Un pensiero per ogni giorno dell’anno in compagnia di Padre Pio.
I testi che compongono il volume sono tratti dagli scritti del Santo di Pietrelcina, dalle sue lettere ad amici e confratelli o a semplici fedeli che chiedevano a lui una parola di conforto e di incoraggiamento. Scegliendo i testi più diretti ed incisivi e disponendoli lungo tutti i giorni dell’anno, si è voluto mettere a disposizione dei lettori la potenza della spiritualità e della personalità di Padre Pio, un vero padre nella fede e nella vita.
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è professore di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università «Antonianum» di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside. Svolge, inoltre, la sua attività di docenza come professore incaricato nella facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia e presso il Priesterseminar «Redemptoris Mater» di Berlino.
Fu il 20 settembre 1918, in uno sperduto convento del Gargano, che padre Pio da Pietrelcina vide iscriversi sul proprio corpo le cinque piaghe di Gesù. Non era un momento qualunque nella storia d'Italia. Alla carneficina della Grande Guerra si era aggiunta l'ecatombe dell'influenza spagnola. Perciò, il "crocifìsso vivo" venne investito da una smisurata offerta di preghiera e da un'accorata domanda di grazia. Ma suscitò anche una sorda diffidenza e un'aperta resistenza. La diffidenza dell'Italia laica, nell'infuocato clima politico del "biennio rosso". La resistenza del Vaticano, ostile alle forme più spinte di religiosità carismatica. Così, fin dagli anni Venti la storia di padre Pio si intrecciò strettamente con la storia della Chiesa e con la storia d'Italia. Denigrato dal frate-medico Agostino Gemelli, e quasi perseguitato dai presuli del Sant'Uffizio, il cappuccino con le stigmate trovò potenti difensori all'interno del Partito nazionale fascista. Seguirono decenni di vicende gravi e perfino rocambolesche, tra conversioni e ritorsioni, pellegrinaggi e sciacallaggi, congiure e abiure, finché l'avvento al soglio pontificio di Pio XII non permise il pieno dispiegarsi del culto garganico. Ma neppure allora la storia potè dirsi finita. Giovanni XXIII scatenò contro padre Pio un'ultima offensiva, prima che il papa polacco ne riconoscesse le virtù e lo elevasse agli altari.
“Andate a salutare San Michele”, è l’invito del Santo di Pietrelcina a chi andava in visita da lui.
Questa nuova Sinossi diacronica dei quattro vangeli, pur rifacendosi all’impostazione classica di studi del genere, è elaborata con criteri diversi, tenendo conto delle recenti acquisizioni dell’esegesi. Si configura come sussidio «diacronico» perché l’organizzazione del materiale testuale è disposta secondo la cronologia della vita di Gesù come è narrata da Marco che gli esperti considerano il vangelo più antico e quindi più aderente alle vicende storiche. Questo facilita la ricerca circa la genesi, la ricezione, l’evoluzione delle “memorie apostoliche” sul Cristo nella trasmissione ecclesiale e nella redazione dei singoli testi evangelici. Un nuovo approccio didattico per lo studio e l’approfondimento personale.
Destinatari
Istituti teologici, Scuole di Scienze religiose, gruppi biblici.
Autore
ANGELICO POPPI, frate minore conventuale, è docente di Esegesi del Nuovo Testamento presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, sezione di Padova. I suoi lavori e ricerche sui Vangeli sinottici ne fanno lo specialista italiano più accreditato e conosciuto.
Il volume contiene la biografia ufficiale di Padre Pio e offre una seria panoramica storica del Santo, estranea da ogni polemica.
Raccolta di appunti e riflessioni su affascinanti temi ed argomenti spirituali.
Sono pagine dedicate alla vita dell'aldila, scritte da un autore privilegiato", che ha avuto modo di costatare, di persona e da vicino, il senso del soprannaturale che avvolgeva Padre Pio. "
Raccolta di ricordi e le testimonianze di un frate che ha vissuto accanto a Padre Pio, gli ha servito la messa, lo ha confessato, lo ha stretto tra le braccia perche non cadesse sull'altare e, in punto di morte, gli ha amministrato l'olio degli infermi.
Un'ampia illustrazione sulle prerogative pedagogiche legate alle figure di Paolo di Tarso e Pio da Pietralcina nell'ambito della didattica cristiana.
Un esame dei processi di appropriazione" della figura e del messaggio di Padre Pio da Pietrelcina da parte, rispettivamente, di un "informatore" di estrazione rurale e di quattro noti esponenti della classe intellettuale italiana. "
Un aiuto, come cristiani e come francescani, a mantenere quelle condizioni climatiche spirituali favorevoli perche', col vento, col fuoco e col sangue, possiamo rinascere dallo Spirito e far si che da noi scaturiscano fiumi d'acqua viva". Per la gioia del mondo. "