"Il periodo trascorso tra la precedente edizione di questo libro e quella che oggi si licenzia è stato dominato, quasi per intero, da un faticoso processo di riforma costituzionale tra i cui obiettivi fondamentali figuravano una profonda riarticolazione del riparto di competenze tra lo Stato e le Regioni, la modifica della geografia degli enti costitutivi della Repubblica (per effetto dell' abolizione delle province) e la radicale trasformazione del bicameralismo, grazie alla creazione di un' assemblea parlamentare non priva di assonanze con le seconde Camere presenti negli ordinamenti federali."
Questo libro è rivolto a tutti coloro che si interessano, a diverso titolo, di coaching: manager aziendali, imprenditori, responsabili HR, CEO di piccole, medie e grandi imprese, coach, studenti universitari, ex o attuali coachee, psicologi del lavoro e delle organizzazioni... ma anche a chi, incuriosito, voglia saperne di più. La scelta del tema risiede nel fatto che il coaching, oggi di grande attualità, esprime nella sua declinazione una grande efficacia, che spesso lascia stupiti coach, committenti e fruitori (coachee). La sua potenza si gioca a vari livelli: quello del processo, degli strumenti, del piano di lavoro, della relazione tra coach e coachee e della responsabilità insita nell'intero percorso, da parte del coach, nei confronti del coachee e di se stesso. In questo libro, vengono anche sottolineati gli amplificatori del coaching e della potenza dell'autosviluppo del coach. L'originalità e l'innovatività del testo risiedono, soprattutto, nel parafrasare modelli o ricerche di grandi autori in modo inconsueto. Un'ulteriore novità è la proposta al lettore italiano dello shadow coaching, in una duplice veste: il coaching ombra e le ombre nel coaching. Il taglio complessivo del libro è molto pratico e ogni capitolo è corredato da esempi concreti e da numerosi strumenti. In appendice sono riportate le competenze distintive del coach secondo l'Associazione Italiana Coach Professionisti (AICP).
Immergersi nel grande mare della tecnologia ostacola nei giovani lo sviluppo di una serie di competenze sociali fondamentali per una crescita sana. Come risultato, rispetto alle generazioni precedenti, i giovani di oggi sono più impacciati nei rapporti sociali, hanno difficoltà a flirtare, non sono in grado di affrontare le paure e i rischi del rifiuto, non hanno modo di provare il batticuore tipico di quando si chiede un appuntamento. Preferiscono "andare sul sicuro", inciampando però nel reale e incrementando il gruppo sempre più numeroso di timidi sociali. Non solo. Ciò che si teme adesso, dato lo sviluppo di tecnologie in grado di realizzare oggetti tridimensionali virtuali creati appositamente per soddisfare i desideri sessuali primari, è che la pornografia diventi sempre più interattiva e coinvolgente al punto da far sembrare le relazioni sentimentali reali sempre meno attraenti. Di fronte all'incalzare della tecnologia e dei fatturati a nove zeri del mondo digitale, dei videogame, del sesso virtuale, cosa può fare l'uomo comune? Come possono le istituzioni aiutare i giovani a non cadere preda di certe trappole destinate a bloccare e ad ostacolare il normale sviluppo emotivo, personale e sociale dell'individuo? Pieno di racconti e aneddoti, ma anche di suggerimenti concreti, "Maschi in difficoltà" è un libro per il nostro tempo.
In un contesto culturale in cui il «discorso» sull'uomo e sulla sua «verità» diventa sempre più difficoltoso e quanto mai altamente problematico, il «paradigma evolutivo» sembra costituire una chiave «euristica» ed «ermeneutica» idonea per esplicitare il senso dell'uomo come totalità bio-psico-spirituale e per identificare la sua singolarità e unicità nell'ordine dei viventi. I tentativi di «ri-pensare» l'uomo tra evidenze scientifiche e prospettive filosofiche, presenti in questo lavoro, risiedono nella volontà di ricercare e porre le premesse per uno sviluppo antropologico più rispondente all'umanità dell'uomo al fine di ri-articolare le strutture fondamentali dell'antropologico, sulla base di una prospettiva evolutiva. Il presente lavoro si colloca in continuità con i volumi Ri-pensare il mondo. Spazio-tempo, cosmovisioni e conoscenze, del 2001, e Ri-pensare Dio. Tra mutamenti di paradigmi e rimodulazioni teologiche, del 2016, dei quali costituisce la naturale contestualizzazione, esplicitazione e prosecuzione.
La storia delle politiche e dei servizi per la prima infanzia si è intrecciata, a partire dalla rivoluzione industriale, ai mutamenti socioeconomici, demografici, della famiglia e del ciclo di vita. In questo volume si indaga dapprima l'evoluzione nel tempo delle politiche per la prima infanzia e delle loro finalità prevalenti - dal consolidamento dello Stato nazione, alla protezione materno-infantile, alla conciliazione famiglia-lavoro, all'investimento sociale. Si analizzano poi gli strumenti di policy che danno forma a queste politiche - congedi, sostegni del reddito e servizi - e si esaminano in particolare i sistemi di servizi di cura e preeducazione in Italia e in Europa, nelle loro principali dimensioni: configurazione istituzionale, governance verticale e orizzontale, copertura, spesa. Del caso italiano il volume approfondisce specificità e tensioni irrisolte, esplorando le ragioni tanto degli elementi di eccellenza quanto delle prolungate inerzie, fino alle più recenti contraddizioni tra austerità e prove di riforma.
