Il volume fa luce sugli aspetti più recenti legati ai disturbi psicopatologici e ai relativi profili cognitivi, analizzando gli aspetti neurobiologici, le teorie maggiormente accreditate e gli ultimi studi e ricerche svolte in questo settore. Presenta inoltre gli aspetti diagnostici, di assessment e di trattamento evidence based presenti nella letteratura scientifica internazionale. In particolare, il volume affronta questi temi: - disturbi del controllo degli impulsi e della condotta; - le difficoltà diagnostiche nei disturbi del neurosviluppo (bambini prescolari, ADHD, DOP e autismo) - il Disturbo da Tic e la complessa comorbidità - condotte autolesive non suicidarie e suicidalità come fenomeno trans-nosografico - ADHD e complessità diagnostica: evidenze neurobiologiche di assessment e trattamento
La storia del blu è un autentico rebus storico: per i popoli dell'antichità, questo colore contava poco; per i romani era il colore dei barbari e aveva connotazioni negative. Oggi, il blu è di gran lunga il colore preferito in tutta Europa e la sua popolarità distanzia di molto quella del verde e del rosso. C'è stato, dunque, nel corso dei secoli, un rovesciamento completo dei valori. Il libro si concentra su tale rovesciamento. Mostra dapprima il disinteresse per il blu nelle società dell'antichità e dell'alto Medioevo; poi segue in tutti i campi l'ascesa progressiva e la considerevole valorizzazione dei toni blu a partire dal XII secolo, soprattutto nell'abbigliamento e nella vita quotidiana. Enfatizza i valori sociali, morali, artistici e religiosi di questo colore fino al periodo romantico. Infine mette in risalto il trionfo del blu nell'epoca contemporanea, stende un bilancio dei suoi usi e dei suoi significati e si interroga sul suo futuro.
Al di là dei diversi generi e della molteplici soluzioni espressive, la questione del sacro percorre e sostanzia l’intera opera di Pasolini. A partire dallo sfaldamento del discorso poetico metricizzato, l’idea pasoliniana i poesia travalica la stessa versificazione e diventa modo e sede di ricezione di un sacro che dimora nella realtà. Poesia e sacro nell’esperienza dell’intellettuale di Casarsa sono indissolubilmente legati, segnati da un’essenza metaforica che trascende il presente e dalla comune valenza di alterità e antagonismo rispetto alla realtà fenomenica.
Porre l'inclusione al centro delle politiche e delle prassi educative significa concentrare l'attenzione sulle esigenze diversificate di tutti gli allievi, nessuno escluso, nel rispetto del principio di pari opportunità e di partecipazione attiva di ognuno. La prospettiva dell'inclusione scolastica è sviluppata nel volume su quattro piani fra loro integrati: il piano dei principi, che tende a sottolineare come ogni individuo, indipendentemente dai tratti culturali o personali, sia un'entità costitutiva dell'istituzione sociale, che trova nella piena valorizzazione di rutti la sua stessa ragione d'essere; il piano organizzativo, inteso come interazione e coordinamento fra i diversi attori che entrano in gioco, sia interni che esterni alla scuola; il piano metodologico-didattico, che si riferisce alle procedure da mettere in campo per promuovere il successo formativo e il ruolo attivo di ogni allievo; e infine il piano dell'evidenza empirica, che fissa l'attenzione sulle ricerche che hanno affrontato il tema dell'educazione inclusiva, al fine di giustificarne l'applicazione generalizzata. Nei capitoli viene enfatizzata la dimensione operativa, associando alla trattazione teorica di ogni argomento delle proposte curricolari riferite a diverse situazioni e ambiti disciplinari.
Il volume approfondisce in termini pedagogici il tema della sostenibilità delle nuove tecnologie a scuola. Che cos'è la sostenibilità in campo didattico? Qual è il ruolo della sostenibilità quando si parla di innovazione didattica? Quali sono le dimensioni strategiche che i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli animatori digitali devono considerare per consentire che l'innovazione venga portata a sistema e sia, allo stesso tempo, sostenibile? Questi ed altri interrogativi trovano una prima risposta nel lavoro di ricerca qui presentato, che accompagna alcune riflessioni metodologiche con il risultato di una indagine esplorativa triennale condotta in alcune realtà scolastiche italiane (della Regione Emilia-Romagna) e internazionali (dello Stato de El Salvador). La connessione tra due territori geograficamente lontani e con livelli di sviluppo differenti si colloca all'interno di una decennale attività di cooperazione internazionale tra il Dipartimento di Scienze dell'Educazione "G.M. Bertin" dell'Università di Bologna e il Ministero dell'Educazione Salvadoregno. Collaborazione che ha portato, tra l'altro, alla realizzazione di percorsi di ricerca congiunti su tematiche strategiche come quello della sostenibilità. La sfida per tutti i sistemi scolastici, infatti, sta nel governare adeguatamente i processi che rendono possibile la implementazione sostenibile e sistemica delle tecnologie digitali nella scuola. Le considerazioni raccolte e organizzate nel volume rappresentano un primo contributo d'indirizzo pedagogico e politico per sostenere sia le scuole in aree e/o in situazioni di svantaggio sia le scuole considerate di eccellenza nel riconoscere le principali variabili e presiedere i processi che rendono possibile l'implementazione sostenibile e sistemica delle TIC nella scuola.
