Papa Francesco, nella nuova esortazione apostolica postsinodale, intitolata “Christus vivit”, mostra tutta la sua passione per la gioventù.
Egli, parlando direttamente ai giovani, richiama alcune convinzioni della nostra fede e, nello stesso tempo, incoraggia le nuove generazioni a crescere nella santità e nell’impegno per la propria vocazione; a correre avanti, perché la Chiesa ha bisogno del loro slancio: «Quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci» (n. 299).
Il Santo Padre, rivolgendosi ai pastori e ai fedeli, indica anche le linee teologiche e spirituali per l’apostolato e la pastorale giovanile nell’oggi della Chiesa e del mondo.
L’esortazione è la “magna charta” della pastorale giovanile e vocazionale nelle diverse Comunità ecclesiali, tutte segnate da una profonda trasformazione della condizione giovanile.
Forte caratterizzazione cristologica del documento la cui nota distintiva è l’amore che risuona in ogni sua parte.
Importanza grandissima dell’invito che il Santo Padre indirizza ai giovani: collaborare per costruire un futuro migliore.
La Lettera apostolica “Patris Corde” (“Con cuore di Padre”) di Papa Francesco offre l’occasione di volgere lo sguardo a San Giuseppe, colui che i Vangeli presentano come il padre di Gesù, colui che lo ha custodito, amato, educato, protetto e, insieme alla madre Maria, lo ha avviato a compiere l’opera salvifica di Dio Padre. Il documento ci offre di San Giuseppe una lettura e una descrizione tenera e toccante che lo rendono attraente. Egli è uomo e padre amato, tenero, obbediente, accogliente, coraggiosamente creativo, lavoratore, umile perché capace di stare nell’ombra. Papa Francesco rimette al centro l’esercizio e il compito della paternità: la figura del “padre” è indispensabile nella crescita armonica e nell’educazione dei figli.
La speranza è che questa Lettera rafforzi la nostra fede, accresca l’amore verso questo grande Santo, ci spinga a implorare la sua intercessione, per imitare le sue virtù e il suo slancio.
L"Evangelii Gaudium" è un documento di grande attualità, scritto da Papa Francesco, in cui delinea il nuovo volto di Chiesa chiamata ad annunciare il Vangelo della misericordia a tutti gli uomini. Il libro contiene il testo integrale dell'esortazione e un'intervista a mons. Raffaello Martinelli, che in pochi tratti approfondisce le linee guida del documento.
LLa Bolla è un documento ufficiale con il sigillo del Papa che, oltre a indicare le date di apertura e chiusura dell'Anno Santo, e le sue modalità di svolgimento, rende noti i temi del Giubileo e i termini in cui viene indetto dal Pontefice. Per questo anno giubilare ordinario il tema scelto è «Pellegrini di Speranza». "Spes non confundit", oltre a indicare gli elementi più tecnici (date e modalità di svolgimento del Giubileo) offre una meravigliosa riflessione sulla speranza cristiana toccando corde che arrivano dritte al cuore: una parola di speranza, una cammino di speranza, segni di speranza e ancorati alla speranza. Un testo capace di parlare, ora e sempre, a coloro che desiderano essere uomini e donne di speranza.
Arturo Elberti apre il tesoro della "Sacrosanctum Concilium" rivolgendosi a quanti, in particolare i giovani, intendono partecipare in modo sempre più consapevole e fruttuoso alla Liturgia vissuta nella Chiesa. La Chiesa si nutre della liturgia nel suo pellegrinare verso la patria celeste, dove finalmente Gesù Cristo porta tutto alla perfezione. Considerando il divenire liturgico dei tempi presenti, il testo lascia aperta la porta del futuro della liturgia, includendolo in un "già" e "non ancora". L'appendice inizia la lettura della "Sacrosanctum Concilium" e riporta alcuni brani di documenti magisteriali che approfondiscono la liturgia nel mistero della Chiesa: Principi e Norme della Liturgia delle Ore, san Giovanni Paolo II in occasione del ventennio della costituzione e nella costituzione apostolica "Vicesimus Quintus Annus", Benedetto XVI al clero romano, papa Francesco in un'omelia a San Paolo fuori le mura a Roma.