Nello studio, nel lavoro e nella vita privata, parlare bene è forse il fattore più importante per ottenere ciò che vogliamo. Questo libro insegna a evitare errori e cadute di stile nell'uso della grammatica italiana e dei termini stranieri o specialistici, guida a scegliere i modi di esprimersi più adatti nelle diverse circostanze, svela i trucchi della persuasione e della comunicazione efficace. Un'attenzione particolare è dedicata ai nuovi strumenti con cui si dialoga per iscritto oggi, come le chat, e i social network.
Il volume offre una guida ai decisori delle politiche tecnologiche, in particolare a dirigenti scolastici e insegnanti, sulle scelte da fare per impiegare le tecnologie digitali nella scuola. La ricerca evidenzia come l'introduzione delle tecnologie digitali non garantisca di per sé un innalzamento dei risultati e, anzi, come questa spesso sollevi più problemi di quanti ne risolva. E dunque prioritario che gli educatori siano messi nella condizione di selezionare con certezza le situazioni in cui le tecnologie hanno una maggiore probabilità di risultare utili, basandosi su conoscenze affidabili e/o argomentazioni pedagogicamente e razionalmente fondate, e prendendo anche le distanze dalle mode che ciclicamente si ripresentano. Il testo fa riferimento all'ormai cospicua mole di ricerche prodotte in ambiti diversi - dalla scienza cognitiva alle neuroscienze, dall'ergonomia all'Instructional Design - e soprattutto alla letteratura basata su evidenze (Evidence-Based Education), allo scopo di fornire criteri utili a chiarire quando abbia senso avvalersi delle tecnologie.
La plusdotazione è un tema sempre più attuale nel nostro paese e interessa una popolazione che varia dal 5 all'8%. Il volume, di taglio divulgativo, propone a genitori, insegnanti e psicologi una chiave di lettura per comprendere i bisogni educativi ed emotivi dei bambini e ragazzi ad alto potenziale intellettivo, e fornisce i mezzi per affrontare in modo corretto le situazioni scolastiche, familiari e relazionali che si possono creare in questi casi. Il tema è trattato partendo da un inquadramento teorico, passando poi alla valutazione e ai criteri di individuazione e proponendo infine modalità di gestione, sia nel contesto familiare che scolastico. La prospettiva che gli autori hanno adottato è di tipo inclusivo, cioè vede lo sviluppo del potenziale individuale non solo come un modo per favorire il benessere psicologico del singolo ma anche come un'opportunità e una ricchezza per tutti. Il volume, quindi, offre una prima risposta, sia pur non esaustiva, a tutti i bambini, genitori e insegnanti che si trovano a vivere, o gestire, tale condizione, per evitare di disperdere potenziale e capitale umano.
L'autore affronta lo studio dei fondamentali punti di riferimento del Cristianesimo ripercorrendo il Simbolo degli Apostoli. Una particolare attenzione è dedicata alle conseguenze esistenziali e alla comprensione di un uomo di oggi. Tra gli obiettivi principali, il libro intende organizzare la conoscenza del contenuto di fede in un sistema ordinato ed omogeneo, accompagnando l'esposizione di ciascun articolo del Simbolo con considerazioni sulla condizione antropologica e culturale contemporanea. Un valore particolare viene conferito alle fonti della fede, cioè alla Sacra Scrittura, alla Tradizione, soprattutto di epoca patristica, e al Magistero della Chiesa
Gli Elementi di Euclide hanno costituito per più di due millenni il testo base dell'insegnamento scientifico. Già il titolo mostra come l'autore intendesse esporre conoscenze basilari, fornendo gli strumenti utili per raggiungere risultati più avanzati. La geometria - il principale argomento dell'opera - era infatti la base di tutta la scienza esatta dell'epoca e i problemi di astronomia, ottica, meccanica, idrostatica, geografia matematica, topografia e così via venivano risolti disegnandone la soluzione. Il i libro degli Elementi è qui ricostruito eliminandone alcuni brani, individuati come spuri per la loro incongruenza logica/con il contesto. Ne è risultato un teéto più coerente e didatticamente efficace di quello trasmesso dalla tradizione manoscritta, il cui studio può fornire ancora oggi una preziosa guida metodologica.
Questo manuale, muovendo dall'esperienza didattica dei due autori, che insegnano diritto pubblico in corsi di studio non giuridici, propone un approccio innovativo, non limitandosi a offrire una sintesi dei tradizionali argomenti della manualistica, bensì ripensando radicalmente oggetto e metodo della trattazione. Particolare attenzione è dedicata all'introduzione del fenomeno giuridico, alla sua distinzione rispetto agli altri fenomeni sociali e all'accurata definizione dei concetti. Indirizzandosi a studenti che si trovano ad approfondire anche altre discipline sociali, gli autori hanno privilegiato un approccio storico-comparato, contestualizzando gli istituti nella loro evoluzione e soffermandosi in modo particolare sulla trasformazione subita dal diritto pubblico nel passaggio dallo Stato liberale allo Stato costituzionale, specie di fronte alle sfide della internazionalizzazione e della globalizzazione.