Rimasta sola in classe, la maestra Giovanna si avvicina alla lavagna. Si schiarisce la voce e chiede sussurrando: «Sei tu che hai parlato?». «Certo!», risponde la lavagna. La maestra si guarda intorno, poi guarda dietro la lavagna, dentro l’armadio. è davvero la lavagna a parlare? O qualcuno la sta prendendo in giro? Questo è l’inizio della storia. Ma poi ci sono tre storie e tre finali differenti. Tre storie da scegliere, leggendo la preferita, oppure mischiandole oppure inventandone altre...
Questa volta le avventure dei gemelli giornalisti approdano a Stoccolma, tra la cerimonia dei Premi Nobel e le magiche atmosfere natalizie: “cervelloni” e mercatini, finestre sul futuro e leggende vichinghe, per la trasferta più eccitante dell’anno!
“C’era una bambina che amava la bellezza che era attorno a lei. Amava gli asini volanti, le zebre a strisce verdi e blu. Amava il buio, camminare nel bosco tra sciami di lucciole che le indicavano il sentiero…” Una breve e toccante storia, una scrittura delicata e coinvolgente, una delle più note autrici italiane per l’infanzia.
Ma cos’avrà tanto da guardare quel nuovo compagno di classe, con quegli strani occhiali tondi più grandi della sua faccia? Camilla non vuole proprio saperne di fare amicizia con lui e cerca di evitarlo in tutti i modi; ma quando la maestra li mette nello stesso gruppo per una ricerca, Camilla conosce meglio Gabriele e in breve diventeranno amici inseparabili!
Durante la seconda guerra mondiale Harry, dodicenne inglese, perde i propri genitori nel corso di un bombardamento e per evitare l’orfanotrofio o l’adozione affronta i rischi e i pericoli della fuga, confortato soltanto dall’affetto del cane lupo Don. Finché incontra un amico…
È così che succede. Ti basta vederla una volta, anzi, solo scorgerla, per avere la certezza di non poter più fare a meno di lei. Noti un gesto, il frammento di un sorriso, il luccicare fugace di uno sguardo e tutto il resto perde d’importanza. Non c’è più la scuola, le urla dei genitori passano in sottofondo, nemmeno gli amici contano più.
A Sergio e Elisa è capitato esattamente così. Si sono innamorati, di quell’amore travolgente e totale che capita una volta nella vita. Ma poi la realtà non tarda a manifestarsi con tutta la sua prepotenza: Sergio e Elisa appartengono a mondi diversi, incomunicabili. Elisa è una ragazza nomade, il suo nome zingaro è Cirikli e lavora al tiro a segno di un luna park. Tutti cercano di separarli, sia la famiglia di Sergio sia quella di Cirikli. I pregiudizi degli adulti riusciranno davvero a far calare il silenzio fra i due giovani innamorati?
Il dottor Robert Warren è un uomo distrutto dal rimorso e dai sensi di colpa. Con le sue ricerche ha contribuito alla realizzazione delle bombe che hanno raso al suolo Hiroshima e Nagasaki, e suo figlio Jack è morto, dilaniato da un’esplosione in un luogo imprecisato del Pacifico.
Abbandonata la base militare e avventuratosi tra i ghiacci con l’intenzione di farla finita,Warren si imbatte nel corpo di un ragazzino racchiuso in una lastra di ghiaccio.Trasportato in laboratorio, il ragazzo viene rianimato, ma inizia a invecchiare rapidamente. Chi è? Da dove viene? Che lingua parla? Non c’è tempo per rispondere a queste domande, perché bisogna scappare dai servizi segreti che vogliono rapirlo e farne una cavia.
Guido sgardoli, nato nel 1965 a San Donà di Piave in provincia di Venezia, è uno tra i più interessanti scrittori italiani nel panorama della letteratura contemporanea per ragazzi.Veterinario curioso e viaggiatore appassionato dalla penna eclettica ha pubblicato numerosissime storie fortunate. Ha vinto tanti premi tra i quali l’Andersen come miglior autore e il Bancarellino, entrambi nel 2009.Tra i suoi libri ricordiamo: Kaspar, il bravo soldato (2007), Eligio S. I giorni della ruota (2008), A.S.S.A.S.S.I.N.A.T.I.O.N. (2009), Il Disinfestatutto (2009) e O sei dentro o sei fuori (2010). La storia di Warren e Jim, scontro tra scienza, sogno e verità profonde, lo ha condotto per la prima volta presso le Edizioni San Paolo.
Aurora è sempre stata la cocca di tutti: della sua famiglia, dei suoi professori, dei suoi compagni di classe... Ma perché è così importante, per Aurora, essere la preferita di tutti? Una vecchia zia bisbetica e Jules, l’allievo più turbolento della classe, aiuteranno Aurora a capire che, per essere se stessi e realizzare ciò che si desidera davvero, qualche volta bisogna allontanarsi dall’immagine di super cocca.
Béatrice Hammer è autrice di numerosi romanzi per adulti e per ragazzi, tra i quali ricordiamo Le fils de l’Océan, Comment je suis devenue grande, Le Quatuor de Mélodie e Cet hiver-là. Miss Catastrofe e Supercocca, pubblicati in Francia da Alice Éditions, sono i suoi primi lavori tradotti in italiano.
Noemi è sempre stata maldestra. Molto maldestra. Senza volerlo, fin dai suoi primi passi, ha sempre provocato disastri a catena. E le cose non sono migliorate col tempo. Sotto lo sguardo per metà intenerito e per metà atterrito dei genitori, davanti alle prese in giro dei compagni di classe, Noemi si sente proprio sola... Fino al meraviglioso giorno in cui assiste a uno spettacolo del circo. Per lei è una rivelazione: diventerà giocoliere o acrobata!
Béatrice Hammer è autrice di numerosi romanzi per adulti e per ragazzi, tra i quali ricordiamo Le fils de l’Océan, Comment je suis devenue grande, Le Quatuor de Mélodie e Cet hiver-là. Miss Catastrofe e Supercocca, pubblicati in Francia da Alice Éditions, sono i suoi primi lavori tradotti in italiano.
Gabriele vive a Milano ed è molto povero. Un giorno conosce Even Trot, uno gnomo irlandese, e insieme a lui incontra cavalieri medioevali e astronauti, vive fantastiche avventure, arriva fin sulla luna e si guadagna una pentola piena d’oro.
Quattro ragazzi si confrontano con la vita in tempo di guerra: coprifuoco, bombardamenti, spie, in una Milano devastata che aspetta con il fiato sospeso il giorno della libertà.
Al ritorno da scuola, Larkin trova una cesta davanti alla porta di casa. Dentro c’è una bimba e un biglietto: Questa è Sophie. Ha quasi un anno ed è molto buona... Un giorno tornerò a prenderla. Le voglio tanto bene. Ma non è facile amare qualcuno sapendo che forse, un giorno, ci verrà portato via.