crescente flusso di dati e di notizie a disposizione dei leaders politici e dei direttori dei giornali rendesse la trattazione degli avvenimenti più selezionata e calcolata.
Il volume presenta gli Atti della XXXII Settimana di Studio dell'Associazione Professori di Liturgia, che ha riflettuto attorno al tema della domenica La Settimana di Studio si e svolta sulla scia degli orientamenti di Giovanni Paolo II, con i quali ha esortato a dare particolare rilievo all'Eucaristia e alla domenica stessa. Partendo dall'importanza del giorno del Signore" e dalla crisi che s'accompagna al vissuto domenicale delle comunita cristiane bisognose di ritrovare la capacita stessa di fare festa, la XXXII Settimana di Studio (Cassano delle Murge, Bari, 29 agosto-3 settembre 2004) ha affrontato il tema della domenica, dal punto di vista antropologico, biblico, storico, teologico e liturgico. "
In un momento storico in cui si discute quotidianamente della qualità dell'informazione, è possibile conciliare l'interesse economico dell'industria dei media con il rispetto della verità? Il volume dà una risposta affermativa, proponendo un insieme di strumenti - i M.a.s., Media accountability systems che aiutino i giornalisti e, più in generale, i professionisti dei media, a confrontarsi con il proprio pubblico, sempre più consapevole e disincantato. Codici deontologici, sondaggi, consigli di stampa, osservatori sui media: ecco alcuni dei mezzi mediante i quali un giornale può accrescere il proprio livello qualitativo, a tutto vantaggio del lettore, ma anche delle vendite.