Molto più di un'agenda: uno strumento tutto al femminile per affrontare ogni giornata con la Scrittura, con la preghiera e con i Santi. L'agenda per "folli donne cattoliche" non è una normale agenda ma un vero e proprio cammino attraverso la liturgia e l'esempio dei Santi nel quotidiano. Ogni giorno vengono proposti gesti semplici, preghiere, ricette e attività da svolgere da soli o in famiglia. Non mancheranno le parti di bible journaling per rendere l'agenda sempre più personale e colorata meditando la Parola o frasi dei Santi. Ancora più ricca con i QrCode che permettono di fare delle attività anche sul cellulare, sempre a portata di click.
"Sei anni fa ebbi un incidente col mio aeroplano nel deserto del Sahara. Qualche cosa si era rotta nel motore, e siccome non avevo con me né un meccanico, né dei passeggeri, mi accinsi da solo a cercare di riparare il guasto. Era una questione di vita o di morte, perché avevo acqua da bere soltanto per una settimana... Potete immaginare il mio stupore di essere svegliato all'alba da una strana vocetta: "Mi disegni, per favore, una pecora?"... E fu così che feci la conoscenza del piccolo principe." A settant'anni dalla pubblicazione negli Stati Uniti del libro, "Il Piccolo Principe" è divenuto un long seller internazionale, un testo che ha fatto innamorare milioni di lettori nel mondo. Età di lettura: da 8 anni.
Sono sempre meno le persone che vanno a Messa e non è semplice, per un credente che oggi pratica ancora la fede, comprendere che cosa essa sia veramente e pienamente. Le statistiche sono impietose e raccontano di un tracollo in accelerazione, aggravato dall'attuale situazione pandemica, che ha sconvolto tutti gli ambiti della vita, compresa quella spirituale. Secondo le statistiche annuali pubblicate dalla Conferenza Episcopale, tutta l'Europa è coinvolta da questo fenomeno, compresa l'Italia. La generazione sessantottina sta ben lontana dalle chiese, mentre i nipoti del cattolicesimo progressista, malpreparati dal punto di vista catechetico, non sanno né farsi il segno della croce, né dare un senso alla loro vita «cattolica». Di fronte a questo baratro di massiccia ateizzazione, la Chiesa frena bruscamente sulla Messa tradizionale, l'unica che, dopo il Sommurum Pontificum di Benedetto XVI, stava raccogliendo straordinari frutti in quattordici anni di applicazione. Il polo d'attrazione gravitazionale della Chiesa è sempre e solo stata la Santa Messa: un rito non costruito a tavolino, come invece è accaduto con la rivoluzione liturgica del 1969, ma che si è formato solo intorno all'altare, mattone dopo mattone. Proprio per questa Messa, martoriata e perseguitata dai protestanti nel XVI secolo e dai novatori degli anni Sessanta del XX per un cattolicesimo svenduto al mondo, si sono innalzate cattedrali, abbazie, santuari, monasteri... dando vita e vigore all'immensa Civiltà europea cristiana. L'antico rito di Santa Romana Chiesa, mai abrogato, a molti pastori di oggi fa paura e in queste pagine tentiamo di spiegarne il perché, attraverso le fonti storiche.
È il calendario ufficiale che ordina le celebrazioni liturgiche della Messa e del­la Liturgia delle Ore per tutto l’anno 2024 in lingua latina.
È per tutte le sacrestie e per tutti coloro che seguono la liturgia ufficiale quotidianamente.
Perciò si dirige non soltanto ai sa­cer­doti ma anche alle suore e a tutti quei laici che seguono più da vicino la vita della Chiesa.
Questi due volumi raccolgono le omelie e gli interventi del vescovo Franco Giulio Brambilla, tenuti durante il ministero episcopale a Novara. Quasi tutti i testi sono trascritti dall'orale e ne conservano il tono che restituisce l'immediata freschezza della parola predicata. Il filo rosso che ha guidato la predicazione e gli interventi teologico-pastorali è stata l'attenzione alla dimensione narrativa della Sacra Scrittura. La storia di Dio con il suo popolo si snoda in un racconto che custodisce il rapporto di Israele con il Dio dei Padri. Anche i Vangeli narrano la vicenda di coloro che hanno incontrato Gesù come la presenza decisiva della loro vita e lo hanno seguito. Per questo la narrazione evangelica è insieme racconto kerygmatico e catechesi ecclesiale. Il primo annuncia la presenza del Regno nella pienezza del tempo, il secondo ne fa risuonare l'appello nella vita dei discepoli. Il racconto ha infatti una funzione strategica nella formazione del Vangelo e della Sacra Scrittura in generale. Il Vangelo è un congegno scritto per cercare "dov'è" e "chi è" Gesù. Il "dov'è" fa riferimento alla sua storia singolare, il "chi è" confessa la sua identità personale. Il primo rinvia alla storia, il secondo alla fede. Il racconto è il ponte che fa varcare l'"orribile fossato" (G.E. Lessing) tra storia e fede, perché àncora l'universalità della fede alla singolarità della storia. Per questo la predicazione omiletica e le diverse forme del ministero della Parola (lectio, meditazione, didascalia, intervento teologico, riflessione pastorale) raccontano l'affascinante cammino da percorrere per incontrare Gesù e per diventare suoi discepoli.
È trascorso più di un secolo da quando a Fatima, nel 1917, la Vergine Maria apparve a Lucia Dos Santos e ai suoi cuginetti Francisco e Jacinta Marto. L'Europa era sprofondata in un periodo buio, martoriata dalla Grande guerra. Mentre Dio sembrava più che mai distante, la Madonna si mostrò ai tre pastorelli per confidare loro un Segreto: compiendo il volere del Cielo, l'umanità poteva salvarsi. Una responsabilità così grande in mani tanto piccole: Lucia aveva appena dieci anni, eppure la sua vita era già segnata. La futura monaca carmelitana sperimentò la gioia della fede, ma anche l'ostilità di chi vedeva in lei, e in ciò di cui era a conoscenza, una minaccia. Soltanto i più alti esponenti ecclesiastici poterono leggere la terza parte di quel Segreto divino, finché, nel 2000, Giovanni Paolo II decise di rivelarne pubblicamente il contenuto. Tuttavia, indizi recentemente venuti alla luce confermano in modo definitivo un'altra versione dei fatti: accanto a quel testo esistono davvero ulteriori spiegazioni di suor Lucia, mai rese note. La veggente è morta nel 2005, portando con sé la sua verità. Una verità che Saverio Gaeta ricostruisce in questo volume, il più completo mai scritto sulle vicende di Fatima. Un'inchiesta senza precedenti, che svela dettagli scioccanti sull'operato del Vaticano, sostenuta da confidenze inedite e documenti riservati. Dopo "Nient'altro che la Verità", Gaeta torna con un'indagine destinata a riaccendere i riflettori su una delle apparizioni mariane più enigmatiche, in un tempo nel quale il mondo avanza verso una nuova oscurità e le apocalittiche profezie della Vergine sembrano a un passo dal compiersi.
L'autore propone delle contemplazioni spirituali da leggere e meditare per riflettere sulla fede e sulla propria vita. prefazione di Angelo Comastri.