La raccolta di canti della Riforma della studiosa Margherita Fürst-Wulle trae origine e procede dai corali luterani, fondamenta della musica sacra evangelica, la cui fonte ispiratrice è la parola di Dio: la traduzione italiana rinasce quindi, per così dire, dalla musica per serbare l’originario, intimo rapporto tra testo e melodia.
Due interi millenni di spiritualità cristiana ricondotti all’idea unificante di “sequela”.
Descrizione
La sequela di Gesù è il filo rosso di questo libro. Seguire le orme di Cristo, che è opera dello Spirito per eccellenza, si concretizza in ogni epoca e in ogni ambiente in forme diverse, caratteristiche, peculiari.
Qui Christoph Benke passa allora in rassegna i principali momenti dello sviluppo della spiritualità cristiana: dalla Bibbia ad oggi. L’autore, nella sua esposizione, mette a fuoco le figure più significative della fede di una data fase storica e, in più, consente di accedere alle fonti e ai testi originali della tradizione spirituale, non senza giungere a una sintesi per ciascuna delle varie epoche individuate. Di questa vasta rassegna, nel bilancio finale si tirano le fila in prospettiva sistematica, mentre gli indici conclusivi permettono al lettore di reperire velocemente tutti i temi trattati.
Avere dinanzi agli occhi le diverse forme di sequela è di grande aiuto quando si tratta di vivere oggi una forma convincente di spiritualità cristiana.
Questo saggio offre una sintesi matura del pensiero del grande teologo benedettino Ghislain Lafont a partire da quattro elementi di novità rispetto alla visione classica del cattolicesimo. Il primo riguarda la rivisitazione dell’idea di sacrificio come pratica essenzialmente legata all’amore (e non al male o al peccato). Il secondo presuppone il ripensamento dell’eucaristia come «memoria attiva» del sacrificio «assolutamente unico» di Cristo, che non necessita di tutto l’apparato rituale a cui siamo abituati. Il terzo suggerisce una visione unificata del ministero nella Chiesa come «autorità complessiva radicata in un carisma specifico», esercitata al servizio di tutto il corpo ecclesiale. Il quarto, infine, sostiene l’idea che sia possibile per la vita della Chiesa uno stile più conforme al vangelo se «amore in eccesso», o «misericordia», hanno il primato tra tutti i nomi divini. Ed è proprio questo tema dell’amore misericordioso che consente di fare una sintesi armoniosa dei quattro elementi che vengono qui presentati.
Per comprendere a pieno la vita di Gesù occorre risalire alle origini del cristianesimo, dunque alla storia dell'antico popolo di Israele. Di questa storia singolare, profetismo e messianismo sono stati due pilastri fondamentali, e solo alla loro luce è possibile decifrare e penetrare la lettera dei Vangeli. La stessa figura di Gesù risulta molto più comprensibile se calata nel reale contesto storico e sociale in cui visse e morì, scenario caratterizzato da fortissime tensioni fra ebrei e romani, sfociate poi in una guerra all'ultimo sangue e nella distruzione del Tempio di Gerusalemme. Cinquant'anni dopo il Concilio Vaticano II, ricorrendo alle fonti rabbiniche e alla Bibbia, Frédéric Manns getta una luce nuova su come visse e predicò Gesù di Nazaret, aggiungendo inedite sfumature alla grandiosa icona dipinta dalla letteratura cristiana e illustrando con cura gli elementi che ne fanno, in tutto e per tutto, un uomo ebreo del suo tempo. Ne scaturisce una riflessione approfondita sul messaggio di Cristo e sul primo cristianesimo che offre nuove ipotesi e apre a nuovi interrogativi.
La preghiera, la mortificazione e il combattimento di uno dei maggiori asceti della prima metà del 1900.
