Nella stagione più recente il diritto del lavoro italiano, ma anche quello di altri Paesi, si è trovato, per la prima volta, a confrontarsi decisamente con i condizionamenti provocati dalla crisi del debito pubblico, che nella sua gravità ha impresso il suo marchio alla presente epoca. Il saggio esamina quindi, per la prima volta in unico contesto, da un lato, i lineamenti della spirale che ha portato la percentuale di debito pubblico italiano rispetto al PIL dal 24% del 1947 e dal 27% del 1964 al 126,4% del 2012, dall'altro, le modifiche che ciò ha determinato nella legislazione del lavoro (contratti a termine, somministrazione, ecc..) e nei suoi riflessi processuali.
In questo numero viene dato ampio sviluppo al tema della "Filosofia del diritto", materia curricolare per tutte le Facoltà di diritto canonico. Il numero prosegue poi con la descrizione delle competenze dei dicasteri della Curia Romana, avendo questa volta ad oggetto la Congregazione del culto divino e della disciplina dei sacramenti. Altri interventi riguardano la storia del diritto canonico, il diritto canonico orientale e l'ordinario. Nota bibliografica a tema sulla teologia del diritto canonico. Contributi di: Franco Viola, Camila Herrera Pardo, Francesco Mercadente, Franco Todescan, Pietro Amenta, Chiara Minelli, Garcia Martin, Natale Loda, Matteo Visioli.
In questo numero: Il Corso di Teologia del Diritto Canonico e la natura del Diritto Canonico; Sulla "Teologia del diritto canonico". In dialogo con Matteo Visioli; Alcune precisazioni sulla "teologia del diritto canonico" e il suo insegnamento. Continuando il dialogo con Arturo Cattaneo; La Congregazione delle Cause dei Santi; Dal ritus alla Chiesa sui iuris: Storia e problemi aperti (II parte); La riforma vaticana delle norme sulla prevenzione ed il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo; Nota bibliografica sullo sviluppo dottrinale del diritto matrimoniale canonico. Contributi di: Gianfranco Ghirlanda, Arturo Cattaneo, Matteo Visioli, Sergio La Pegna, Natale Loda, Costantino M. Fabris, Benedict Ejeh.
I regesti degli atti contenuti nel registro notarile di Pietro Pellegrino di Mineo (1428-1431) sono il frutto di un lavoro di ricerca avviato in occasione del V convegno internazionale di studi di "Italia Judaica" dedicato alla presenza ebraica in Sicilia sino all'espulsione del 1492, che ha offerto l'occasione a tutti gli Archivi di Stato siciliani di effettuare ricerche su questo tema nei fondi archivistici conservati presso i loro Istituti.
Il libro raccoglie testi di relazioni e dibattiti della Giornata Accademica, organizzata dalla Facoltà di Diritto Canonico nella Pontificia Università Gregoriana, su di un tema centrale della società contemporanea, oggetto di studio e ricerca di diverse scienze. I contributi offerti e gli argomenti trattati negli interventi sono stati di grande interesse soprattutto per gli spunti di novità e gli impulsi alla ricerca. Pertanto l'organizzatore ha deciso di raccoglierli in questa pubblicazione per dare altri stimoli allo studio e alla riflessione.
Il volume contiene le riflessioni di accademici, magistrati e organismi di uguaglianza sulle sfide che l'orientamento sessuale e l'identità di genere pongono al diritto contemporaneo. Nato dalla conferenza "Eguaglianza e giustizia. I diritti delle persone LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersessuate) nel XXI secolo" tenutasi a Firenze nel maggio 2011, il testo affronta, in particolare, questioni che riguardano le coppie LGBTI come la libertà di movimento, il mutuo riconoscimento, la genitorialità e le successioni. Comprende contributi in inglese, italiano e francese.
Quale rapporto esiste tra i concetti di 'bene' e 'giusto'? Quali sono i principi di una giustizia equa, che tutte le componenti della società possono razionalmente accettare e condividere? 'Bene' deriva da bonus, buono, 'giusto' da iustum, conforme al diritto. Nella nostra vita democratica la tensione fra questi due principi è centrale e attraversa problematiche complesse: la crisi della rappresentanza politica, il confronto (necessariamente conflittuale) fra interessi individuali e finalità collettive, il ruolo della norma nella realizzazione dell'uguaglianza, il diritto alla diversità, alla resistenza e alla disobbedienza civile; e infine la possibilità che il nostro sistema democratico sia in grado di riformare sè stesso.
I problemi della giustizia, di cui oggi in Italia tanto si discute, vengono letti, in questo libro, come punta dell'iceberg del ben più complesso problema del rapporto tra "potere" e "responsabilità" nell'età della globalizzazione. La prima parte è dedicata al rapporto tra evoluzione della forma di governo e "costituzione economica". La seconda parte è dedicata ai problemi specifici della funzione giudiziaria. La terza parte è dedicata alle nuove sfide del costituzionalismo, connesse ai processi di globalizzazione e di sviluppo scientifico. L'autore dimostra, in maniera empirica, che oggi - anche in Italia e soprattutto in Italia - i principi dello Stato di diritto si difendono attraverso il primato della politica.
In questo volume viene proposta una ricostruzione delle linee essenziali del pensiero giuridico islamico. Lo scopo principale di questo saggio è di favorire una comprensione della cultura giuridica islamica nella sua complessità e unitarietà, cercando di contrastare sia l'approccio eurocentrico sia il paradigma relativista, tanto comodo quanto ingannevole. Il problema principale nel confronto con l'Islam è, infatti, rappresentato dalla presenza di molti false friends concettuali. Concetti come "tolleranza", "dialogo" o "democrazia" hanno significati diversi nel linguaggio politico dell'Islam e in quello europeo, ma non tanto diversi da poter essere distinti sempre con chiarezza o addirittura contrapposti.
Avvocati, scienziati e docenti universitari si sono avvicendati nell'elaborazione di questo saggio che si pone l'obiettivo di approfondire un ambito relativamente nuovo, quello del crimine ambientale con i conseguenti danni e i possibili rimedi. Con un approccio normativo, tecnico e culturale a largo raggio gli autori disegnano i contorni dell'argomento, dal suo originarsi alle sue conseguenze, dal riconoscimento delle parti lese alla definizione delle responsabilità. Inoltre, in anteprima assoluta, viene pubblicato un ampio stralcio della storica e innovativa sentenza ecuadoregna del febbraio 2011 nella quale per la prima volta un Tribunale condanna una multinazionale del petrolio, la Chevron, a rifondere i danni causati dal disastro ambientale provocato nella foresta amazzonica, a difesa dei diritti della natura e di chi la abita.