Una trattazione mirata del diritto materiale dell'Unione europea a seguito dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona (1 dicembre 2009) che oltre a innovare l'assetto istituzionale apporta modifiche rilevanti nell'ambito delle politiche: in modo particolare nel settore dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia e in materia di politica estera e difesa. Nella stesura del testo si è tenuto conto delle recenti e numerose novità normative che hanno toccato i diversi settori di competenza dell'Unione. Hanno inciso, in particolare, sul settore della politica economica e monetaria, le conclusioni del Consiglio europeo del 24-25 marzo 2011 concernenti un pacchetto di misure intese a rafforzare la governance economica e la competitività della zona euro e dell'Unione europea per far fronte alla crisi economica che colpisce i paesi membri. L'opera rappresenta un utile completamento del manuale istituzionale di diritto dell'Unione europea ed è indirizzato, in modo particolare, a quanti devono sostenere esami universitari, partecipare a corsi di specializzazione o per l'aggiornamento professionale di coloro che si occupano di tematiche di interesse europeo.
Il volume è rivolto a coloro che devono affrontare gli esami di «storia del pensiero economico», di «storia dell'analisi economica», ma anche di «storia delle dottrine economiche», i cui contenuti sono perlopiù corrispondenti nei programmi delle facoltà che li prevedono. Il compendio, partendo dalle origini più antiche della disciplina (Platone, Aristotele, Patristica e Scolastica), analizza i contributi teorici determinanti per la nascita e per il successivo sviluppo della storia del pensiero economico. Si descrivono le contrapposte posizioni di fisiocratici e mercantilisti, le dottrine liberiste di cui il sostenitore più famoso è Adam Smith, le idee originali di David Ricardo e quelle rivoluzionarie di Karl Marx. Grande spazio è dedicato ai marginalisti (Jevons, Menger, Weber, Wicksell, von Hayek, Walras, Pareto, Fisher, Marshall, Pantaleoni, Clark, Viner, Pigou) e a John Maynard Keynes; si parlerà poi degli studi di Joseph Alois Schumpeter e di Piero Sraffa, che si distanziò in maniera decisa dalla teoria marginalista e soprattutto dal concetto di equilibrio economico generale. Nel capitolo conclusivo si passano in rassegna gli orientamenti più recenti della ricerca economica, tra cui il modello di Arrow-Debreu; la teoria dell'impresa di Ronald Coase, William Baumol, Joe Bain e altri.
Un commento agile e completo della nostra Legge Fondamentale, corredato da: cenni introduttivi alle parti e ai titoli; puntuali note riferite a ciascun comma; esplicazione dei singoli termini tecnici; riquadri riassuntivi della "ratio" dei principali articoli; testo integrale dello Statuto Albertino. Il volume, affiancato allo studio di un testo istituzionale, permette di cogliere, già in prima lettura, la "lettera" e lo "spirito" della Carta costituzionale, e rappresenta un indispensabile vademecum per quanti vogliano "capire" la Costituzione Repubblicana.
I problemi della giustizia italiana letti come punta di un iceberg del ben più complesso problema del rapporto tra "potere" e "responsabilità" nell'età della globalizzazione.
Nel volume vengono pubblicate le sentenze di Aurelio Sabattani emesse negli anni 1942-1954, periodo nel quale l'illustre Ponente rotale fu giudice presso il Tribunale Flaminio e il Tribunale di Appello di Bologna. Si tratta complessivamente di 56 decisioni, suddivise in decreti incidentali e sentenze, organizzate qui in due parti, tenendo conto dell'istanza in cui esse vennero pronunciate. Grazie a un accurato lavoro di trascrizione e di collazione è stato recuperato, a beneficio degli studiosi, un patrimonio rimasto sinora sconosciuto. Un articolato indice analitico ne facilita la consultazione.