«La medievistica religiosa è ben avvezza alla dimensione biografica: numerosissimi sono i profili dedicati a santi, a maestri del pensiero, a grandi personaggi della Chiesa; e a sante, scrittrici, mistiche di prima grandezza. Nell'ideazione di questo volume, ci si è chiesti se non fosse possibile applicare la stessa attenzione e gli stessi parametri a persone "qualsiasi"... Rispetto agli studi precedenti, il volume si propone di evidenziare la centralità della persona, intesa non solo come il prodotto e il risultato del suo stato sociale, ma come protagonista della storia in quanto individuo libero che agisce in un contesto storico rispetto al quale può operare delle scelte... Grazie agli scritti di molti autori, si è cercato di tracciare un affresco della vita religiosa medievale che tenga in considerazione molteplici punti di vista su persone appartenenti a diversi ambienti sociali: dal mercante sognatore al console convertito, dal bestemmiatore pentito al talent scout di santi, dalla vedova devota a quella prostituta, dalla ladra di reliquie alla serva eroica e così via...» Dalla nota delle curatrici A cura di Maria Teresa Brolis e Silvia Carraro con un'introduzione di Franco Cardini.
Le dinamiche del fenomeno migratorio in Italia e in Europa stanno subendo nuove trasformazioni. In questo Ventitreesimo Rapporto Fondazione ISMU stima che la popolazione straniera in Italia abbia raggiunto, al 1° gennaio 2017, 5 milioni e 958mila unità di presenze e analizza i nuovi scenari migratori che vanno configurandosi nel nostro Paese e nel resto d'Europa. Il volume infatti mette in evidenza come ancora una volta, nel 2017, l'emergenza sbarchi abbia costituito uno dei temi più rilevanti nell'agenda politica e nel dibattito pubblico in Italia. Se nel 2016 gli arrivi via mare sono diminuiti drasticamente in seguito all'accordo UE-Turchia, che ha di fatto interrotto il flusso sulla cosiddetta rotta balcanica, l'emergenza migranti non è certo risolta. Le gravi crisi che hanno colpito numerosi Stati del continente africano e di ampie aree del Medio Oriente hanno continuato a determinare un notevole afflusso di migranti in Italia, che è ritornata a essere la principale porta per l'Europa nel Mediterraneo, anche se a partire dall'estate 2017, in controtendenza rispetto al passato, si è registrato un deciso decremento degli arrivi. Oltre alle consuete aree di interesse (demografia, normativa, lavoro, scuola, salute), il volume approfondisce alcune tematiche di grande attualità, quali il radicalismo islamico, il rapporto tra Europa e migrazioni, il fenomeno dei minori non accompagnati. Queste tre ultime tematiche sono state assunte da ISMU quali sue linee strategiche. Il volume dedica inoltre una particolare attenzione allo scenario internazionale, alle recenti elezioni che si sono svolte in Europa, alle politiche di integrazione italiane ed europee, al diritto di asilo. Completa il testo un'analisi sulle migrazioni negli Stati Uniti, in Cina e Australia, nonché sulla situazione politica in Medio Oriente.
Assistiamo in questi ultimi anni, soprattutto nelle società occidentali, a un progresso scientifico e tecnologico senza precedenti per complessità, varietà e velocità dell'innovazione, oltre che per quantità e ampiezza di applicazioni. Nel contesto della 'nuova ondata tecnologica' si delinea il passaggio dalla bio-etica alla tecno-etica: dai problemi sollevati nell'ambito della biomedicina, ai quesiti delle nuove tecnologie emergenti. Tale passaggio evidenzia l'esigenza nell'etica della sostituzione del prefisso "bio' con il prefisso 'tecno': si assottiglia sempre più il riferimento alla dimensione del 'bios', nell'interazione convergente della biomedicina con altri ambiti scientifici e tecnologici precedentemente separati, nell'interfaccia umano-artificiale fino agli orizzonti (anticipati o solo immaginati) del post-umano/trans-umano. Il volume affronta sul piano teorico e pratico i principali temi in discussione: dai problemi 'tradizionali' di bioetica di inizio e fine vita, tra cura e sperimentazione, alle questioni 'nuove' che includono le neuroscienze, la genomica, le trasformazioni della medicina, la biometria, fino agli scenari delineati dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, big data, mobile-health, potenziamento, tecnologie convergenti, roboetica. Le teorie e le questioni della tecno-scienza sono in evoluzione: esigono una riflessione etica 'critica' mediante il confronto tra argomentazioni nel contesto pluralistico e un'innovazione nel diritto alla ricerca di percorsi di governance. È questo l'oggetto di discussione nei principali organismi istituzionali internazionali e nazionali di etica e diritto delle tecno-scienze, dove la filosofia del diritto, da astratta elaborazione teorica, diviene protagonista attiva, concreta e propositiva di un cambiamento in corso, nel presente e per il prossimo futuro.