Calendario liturgico quotidiano per il Rito romano dalla I domenica di Avvento. Nell'anno liturgico 2021 si segue: il Ciclo domenicale e festivo dell'Anno B, il Ciclo feriale I (Anno dispari). In appendice sono aggiunti sinteticamente gli snodi fondamentali del Calendario liturgico per il Rito ambrosiano, ugualmente dalla sua I domenica di Avvento sino alla domenica conclusiva dell'anno liturgico.
Sayoko e Yoichi hanno avuto un incidente, lei è rimasta gravemente ferita, lui invece non c'è più. La loro era una storia bellissima, in cui la scarsa volontà di impegnarsi era compensata da un amore profondo e libero, e senza di lui Sayoko si sente vuota, o forse, come le dice l'amico okinawano Shingaki, deve solo andarsi a riprendere il suo mabui. È proprio la ricerca del mabui, qualcosa che somiglia molto all'anima e che Sayoko non sa nemmeno se lo rivuole per davvero, il tema centrale di un romanzo che, con profondità e delicatezza, racconta il dolore e la rinascita di chi è sopravvissuto alla morte di qualcuno che amava. Ambientato fra i templi e gli onsen di Kyoto, "Il dolce domani", scritto all'indomani del terremoto e dello tsunami di Fukushima, è il messaggio di speranza che Banana Yoshimoto ha voluto dedicare alle popolazioni colpite.
Un ebreo? Un portoghese? Un mercante? Un filosofo? Chiamatelo come preferite, ma è di voi stessi che parlate. Lui firmava le sue lettere come Bento, Benedictus o, semplicemente, B. Nel 1677, a pochi mesi dalla morte, uscì la prima edizione delle sue opere fondamentali. Il nome dell'autore compariva soltanto con le iniziali: B.d.S. Spinoza nacque ad Amsterdam, in una famiglia di ebrei sefarditi costretti a convertirsi al cristianesimo e fuggiti dal Portogallo. Nell'Olanda del Seicento pensare è un atto, scrivere è un atto, un gesto spettacolare e coraggioso. In questo tempo di rivoluzioni scientifiche e di guerre di religione, di epidemie e di vertiginosa espansione del commercio, i filosofi sono uomini d'azione. Modificare il corso delle verità è un compito pericoloso. Conoscere Spinoza significa entrare nelle vite che si sono intrecciate con la sua: Saul Levi Morteira, il rabbino capo della comunità ebraica di Amsterdam; Adriaen Koerbagh, enciclopedista in anticipo di un secolo; Franciscus Van den Enden, attivista fortemente contrario a Luigi XIV; Stenone, anatomista geniale; Leibniz, che si confronta con Spinoza sulla grande scacchiera metafisica degli infiniti e delle virtù, di Dio e delle certezze. Nel racconto di Maxime Rovere la vita entra prepotentemente nella storia del pensiero e getta luce su un mondo lontano nei secoli. È un ritorno alle nostre origini nella forma di un sogno storico e filosofico, completamente costruito su fatti e testi: Spinoza è il protagonista dell'avventura della ragione moderna, di cui in questa grande narrazione si può seguire giorno per giorno la nascita, guardando come si animano le idee e come il pensiero si fa strada nell'esistenza. Non un romanzo scritto a partire da una storia vera, ma una ricerca per avvicinarsi, attraverso tutti i mezzi della letteratura, alla verità di un universo perduto.
La campagna elettorale permanente, un partito che non è di destra né di sinistra ma "del popolo", un improbabile contratto di governo, la voce grossa che mette a tacere i giornali, l'odio che penetra nel discorso pubblico, le accuse ai tecnici infidi, il debito, la gestione demagogica e irresponsabile delle finanze. Sono le analogie che minacciano il presente e rischiano di farlo somigliare pericolosamente a un passato che credevamo di esserci lasciati alle spalle. Quando Hitler nel 1933 divenne cancelliere del Reich, i cittadini tedeschi cominciarono a seguire incantati il pifferaio che li portava nel burrone. La cosa più strana, ma niente affatto inspiegabile, è che avrebbero continuato a credere religiosamente in lui anche dopo che erano già precipitati. "I nazisti," scrive Ginzberg, "non erano bravi solo in fatto di propaganda. Toccavano tasti cui la gente era sensibile, blandivano interessi reali e diffusi (non solo gli interessi del grande capitale, come voleva la vulgata). A elargizioni concrete corrispondeva un consenso reale, crescente e formidabile. La cosa che più impressiona è come siano riusciti a trovare consenso anche sui comportamenti più atroci e disumani del regime." Le analogie superficiali possono portare fuori strada. Eppure non possiamo farne a meno. La mente umana funziona per analogie. Le analogie si sono sempre rivelate uno strumento potentissimo per capire e distinguere, cioè l'esatto contrario del fare di ogni erba un fascio.