L'elaborazione di questo Manuale sulla Funzione d'insegnare della Chiesa, intende venire incontro, in un linguaggio semplice e diretto, al bisogno di tanti fedeli che vogliono conoscere quali sono i principi normativi sui quali indirizzare anche il loro operare in ambito pastorale, educativo, missionario e catechetico. La risposta decisa e convincente del profeta Isaia, Eccomi, manda me", in qualche modo intende affermare la vocazione della Chiesa quale popolo eletto e di ogni singolo fedele cristiano: la disponibilità ed il coraggio necessari per l'annuncio del Vangelo che gratuitamente abbiamo ricevuto come dono... "
Nel corso degli ultimi anni vi è stata una copiosa fioritura di pubblicazioni giuridiche e giuridico-pastorali sugli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, a commento del nuovo Codice di Diritto Canonico. Nello stesso periodo di tempo sono stati promulgati alcuni nuovi testi legali che si riferiscono anche ad essi, qual è, per esempio, la Costituzione Apostolica Pastor bonus. Il Pontificio Consiglio per l'Interpretazione dei Testi Legislativi, dal canto suo, si è pronunciato più volte su problemi che li interessano, ed, infine, nel 1994 vi è stato un Sinodo dei Vescovi sulla Vita Consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo, a seguito del quale il Santo Padre Giovanni Paolo II, il 25 marzo 1996, ha emanato l'Esortazione Apostolica Post-Sinodale Vita Consecrata.
L'autore ne ha tenuto conto, e il libro in tal modo si presenta aggiornato su tutta la vasta problematica.
La materia commentata riguarda non solo gli istituti di vita consacrata in senso stretto, ossia gli istituti religiosi e secolari, ma anche le società di vita apostolica, le quali, al di là dell'aspetto giuridico, sono anch'esse forme di vita consacrata, particolarmente quelle nelle quali assumono i consigli evangelici con un vincolo.
Antonio Calabrese, passionista, avvocato rotale, è stato docente di diritto canonico per molto anni. Già officiale della Segreteria di Stato nella sezione giuridica, è autore di varie pubblicazioni, tra le quali Diritto penale canonico. E' anche autore di alcuni testi di mistica e di agiografia.
Il 1° gennaio 2009 è entrata in vigore la nuova legge sulle fonti del diritto dello SCV, n. LXXI, promulgata il 1° ottobre 2008 da Benedetto XVI: una riforma nel segno della continuità che sostituisce la precedente legge del 1929 e definisce l'architettura istituzionale del sistema giuridico vaticano in cui, accanto alle norme emanate dalle autorità dello Stato, trova applicazione diretta il diritto canonico, che è anzi il primo criterio interpretativo dell'intero ordinamento. La presente ricerca prende in considerazione il complessivo sistema delle fonti del diritto oggettivo applicabile, alla luce della riforma operata da Benedetto XVI con la promulgazione della legge n. LXXI del 2008, nell'ambito di un processo di adeguamento sistematico dell'ordinamento giuridico vaticano, cominciato qualche anno prima con l'emanazione della nuova legge fondamentale dello SCV del 26 novembre 2000. Il libro ha quindi l'utilità pratica di presentare in termini aggiornati la definizione di un sistema giuridico assolutamente peculiare, in cui concorrono fonti emanate direttamente dal legislatore vaticano e fonti eteronome che, per volontà sovrana, trovano applicazione nello SCV pur provenendo da altri ordinamenti giuridici.
L'introduzione del divorzio nel nostro ordinamento ha inserito un elemento di notevole disarmonia ed ha posto una serie di problemi, in relazione ai rapporti tra le cause ecclesiastiche di nullità, le dichiarazioni di nullità civile, i procedimenti di separazione e di divorzio. L'operatore che, a qualsiasi titolo, si occupi di una causa di separazione o divorzio non può ignorare gli effetti della delibazione di una pronuncia di nullità ecclesiastica sul giudizio in corso, né le conseguenze e le modalità di applicazione del principio di prevenzione. Da ciò consegue la necessità, per coloro i quali vogliano avere una cultura adeguata in tema di diritto di famiglia, non solo di avere congrue nozioni di diritto ecclesiastico in ordine alla nullità matrimoniale, ma anche di approfondire i meccanismi attraverso cui le decisioni dei relativi tribunali trovano ingresso nel nostro sistema ed ivi producono effetti giuridici. Diviene così centrale la conoscenza del giudizio di delibazione dinanzi alle corti d'appello, poiché esso costituisce il momento di comunicazione e di passaggio tra sentenze ecclesiastiche (cui attribuisce esecutività) ed ordinamento italiano. Il volume è scritto tenendo conto di tali esigenze e si snoda attraverso la disamina, in primo luogo del regime di nullità di diritto civile e del sistema di nullità del diritto canonico, consentendo al lettore un utile raffronto, e, subito dopo, puntando l'attenzione sul giudizio di delibazione.