L'opera è aggiornata con: il D.L. 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, nella L. 15 ottobre 2013, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto dello stalking e del femminicidio; il D.L. 1 luglio 2013, n. 78, convertito, con modificazioni, nella L. 9 agosto 2013, n. 94, che ha apportato fra l'altro innovazioni al Codice di procedura penale.
Gli ipercompendi, strumenti didattici di ultima generazione, costituiscono pratiche guide che, affiancate allo studio, consentono di ripercorrere in forma sintetica e sistematica le linee espositive del programma.
L'opera è aggiornata con: il D.L. 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, nella L. 15 ottobre 2013, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto dello stalking e del femminicidio; il D.L. 1 luglio 2013, n. 78, convertito, con modificazioni, nella L. 9 agosto 2013, n. 94, che ha apportato fra l'altro innovazioni al Codice penale, riformando la pena massima per il reato di stalking, e al Codice di procedura penale.
Matrimoni omosessuali, regolamentazione delle convivenze, adozione per le coppie non sposate. La discussione sui diritti e i doveri delle coppie omosessuali è al centro del dibattito pubblico da anni: come decidere “da che parte stare” in modo serio e informato? E come rafforzare, poi, le proprie scelte? Mettendosi in discussione, continuamente, in un dibattito che non può permettersi di essere solo “gioco delle parti” perché riguarda le persone, le famiglie e le loro esistenze. Francesco D’Agostino e Giannino Piana offrono due posizioni divergenti ma disponibili al confronto, così da formare un quadro complessivo sulle ragioni in campo per uno dei nodi etici e politici del nostro tempo.
Gli autori
Francesco D’Agostino è ordinario di Filosofia del diritto nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tor Vergata, presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani e presidente onorario del Comitato Nazionale per la Bioetica. È editorialista di Avvenire. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato tra gli altri: Diritto e Giustizia. Per una introduzione allo studio del diritto (2004); Giustizia. Elementi per una teoria (2006), Immigrazione. Fra accoglienza e rifiuto (2005); Conciliazione e riconciliazione (2007); Laicità cristiana (2007), Il peso politico della Chiesa con Giulio Giorello (2008), Credere nella famiglia (2010).
Giannino Piana ha insegnato Etica cristiana presso la Libera Università di Urbino ed Etica ed economia presso l’Università di Torino. È stato presidente dell’Associazione Italiana dei Teologi Moralisti. Fa parte delle redazioni delle riviste Hermeneutica, Credere oggi, Rivista di teologia morale e Servitium; collabora al mensile Jesus al quindicinale Rocca.
L'opera è aggiornata con: il Dl. 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, nella L. 15 ottobre 2013, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto dello stalking e del femminicidio; il Dl. 1 luglio 2013, n. 78, convertito, con modificazioni, nella L. 9 agosto 2013, n. 94, che ha apportato fra l'altro innovazioni al Codice penale, riformando la pena massima per il reato di stalking; il Dl. 28 giugno 2013, n. 76, convertito, con modificazioni, nella L. 9 agosto 2013, n. 99, che ha modificato il Testo Unico sull'immigrazione.
Il volume – rivolto agli studenti e ai cultori che si affacciano allo studio del diritto costituzionale comparato – si propone di fornire un quadro esauriente degli aspetti metodologici della materia.
Sinora, gli apporti per la costruzione di una metodologia comparatistica nell’ambito delle discipline giuridiche sono stati offerti soprattutto dai privatisti, mentre nella sfera costituzionalistica l’approccio al diritto comparato degli studiosi di diritto interno è spesso preordinato alla mera comprensione del diritto nazionale. Al contempo, le ricerche sono permeate molte volte da un esasperato eurocentrismo.
I fenomeni di globalizzazione giuridica e di comunicazione tra ordinamenti giuridici richiedono però al comparatista di formazione pubblicistica una particolare sensibilità nell’uso degli strumenti più idonei, nella definizione dell’ambito degli studi, nella verifica delle condizioni di comparabilità, nel rapporto tra diritto e altre scienze. Si esige insomma da lui una piena consapevolezza dei rischi di una comparazione superficiale o “esotica”, e dei “costi” di una indagine comparativa seria. In breve, gli si chiede l’utilizzo un metodo scientifico corretto e l’apertura a realtà anche lontane dalla sua cultura.
Questo nuovo libro, che fa seguito a due precedenti volumi dedicati al diritto pubblico comparato Cedam, 2002 e 2007), intende offrire, con linguaggio chiaro e puntuale, gli elementi metodologici indispensabili per lo studio del diritto costituzionale comparato, enfatizzando in particolar modo la comparazione per differenze, rispetto a sistemi, famiglie e ordinamenti estranei al modello liberal-democratico.
