Un piccolo libro che racchiude in sé tesori preziosi per arricchire la propria devozione e la propria preghiera. La Novena delle Rose, conosciuta fin dagli inizi del 1900, è uno strumento efficace per impetrare l’intercessione di santa Teresa di Gesù Bambino che aveva promesso di impiegare il suo cielo a far scendere una pioggia di grazie sulla terra. Quelle grazie continuano a giungere fino a noi come rose profumate che rinvigoriscono e addolciscono la vita. Il triduo è un’altra possibilità per pregare e ringraziare la piccola grande Santa, e le sue preghiere ci aiutano a trovare le parole giuste per rivolgerci al Signore.
Come presentare alla pietà cristiana tutto l'immenso, sconfinato mistero che avvolge la Vergine Maria, in cui anche noi siamo avvolti? Senza smarrirsi, senza confondersi, senza tergiversare, in queste pagine si riprendono le più importanti preghiere che la Chiesa le rivolge: l'Ave Maria, il Salve Regina, il Magnificat e le Litanie Lauretane, nelle quali vi sono tutti i titoli che la Chiesa ha conferito alla nostra Madre Celeste e attraverso i quali scoprire il segreto che porta nel suo cuore. Da ogni pagina scaturisce una meditazione. Ogni pagina prende il fedele per mano e lo accompagna a comprendere le parole che compongono queste immense preghiere, sviscerandone il significato e tentando una devota e desiderosa incursione nel mistero di Maria.
Lo studio della scienza liturgica si avvale, come è logico, di fonti assai diverse e prima di poter utilizzare per i propri approfondimenti i libri nati con lo scopo di guidare la celebrazione, deve necessariamente fare ricorso a fonti non liturgiche, consegnateci da chi ci ha preceduto nel cammino della fede.
E' davvero molto bello e proficuo potersi accostare a quanto i cristiani sai primi secoli ci hanno lasciato: scrivevano a favore dei propri contemporanei, senza sospettare, forse, di quanto oggi ci sentiamo loro servitori. Grazie a questi scritti possiamo ricostruire, almeno in parte, la prassi celebrativa di quelle comunità cristiane e anche il clima vi che si respirava.Il presente volume vuole essere un tentativo di aiutare chiunque si accosti agli studi liturgici ad avere a portata di mano buona parte di questa tradizione antica. Ovviamente non si rivolge solo a chi studia liturgia, ma a tutti coloro che sono in qualche modo incuriositi dalla prassi delle primitive comunità cristiane e desiderano accedere direttamente alle fonti. La selezione dei testi scelti per comporre il volume è stata fatta sulla base dell’esperienza docente e di ricerca; si tratta di testi che assai frequentemente vengono citati nei diversi corsi degli studi della Licenza in Liturgia, quando si accostano le celebrazioni da un punto di vista Storico. (dall'Introduzione)
Pubblicato in collaborazione con la Pontificia Università delle Santa Croce
curatore: Prof. Giovanni Zaccaria
in collaborazione con il Prof. Jeronimo Leal
È in cucina che la famiglia si ritrova, si incontra, condivide pensieri sentimenti e affetti.
Il pasto è un’occasione preziosa per raccontare quello che siamo e insegnarsi qualcosa a vicenda. Perché non sintonizzarsi sulla stessa «lunghezza d’onda» con la preghiera?
Pregare è un modo bello per condividere ciò che siamo e quello che abbiamo con chi è vicino e dire «grazie».
Perché dietro il prendere il cibo c’è molto di più: c’è un Dio che ci ama e si prende cura di noi; ci sono persone che ci vogliono bene e a cui essere riconoscenti per questo amore!
Per i più piccoli: Sfoglia la coloratissima raccolta di preghiere: per un giorno della settimana, una ricorrenza speciale, una persona vicina… puoi anche lanciare il dado e lasciare che sia lui a guidarti!
“Quando sentiamo raffreddare il fervore nel cuore, dobbiamo subito fare una novena allo Spirito Santo per chiedere l’amore e la fede. Una volta fatta siamo pieni di desideri buoni: essi sono il soffio dello Spirito Santo che è passato sulla nostra anima e ha rinnovato tutto, come il vento che fonde le nevi e riconduce la primavera”.
Santo Curato d’Ars
Una raccolta di preghiere per rinsaldare l’unione con il proprio Angelo custode e conferirgli una speciale forza di assistenza nei momenti difficili della vita. Una raccolta di preghiere per rinsaldare l’unione con il proprio Angelo custode e conferirgli una speciale forza di assistenza nei momenti difficili della vita.
Nel 1986, durante un soggiorno in Germania per la sua tesi di dottorato, il giovane gesuita Jorge Mario Bergoglio rimase incantato dal bellissimo e suggestivo dipinto di Maria che scioglie i nodi della chiesa di Sankt Peter ad Augsburg. Divenuto vescovo, ne consolidò il culto in Argentina.Ma che cosa sono questi nodi? Tutte le difficoltà materiali, familiari, scolastiche, professionali o spirituali; tutti i problemi che ci assillano e che non sappiamo come risolvere; tutte le situazioni bloccate o inestricabili, per le quali spesso non vediamo soluzione. La novena a «Maria che scioglie i nodi» è un affidamento alla Vergine perché aiuti a dipanare situazioni complicate.
Una raccolta di preghiere, alcune scritte di proprio pugno da san Francesco, altre a lui attribuite, altre ancora forse non pronunciate dalla viva voce del santo, ma comunque a lui riferibili e rivelatrici della sua pietà. Tutti i testi sono tratti dalle biografie e i racconti più antichi contenuti nelle Fonti Francescane.
Possono essere fatte 2.400 registrazioni.
Michele Munno presenta una novena e un triduo incentrati sull’ascolto del Vangelo secondo Giovanni: perché Carlo è stato sempre molto legato alla figura di san Giovanni apostolo, il discepolo tanto amato e prediletto da Gesù, che nell’Ultima Cena posò il capo sul cuore di Cristo. In questo gesto, Carlo vedeva un chiaro invito rivolto agli uomini di tutti i tempi a diventare veri discepoli di Cristo, a cogliere quella chiamata universale alla santità, che Dio rivolge a tutti. Nel libro è presente, inoltre, anche la novena approvata dalla diocesi brasiliana di Campo Grande.
L’augurio è che l’esempio e l’intercessione di Carlo ottengano le numerose grazie di cui si ha bisogno e soprattutto quella di sperimentare la gioia di chiamarsi ed essere “discepoli amati di Gesù”.