La Wunderkammer, o "gabinetto delle curiosità", era un luogo in cui i collezionisti raccoglievano oggetti artistici, scientifici e intellettuali di ogni sorta, nell'ambizioso tentativo di riunire tutta la conoscenza umana in un'unica stanza. Dal granduca Francesco I de' Medici e dall'imperatore del Sacro romano impero Rodolfo II fino all'arciduca Ferdinando II d'Asburgo, molti aristocratici virtuosi hanno acquistato, selezionato ed esposto questi oggetti creando veri e propri cataloghi del mondo intero, che spaziavano tra architettura, arredamento, pittura, scultura, gemmologia, geologia, botanica, biologia e tassonomia, astrologia, alchimia, antropologia, etnografia e storia. Lasciatevi stupire da corni di unicorno (zanne di narvalo), gemme, rari coralli, vetri di Murano, affreschi e bizzarri automi meccanici. Scorrete le immagini di creature mitiche ed esotiche e scoprite i leggendari "avori di Coburgo", una straordinaria collezione di artefatti artigianali. Queste collezioni rappresentano un vero e proprio viaggio nel tempo, dal Rinascimento all'Età delle scoperte, dal Manierismo al Barocco, fino ai giorni nostri. Molte di queste Wunderkammer non esistono più, ma altre sono state minuziosamente ricostruite, mentre ne sono nate di nuove. Per realizzare una simile impresa titanica, Massimo Listri ha viaggiato attraverso sette paesi europei e svariate decadi; il risultato è una raccolta fotografica, accompagnata da un'introduzione autorevole e al tempo stesso accessibile e da un commento dettagliato su ciascuna delle 19 camere che mette in luce gli oggetti più straordinari di ogni collezione. Scoprite come questi tesori senza tempo siano stati in grado di forgiare e rappresentare la civiltà, il moderno concetto di museo e la nostra stessa conoscenza dell'universo.
La crisi da Covid-19 fungerà probabilmente da spartiacque fra il mondo che è stato e quello che verrà. Oltre a fronteggiare un'immensa gelata dell'economia globale, sarà necessario riflettere sulle nuove esperienze di produzione e consumo che si sono affermate durante la lunghissima quarantena mondiale e cercare di capire se si consolideranno e si confermeranno in futuro. Se sì, l'intero sistema economico non potrà non adeguarsi e ristrutturarsi di conseguenza. Il volume affronta questo complesso tema e si divide idealmente in tre parti. Nella prima si delineano gli scenari macroeconomici che riguardano i principali paesi e che per l'Italia abbracciano anche i più significativi settori di produzione, fornendo un approfondito quadro d'insieme. Nella seconda parte si esaminano i presumibili cambiamenti strutturali e i prevedibili megatrend, i nuovi modelli di business, il modo in cui dovrà essere ridisegnata la supply chain, il sempre più vasto ruolo che avrà il digitale. Nella terza parte si suggeriscono infine politiche economiche che, coerenti con questi scenari, possano promuoverli e rafforzarli. Emerge con forza il grande tema della politica dei fattori, che parte dalle infrastrutture e dalla tecnologia, per toccare il tema dell'education, del nuovo welfare, di una nuova burocrazia e di nuovi rapporti di lavoro.
Il movimentato passaggio dalla Grande guerra alla pace è spesso associato, in Italia, all'immagine di un Paese che virava senza freno verso quel "sacro egoismo" sempre più incarnato dall'esperienza dell'occupazione di Fiume e dal mito della "vittoria mutilata". Instancabile artefice di un progetto di pace europea e mondiale di ampio respiro fu invece Francesco Saverio Nitti, al governo dal 1919 al 1920, che provò a fare dell'Italia postbellica un elemento importante dei nuovi equilibri di pace mondiali. Sostenitore fin dalla prima ora di un necessario revisionismo dei trattati di pace in senso democratico, affrontò i nodi gordiani della rifondazione europea, dalla necessità di una pace equa con la Germania al reinserimento della Russia bolscevica nel sistema internazionale, e operò in prima persona per garantire le basi di una pace duratura in un Mediterraneo ormai in fiamme. La prematura caduta del suo governo, spesso interpretata come vera e propria fine del liberalismo italiano, significò anche la fine di un'alternativa identitaria nazionale che fino a quel momento aveva fatto da solido contraltare al montare del nazionalismo e al fascismo incipiente.