Gli Stati sono ancora i protagonisti della scena mondiale? Oppure sono ormai sostituiti dalle migliaia di organizzazioni internazionali nate negli ultimi anni? Se gli Stati si indeboliscono, cosa accade alla democrazia che in essi si è sviluppata? Qual è la sorte del diritto, che siamo abituati a ricondurre all'idea di Stato-nazione? L'autore cerca, per queste domande, risposte che tengano conto dell'odierna fase di passaggio, in cui l'erosione della sovranità si accompagna con il controllo degli Stati sui regimi regolatori ultrastatali, l'affermazione di standard globali con il potere ultimo di applicarli rimasto nelle mani dei governi nazionali, lo sviluppo di norme e procedure internazionali con il crescente ruolo delle amministrazioni statali e del loro diritto.
E' uno fra i testi di Diritto Internazionale più noti ed utilizzati in Italia, giunto ormai alla nona edizione.
Il volume, giunto con successo alla XIII edizione, analizza i singoli tipi societari dalla costituzione sino all’estinzione, utilizzando diversi apparati didattici per evidenziare le differenze ed i collegamenti tra i diversi tipi di società e per riflessioni dottrinali e giurisprudenziali di particolare interesse.
Bisogna tener presente, infatti, che il diritto societario ha oramai acquisito autonomia scientifica e didattica riconosciuta in tutti i percorsi accademici; da qui l’esigenza di un volume caratterizzato da una trattazione chiara nella forma e completa nella sostanza che renda agevole la comprensione della materia a chi si accosta alla stessa per la preparazione di un esame universitario, di un concorso o di un’abilitazione professionale.
Allo stesso tempo, questo Compendio costituisce un valido supporto per esperti della materia e professionisti dato il costante aggiornamento giurisprudenziale e normativo di cui si tiene conto in ogni nuova edizione.
Tra le principali novità analizzate dal testo si segnalano:
— D.M. 8-2-2013, n. 34 sulle società tra professionisti;
— D.L. 28-6-2013, n. 76 (Decreto lavoro), conv. in L. 9-8-2013, n. 99, che ha modificato la disciplina delle s.r.l. intervenendo, in particolare, sulle nuove forme societarie introdotte nel nostro ordinamento lo scorso anno (s.r.l. semplificata e s.r.l. a capitale ridotto);
— D.Lgs. 11-10-2012, n. 184, che ha apportato modifiche sostanziali in tema di aumento di capitale nelle s.p.a.
L'edizione aggiornata con le nuove disposizioni di legge e le sentenze della Corte costituzionale. Codice civile e Codice di procedura civile: L. 7 ott. 2013, n. 112 di conversione del D.L. 8 ago. 2013, n. 91: Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo; D.L. 31 ago. 2013, n. 101: Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni; L. 9 ago. 2013, n. 99 di conversione del D.L. 28 giu. 2013, n. 76: Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione; L. 9 ago. 2013, n. 98, di conversione del D.L. 21 giu. 2013, n. 69: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia; L. 6 ago. 2013, n. 97: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea (Legge Europea 2013). Codice penale e Codice di procedura penale: L. 15 ott. 2013, n. 119 di conversione del D.L. 14 ago. 2013, n. 93: Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere; L. 9 ago. 2013, n. 98, di conversione del D.L. 21 giu. 2013, n. 69: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia; L. 9 ago. 2013, n. 94, di conversione del D.L. 1° lug. 2013, n. 78: Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena; L. 6 ago. 2013, n. 97: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea (Legge Europea 2013) 19 lug. 2013, n. 87.
È trattando allo stesso modo gli atti self regarding da quelli other regarding, che il diritto civile elabora dottrine dei doveri verso se stessi. Anche quando l'atto riguarda solo chi lo compie, in realtà viene istituito un terzo impersonale, creditore dell'obbligazione di condotta. Concetti come Dignità, Umanità, Buon costume funzionano come terzi interessati dalla condotta del singolo. La conseguenza di questa dottrina è che anche quando l'individuo non è in relazione con alcuno, in realtà non è solo, ma sempre in rapporto con un Altro, che tuttavia non coincide con un individuo fisico o giuridico, ma con un principio impersonale ed astratto. Il che consente al diritto civile di vietare condotte che in realtà riguardano solo chi le compie attraverso il retorico espediente per cui c'è sempre un terzo danneggiato, anche quando questo terzo è solo un astratto principio, inventato alla bisogna. Questo studio mira invece a dimostrare che la distinzione tra atti self regarding e atti other regarding ha un fondamento teorico certo, oltre che lo scopo di sottrarre alla sfera di illiceità condotte che non recano danno ad alcun terzo. È una tesi che può essere tenuta in considerazione nella fondazione e interpretazione delle regole civilistiche.
Il Manuale affronta da un punto di vista storico e costituzionale - anche comparatistico - un passaggio nodale che caratterizza la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento: l'evoluzione dello Stato liberale verso uno Stato sociale.