La paura è l'emozione che più di altre sta segnando in profondità questi giorni: ci toglie il respiro, ci costringe sulla difensiva e al contempo ci rende istintivamente più aggressivi. Ma avere paura, suggerisce Vito Mancuso, non è sempre un'esperienza totalmente negativa, e nelle situazioni estreme sa far emergere con più chiarezza la verità su noi stessi: è solo infatti quando realizziamo di essere incatenati che possiamo intraprendere il percorso verso l'autentica libertà. Riscoprendo la secolare saggezza che accomuna la grande spiritualità orientale, la filosofia classica e gli insegnamenti della tradizione cristiana, Mancuso dimostra che il contatto con il pericolo può farci comprendere chi siamo: una mente impaurita, senza dubbio, ma in potenza anche un cuore che supera il timore, ed è capace di conoscere e poi sconfiggere con il coraggio i pericoli della realtà. Noi siamo paura, ma possiamo diventare coraggio e riuscire così a essere migliori.
Chi di noi non è stato il bello di mamma e papà? Chi di noi non ha mai detto «come sei bella!» o «come sei bello!» all'amore della sua vita? E quali sono gli ultimi film italiani che hanno vinto l'Oscar? «La vita è bella» (1999) e «La grande bellezza» (2014). «Bello» è una parola fondamentale della nostra lingua e della nostra cultura, e riguarda la vita quotidiana di tutti gli italiani. Il termine ha radici antiche, ma anche grande vitalità nella lingua di oggi, con una bella (!) varietà di usi tra toponimi, cognomi, canzoni, proverbi, gerghi, dialetti e letteratura. Una parola di grande fascino, perfetta per rappresentare il nostro Bel Paese.
Oltre 2700 anni di storia raccontati attraverso 501 domande e risposte che vi sveleranno segreti, aneddoti e curiosità sulla storia di Roma. Lasciatevi condurre per mano, fatevi accompagnare attraverso i secoli ripercorrendo i momenti più e meno noti. Incontrerete imperatori, re, papi, ma anche gente comune e personaggi di strada. Percorrerete strade, vicoli e piazze, scenderete nelle viscere della terra, salirete sui tetti, sarete condotti all'interno di palazzi, musei e chiese. Così rivivrete i momenti che hanno fatto grande Roma, e quelli che l'hanno condotta attraverso i periodi bui della storia. Scoverete misteri irrisolti ed enigmi ancora da risolvere. Come la torcia dell'esploratore illumina la via, questo libro farà luce tra i millenni. Dalle origini di Roma, passerete attraverso i fasti dell'impero, capirete le contraddizioni del Medioevo e quelle della Roma dei papi, vi appassionerete allo splendore del Rinascimento e al fervore patriottico del Risorgimento, e scoprirete la città delle guerre mondiali. Vagabonderete tra millenni, rivivrete gli eventi che hanno fatto e continuano a fare la storia della città.
«I funghi sono ovunque, ma è facile non notarli. Sono dentro e fuori di noi. Anche mentre leggete questo libro, stanno modificando il flusso della vita, come fanno da milioni di anni.» La storia della Terra ci parla di forme di collaborazione e di legami che risalgono a molto tempo prima della comparsa dell'uomo e si svolgono in una dimensione misteriosa e infinitamente piccola, popolata di spore, miceli, ife, ma anche di batteri e virus. Perché sono nate queste relazioni? Come comunicano piante e funghi? Che cosa possiamo imparare da questi organismi capaci di cooperare creando una rete ma anche di manipolare il comportamento degli animali, di influenzare intere società e di sopravvivere nello spazio, di superare ostacoli e risolvere problemi pur essendo privi di qualcosa che somigli a un cervello? Tutto dipende dal punto di vista che adottiamo, ma certamente dopo questa strabiliante avventura alla scoperta di una vita creativa quanto invisibile, nessuno dei concetti che credevamo assodati ci apparirà più tale: l'evoluzione, gli ecosistemi, l'individuo, l'intelligenza, la vita stessa. Mettendo in discussione le nostre certezze, l'autore ci conduce allo stesso tempo sulle strade dell'immaginazione per progettare un futuro sostenibile in cui, grazie per esempio alla capacità dei funghi di digerire plastica e pesticidi, tecnologie prima impensabili permetteranno di rivoluzionare settori quali la bonifica ambientale e l'edilizia. Nella sapiente fusione di scienza, psichedelia e capacità narrativa, Sheldrake compone un affresco di un regno della natura spettacolare e troppo a lungo trascurato.
Roma, domenica 23 gennaio 1994. Una giornata festiva come tante. Il campionato di calcio di Serie A ha in programma il match Roma-Udinese. Quasi 44 mila tifosi affollano l'Olimpico mentre un gruppo di carabinieri presidia gli ingressi dello stadio. Nessuno sa che, in viale dei Gladiatori, antistante l'entrata dell'impianto sportivo, è stata parcheggiata una Lancia Thema imbottita di esplosivo e tondini di ferro che il boss di Cosa nostra, Gaspare Spatuzza è pronto a far saltare in aria: potrebbe essere la più sanguinosa strage di mafia di tutti i tempi. Ad evitare l'ecatombe sarà il malfunzionamento del telecomando che dovrebbe innescare l'ordigno? O qualcos'altro? Antonio Padellaro, presente quel giorno alla partita, ripercorre quelle ore straordinarie (siamo alla vigilia della discesa in campo di Silvio Berlusconi). Che avrebbero potuto cambiare la storia del nostro Paese.