Il volume, giunto con successo alla XIII edizione, analizza i singoli tipi societari dalla costituzione sino all’estinzione, utilizzando diversi apparati didattici per evidenziare le differenze ed i collegamenti tra i diversi tipi di società e per riflessioni dottrinali e giurisprudenziali di particolare interesse.
Bisogna tener presente, infatti, che il diritto societario ha oramai acquisito autonomia scientifica e didattica riconosciuta in tutti i percorsi accademici; da qui l’esigenza di un volume caratterizzato da una trattazione chiara nella forma e completa nella sostanza che renda agevole la comprensione della materia a chi si accosta alla stessa per la preparazione di un esame universitario, di un concorso o di un’abilitazione professionale.
Allo stesso tempo, questo Compendio costituisce un valido supporto per esperti della materia e professionisti dato il costante aggiornamento giurisprudenziale e normativo di cui si tiene conto in ogni nuova edizione.
Tra le principali novità analizzate dal testo si segnalano:
— D.M. 8-2-2013, n. 34 sulle società tra professionisti;
— D.L. 28-6-2013, n. 76 (Decreto lavoro), conv. in L. 9-8-2013, n. 99, che ha modificato la disciplina delle s.r.l. intervenendo, in particolare, sulle nuove forme societarie introdotte nel nostro ordinamento lo scorso anno (s.r.l. semplificata e s.r.l. a capitale ridotto);
— D.Lgs. 11-10-2012, n. 184, che ha apportato modifiche sostanziali in tema di aumento di capitale nelle s.p.a.
L'edizione aggiornata con le nuove disposizioni di legge e le sentenze della Corte costituzionale. Codice civile e Codice di procedura civile: L. 7 ott. 2013, n. 112 di conversione del D.L. 8 ago. 2013, n. 91: Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo; D.L. 31 ago. 2013, n. 101: Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni; L. 9 ago. 2013, n. 99 di conversione del D.L. 28 giu. 2013, n. 76: Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione; L. 9 ago. 2013, n. 98, di conversione del D.L. 21 giu. 2013, n. 69: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia; L. 6 ago. 2013, n. 97: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea (Legge Europea 2013). Codice penale e Codice di procedura penale: L. 15 ott. 2013, n. 119 di conversione del D.L. 14 ago. 2013, n. 93: Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere; L. 9 ago. 2013, n. 98, di conversione del D.L. 21 giu. 2013, n. 69: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia; L. 9 ago. 2013, n. 94, di conversione del D.L. 1° lug. 2013, n. 78: Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena; L. 6 ago. 2013, n. 97: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea (Legge Europea 2013) 19 lug. 2013, n. 87.
È trattando allo stesso modo gli atti self regarding da quelli other regarding, che il diritto civile elabora dottrine dei doveri verso se stessi. Anche quando l'atto riguarda solo chi lo compie, in realtà viene istituito un terzo impersonale, creditore dell'obbligazione di condotta. Concetti come Dignità, Umanità, Buon costume funzionano come terzi interessati dalla condotta del singolo. La conseguenza di questa dottrina è che anche quando l'individuo non è in relazione con alcuno, in realtà non è solo, ma sempre in rapporto con un Altro, che tuttavia non coincide con un individuo fisico o giuridico, ma con un principio impersonale ed astratto. Il che consente al diritto civile di vietare condotte che in realtà riguardano solo chi le compie attraverso il retorico espediente per cui c'è sempre un terzo danneggiato, anche quando questo terzo è solo un astratto principio, inventato alla bisogna. Questo studio mira invece a dimostrare che la distinzione tra atti self regarding e atti other regarding ha un fondamento teorico certo, oltre che lo scopo di sottrarre alla sfera di illiceità condotte che non recano danno ad alcun terzo. È una tesi che può essere tenuta in considerazione nella fondazione e interpretazione delle regole civilistiche.
Il Manuale affronta da un punto di vista storico e costituzionale - anche comparatistico - un passaggio nodale che caratterizza la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento: l'evoluzione dello Stato liberale verso uno Stato sociale.
Il volume, in maniera pratica e completa, contiene tutto quello che serve per organizzare un corso di formazione in primo soccorso, anche alla luce degli innovativi contenuti in tema di emergenza sanitaria delle linee guida 2010 per la rianimazione cardiopolmonare dell'European Resuscitation Council (ERC). Un nuovo approccio addestrativo che, in considerazione dei tempi assai contenuti previsti per la formazione dei lavoratori addetti al pronto soccorso aziendale, rappresenta un indubbio vantaggio. Il volume nasce dalle conoscenze teoriche e dall'esperienza pratica maturata in anni di formazione sulle tematiche del primo soccorso ed è destinato ad essere utilizzato da medici, medici del lavoro e competenti interessati a gestire la formazione nelle aziende.