Xu Guangqi (1562-1633), alto funzionario imperiale vissuto alla fine dell'epoca Ming, è il più celebre tra i letterati confuciani che abbiano aderito alla fede cattolica. Il «dottor Paolo», come venne spesso chiamato usando il suo nome cristiano, fu amico e difensore dei gesuiti che operarono in Cina in quel periodo. Questo libro è una vivida testimonianza della straordinaria sintesi tra culture diverse, tra confucianesimo e cristianesimo, che seppe elaborare, con apertura e originalità, nella sua vita e nelle sue opere. I testi qui raccolti, tradotti integralmente in italiano, in maggioranza per la prima volta, hanno in comune l'idea degli «studi celesti» o dell'«insegnamento celeste», il cui oggetto di studio è il Cielo inteso nel suo senso più ampio, alla ricerca di un sapere al tempo stesso scientifico e spirituale.
“Nel libro del Salterio, secondo l’uso recepito dalle chiese, i penitenti vengono ammaestrati da sette particolari insegnamenti, utilissimi a chi vuole chiedere perdono al Signore … Questi salmi sono gli strumenti più efficaci per la purificazione del nostro cuore, dal pianto alla gioia nel Signore”. (Origene)
Massimo PAZZINI è nato a Verucchio nel 1955. È licenziato in Teologia dogmatica (STAB di Bologna 1982) e in Teologia biblica (SBF di Gerusalemme 1985). Ha conseguito il BA in Lingua ebraica e Lingue semitiche antiche all’Università Ebraica di Gerusalemme (1990) e la laurea in Lingue e civiltà orientali all’Istituto Universitario Orientale di Napoli (1998). Insegna ebraico, aramaico e siriaco allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, Facoltà di Scienze bibliche e Archeologia, dal 1991. È stato professore invitato di siriaco e di ebraico all’Ècole Biblique di Gerusalemme. Accanto a diversi articoli, ha pubblicato: Grammatica siriaca (1999); (con A. Niccacci) Il Rotolo di Rut. Analisi del testo ebraico (2001); Il Libro di Rut la moabita. Analisi del testo siriaco (2002); Lessico concordanziale del Nuovo Testamento siriaco, Jerusalem 2004 (ristampa 2014); (con A. Niccacci e R. Tadiello) Il Libro di Giona. Analisi del testo ebraico e del racconto, Jerusalem 2004; Il libro dei Dodici profeti. Versione siriaca. Vocalizzazione completa, Milano-Gerusalemme 2009; Il libro di Rut. Analisi del testo aramaico, Milano-Gerusalemme 2009; (con S. Cavalli e Frédéric Manns) Tutto è vanità. Il libro di Qoèlet nelle versioni della LXX, della Pesitta e del Targum, Napoli 2015; L’antenata del Messia. Il libro di Rut versioni antiche e moderne a confronto, Napoli 2019; La moabita. Il Midrash Rabbah del libro di Rut, Napoli 2019; Pietà di me, o Dio. I sette Salmi penitenziali nel Midrash Tehillim, Napoli 2020.
Non è il solito diario di viaggio che rievoca, giorno dopo giorno, con sforzo di esattezza, i luoghi visitati. In queste pagine Divo Barsotti confida piuttosto le impressioni, le vibrazioni interiori, le brevi ma intense meditazioni che l’incontro diretto, da tempo atteso e agognato, con la «santa Russia» ha fatto nascere nella sua anima. Nessuna pretesa di spiegare la ricchezza della spiritualità e dell’anima cristiana dei russi. Ma la constatazione gioiosa che la sintonia e le affinità interiori con la Russia, che da sempre hanno caratterizzato la sua esperienza di studioso e soprattutto di mistico, trovano conferma nella simpatia e nella venerazione con cui egli è stato accolto dall’umile gente cristiana.
Una nuova collana dedicata ai percorsi da compiere a piedi in Italia e in Europa, che si apre con un volume dedicato al Cammino per antonomasia, antichissimo eppure di grande attualità: quello che porta Santiago de Compostela, meta sin dal Medioevo di centinaia di migliaia di pellegrini cristiani e ancor oggi itinerario simbolo di viaggio spirituale. Informazioni storiche e culturali si affiancano a indicazioni di viaggio precise, puntuali e aggiornate, opera di autori esperti.