Marco Cardinali porta il lettore alla scoperta della parte conclusiva della "Dei Verbum". Si focalizza con dovizia di particolari sull'intero capitolo sesto che ha per titolo "La Sacra Scrittura nella vita della Chiesa". Pur rimanendo ancorati alla profondità teologica che si respira nei cinque capitoli precedenti, col capitolo finale si entra gradualmente in un orizzonte più pastorale, più esistenziale e certamente affascinante ed attuale riguardante il nostro cammino di credenti. Si delineano, così, percorsi e tematiche che coinvolgono in profondità la vita di fede anche negli aspetti più inerenti alla sua quotidianità. L'appendice termina la lettura della "Dei Verbum" e apre uno sguardo sull'esortazione apostolica di papa Francesco "Evangelii Gaudium" e sul discorso di Benedetto XVI al clero di Roma.
Le lettere pastorali e i messaggi di Bruno Forte in un unico libro. Una raccolta di quanto l'Arcivescovo ha pensato, meditato e scritto per arricchire, formare e rinvigorire il cammino dei fedeli. I testi testimoniano un cammino dove l'Autore parla "cuore a cuore", coniugando spessore e profondità a un tono colloquiale e rispettoso, che si rivolge al popolo intero, ma come se guardasse negli occhi ciascuno, parlando da vicino a ognuno, a tu per tu. Gli elementi e i temi fondamentali che nutrono la vita del discepolo di Cristo sono affrontati con una cura e una freschezza capace di risvegliare e avvicinare anche i distratti e i lontani. Chiude l'opera la postfazione di Marco Roncalli.
La parte più consistente di questo commento al capitolo III della "Lumen Gentium" si trova negli approfondimenti tematici sulla successione apostolica e sulla sacramentalità, sulla collegialità e sulle funzioni episcopali. L'esposizione parte dalla chiamata degli Apostoli e prosegue con la storia della Chiesa attraverso i secoli, mostrando che la vera autorità ha bisogno di essere compresa e vissuta.
L'intima connessione tra liturgia e Sacra Scrittura appartiene al DNA della fede biblica ebraico-cristiana, poiché è caratteristica primaria del suo evento fondatore: la Pasqua.
Nella liturgia perciò "la Sacra Scrittura ha un'importanza estrema" e in essa il credente deve sperimentarne "il gusto saporoso e vivo". Dalla Sacrosanctum Concilium a Papa Francesco, la prassi pastorale registra la bellezza della liturgia unita alla proclamazione e comprensione della Sacra Scrittura. La riforma liturgica promossa dal concilio Vaticano II ha come pilastro la profonda osmosi tra azione liturgica e proclamazione della Parola di Dio.
Con questo libro Fulvia Sieni, monaca agostiniana, non vuole insegnare una teoria sul mistero eucaristico, ma condurre il lettore in un percorso che intende offrire alcune provocazioni capaci di mostrare che la santa Messa tocca le corde più intime del cuore e nutre la vita personale nella sua profondità. A volte partecipare all'Eucaristia può essere un'esperienza noiosa, il linguaggio con cui si parla non è di facile comprensione, il tempo scorre lento e le parole sembrano risuonare come distanti dai problemi e dalle questioni concrete della nostra esistenza. Eppure, scavando in profondità, offrendo fiducia a quanto accade, è possibile sperimentare, attraverso l'Eucaristia, la forza e l'efficacia della vita di Gesù.
Queste pagine esplorano le riforme dell'ufficio divino proposte dal concilio Vaticano II per rispondere al desiderio di Papa Francesco che i fedeli cristiani siano formati per la liturgia e siano formati dalla liturgia. Le riforme sono il frutto di una profonda riflessione teologica sulla natura della Chiesa, su ciò che significa essere un cristiano e, di conseguenza, sulla natura del culto liturgico come partecipazione attiva al sacerdozio di Cristo. Per la Liturgia delle ore queste riflessioni portarono i Padri conciliari a una riforma che avrebbe aperto i suoi tesori a tutta la Chiesa.