Il tema del rapporto tra l'esperienza giuridica e il senso comune viene affrontato in questo volume nel contesto della filosofia del senso comune, intesa, sulla scorta degli studi di Antonio Livi, come un coerente sistema di logica aletica.
Il costituzionalismo rigido ha cambiato profondamente la natura del diritto e della democrazia, imponendo alla politica limiti e vincoli sostanziali, a garanzia dei diritti fondamentali costituzionalmente stabiliti. Oggi l'intero edificio della democrazia costituzionale è aggredito, come modello teorico e come progetto politico, dall'asimmetria tra il carattere globale dei poteri economici e finanziari e i confini ancora statali del diritto e della democrazia; dall'abdicazione al ruolo di governo della politica, tanto impotente e subordinata ai mercati quanto onnipotente nei confronti dei soggetti deboli e dei loro diritti; dal generale sviluppo dell'illegalità o peggio dall'assenza di regole sui poteri, sia pubblici che privati. L'espansione del costituzionalismo e la costruzione delle sue garanzie all'altezza dei nuovi poteri economici globali è perciò il compito principale della politica e la sola alternativa razionale a un futuro di disordini, di violenze, di disuguaglianze e devastazioni ambientali, oltre che di involuzioni autoritarie e antidemocratiche.
L'opera è aggiornata con: il D.L. 14 agosto 2013, n. 93, recante diposizioni in materia di pubblica sicurezza e di contrasto dello stalking e del femminicidio; la L. 9 agosto 2013, n. 99, di riforma delle norme sul lavoro contenute nel Codice civile; la L. 9 agosto 2013, n. 98 (Legge "del fare"), recante modifica a diversi articoli del Codice di procedura civile; la L. 9 agosto 2013, n. 94 (Legge "svuota carceri"), in materia di esecuzione della pena. Si segnala che questa nuova edizione comprende un utile ed accurato indice analitico alfabetico, che consente l'immediato reperimento delle norme ricercate.
In un momento in cui si rinnovano gli studi relativi al Diritto Nobiliare Italiano, questo volume riporta gli atti del primo Convegno dedicato, appunto, al tema de "Il Diritto Nobiliare oggi" che si è tenuto a Tivoli nel 2012. organizzato dall'Istituto Internazionale di Diritto Nobiliare, Storia ed Araldica che riunisce studiosi della materia di tutta Europa. Le tematiche affrontate riguardano la disciplina della cognomizzazione dei predicati, alla luce della XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione Repubblicana, la disciplina e la collocazione degli Ordini Cavallereschi nel sistema legislativo italiano e la qualificazione giuridica di quel particolare elemento di individuazione della persona che è lo Stemma, la cui genesi e il cui sviluppo storico si sono storicamente intrecciati con l'origine dei cognomi in Italia. Completano il volume alcuni interventi fra i quali quello di sintesi.
La vicenda del diritto nobiliare in Italia, a prima vista, sembra essersi conclusa con l'approvazione della Costituzione repubblicana che, alla sua XIV disposizione transitoria, afferma che "I titoli nobiliari non sono riconosciuti". In realtà così non è, dato che la medesima norma costituzionale continua precisando che "I predicati di quelli esistenti prima dell'ottobre 1922 valgono come parte del nome": da ciò tutta una serie di problemi relativi all'accertamento dei predicati medesimi, alla necessità di chiarire cosa la norma volesse intendere allorché si riferiva a quelli "esistenti" e altro. Questioni queste, in realtà molto concrete che fanno sì che lo studio del diritto nobiliare oggi non sia "fine a sé stesso, ma posto al servizio dell'analisi e della soluzione di diversi problemi giuridici, di natura pubblicistica e privatistica, che ancora impegnano le corti di giustizia, pur se in modo umbratile e ignorato dalle cronache". Completa, infine, il quadro l'ulteriore alone di incertezza derivante dalla frase finale della norma: "la legge regola la soppressione della Consulta araldica", facendo così apparire ancora vivo, ancorché paralizzato, un organo tipico dell'apparato amministrativo nobiliare del (già) Regno d'Italia. L'interesse allo studio del diritto nobiliare appare, inoltre, in tutta la sua evidenza sia a fronte delle innumerevoli farsesche rappresentazioni che di una materia complessa e articolata come questa talora vengono date da una cronaca superficiale...
Introduzione. – I. Biodiritto: approssimazione al concetto. – II. Fragilità e giustizia. – III. Biodiritto e fragilità iniziale. – IV. Biodiritto e fragilità finale. – Conclusione. – Appendice: Biodiritto e obiezione di coscienza. – Bibliografia.