Il Monte Athos è da sempre definito “il giardino della Tuttasanta”, perché in questo luogo apparentemente così inospitale, fatto di gole selvagge e di aspra montagna sferzata dal vento del mare, la Vergine Maria coltiva i suoi più bei fiori di santità. Sono uomini che hanno scelto la strada faticosa e preziosa dell’ascesi per arrivare a essere tutt’uno con Dio, come il termine monaco significa. Dopo Giuseppe l’esicasta, ecco allora Efrem di Katounakia, suo discepolo prediletto, che nella prima metà del Novecento è stato tra le figure più rilevanti della spiritualità orientale e tra i maggiori Padri della sua epoca. La sua esperienza di vita racconta preghiera incessante, obbedienza e rinuncia, lotta e mortificazione, ma soprattutto gioia profonda per l’incontro con Cristo vivo e vero. Perché, come dicono i Padri della Chiesa, “che cosa c’è di più grande e di più dolce della Sua visione?”.
I quattro volumi de La Questione Caldea e Assira, curati dal Padre Georges-Henri Ruyssen SJ, docente presso il Pontificio Istituto Orientale a Roma, rendono finalmente fruibili i documenti sinora inediti, provenienti dagli Archivi Vaticani, sulla persecuzione dei cristiani caldei e assiri in Medio Oriente. Si tratta nello specifico di documenti redatti dalle autorità ecclesiastiche sulla sorte di queste comunità durante la prima parte del XX secolo, all’interno di eventi che coinvolgono l’Impero ottomano, la Persia, nonché paesi come Turchia, Siria, Iraq e Iran, così come si verranno a costituire subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale.
Quest’opera, nel suo aspetto storico e documentale, contribuisce a comprendere con maggior precisione, tra passato e presente, la complessità dell’area mediorentale. Nell’introduzione l’Autore afferma: “Il valore di questa raccolta dei documenti d’archivio consiste nello scoprire il modo in cui questi eventi, purtroppo non sempre bene conosciuti dagli storici,
venivano riferiti, interpretati e vissuti dalla Chiesa cattolica e dalla sua gerarchia, che non perseguiva i medesimi interessi politici delle potenze europee del momento. È per questo che ci auguriamo che i volumi, che riportano nella maggior parte documenti inediti, possano rappresentare un prezioso complemento per lo studio sereno della questione caldea e
assira nell'arco di trent'anni, cioè dal 1908 al 1938”.
La persecuzione dei cristiani e la loro conseguente emigrazione hanno una lunga storia, iniziata ben prima del XX secolo e segnata da eventi di natura diversa: le vessazioni da parte delle autorità pubbliche, le discriminazioni sociali, i colpi di stato, le politiche del fondamentalismo musulmano, il terrorismo e le guerre nel Medio Oriente; un vasto territorio che ancora oggi è teatro di sanguinosi conflitti che spingono molti cristiani ad abbandonare i loro paesi d’origine perché nessun futuro, in questi luoghi, sembra ormai possibile.
Dopo la Gloria dell'Incarnazione, la missione e l'esilio si sono alternati nella percezione del credere cristiano in Occidente, nell'eco del lontano inno davidico: «Forestiero e pellegrino son io, come tutti i miei padri» (Salmo 39), dalla «ramogna» di Dante alla solitudine di Barbiana per don Milani. Questa coscienza non è stata tuttavia primaria e, come richiama Rilke, occorre che Dio «si strappi» dai quadranti delle cattedrali perché il popolo si ricordi del cammino. Il libro percorre le stazioni, secolo per secolo, di questo difficile viaggio, sino all'incendio recente della cattedrale di Notre-Dame di Parigi.
Punto di riferimento insostituibile per la teologia cattolica contemporanea, la rivista Concilium delinea la mappa delle domande più pressanti che l’attualità pone alla riflessione teologica. E costringe la fede cristiana non solo a confrontarsi con il discorso pubblico, ma anche a impegnarsi nel dialogo con le prospettive specifiche delle diverse confessioni cristiane. Per la profondità dei contenuti, oltre che per l’ampiezza di respiro e la capacità di penetrazione intellettuale, Concilium riesce così a fornire risposte innovative e di convincente solidità alle questioni più importanti che si pongono alla teologia.