Francesca (Roma, 1384 –1440), dopo la perdita dei figli e del marito, accettata e offerta nella fede, si dedicò all’assistenza dei poveri e dei malati. Il suo palazzo pareva fosse la meta obbligata di bisognosi d’ogni genere. Generosa con tutti, profondeva i beni di cui disponeva per alleviare le tribolazioni degli altri, senza nulla concedere a se stessa. Per poter allargare il raggio della sua azione caritativa, nel 1425 fondò la congregazione delle Oblate Olivetane di S. Maria Nuova, dette anche Oblate di Tor de’ Specchi. Tre anni dopo la morte del marito, emise ella stessa i voti nella congregazione da lei fondata, assumendo il secondo nome di Romana. Il libro è la sua biografia.
Maria Luigia Ronco Valenti, scrittrice e giornalista, ha collaborato con le tre reti radiofoniche RAI con programmi e sceneggiati di carattere storico e letterario, vincendo il “Premio Roma” di giornalismo con la trasmissione «Roma degli Europei». Collaboratrice di Radio Vaticana, ha realizzato per «Orizzonti Cristiani» numerosi programmi sceneggiati tra cui: I santi di Roma, Le donne della lampada, Il mistero degli angeli. Insegnante di ruolo presso scuole statali e istituti privati, ha pubblicato volumi di letteratura giovanile ricevendo numerosi premi di narrativa. Studiosa di teologia e di scienze religiose con particolare riguardo al monachesimo e al femminismo evangelico, ha pubblicato saggi e tenuto conferenze su diverse figure di sante.
Riconducendosi alla sorgente delle prime comunità cristiane di Gerusalemme, queste pagine dicono come portare la città nella preghiera e la preghiera nella città. Intessuto di citazioni bibliche, nutrito di riferimenti patristici, impreziosito di citazioni mistiche, questo libro di vita orienta l'esistenza e traccia il cammino delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme. Si presenta, perciò, come un testo a cui si ispirano molti di coloro che vogliono vivere "nel cuore delle città, nel cuore di Dio".
Il volume raccoglie i contributi di alcuni diretti protagonisti d’un binomio assai importante, ma che spesso sfugge all’osservazione di molti: la vita consacrata nella Chiesa cattolica e la cultura della comunicazione. Questi interventi, proposti al Convegno tenutosi a Roma il 26-27 marzo 2004 presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum dei Legionari di Cristo, rispondono alla richiesta di Giovanni Paolo II espressa nel documento Ripartire da Cristo, che esprimeva la necessità di «promuovere all’interno della vita consacrata un rinnovato impegno culturale che consenta di elevare il livello della preparazione personale e prepari al dialogo fra mentalità contemporanea e fede, per favorire, anche attraverso proprie istituzioni accademiche, un’evangelizzazione della cultura intesa come servizio alla verità. In tale prospettiva risulta quanto mai opportuna la presenza dei mezzi della comunicazione sociale».
Albanese padre Giulio, direttore dell’agenzia missionaria Misna
Bru Alonso don Manuel María, delegato vescovile di MCS dell’Arcivescovato di Madrid, consulente religioso della catena COPE e di Popular TV
Boschi suor Maria Teresa(suor Maria Teresa della Croce), o.carm., superiora del monastero carmelitano Janua Coeli
Castelli suor Myriam, fsp, conduttrice di programmi televisivi
Clemens mons. Josef, segretario del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni sociali
Colina dott. Jesús, direttore dell’agenzia cattolica di notizie Zenit
Corcuera padre Álvaro, lc, superiore e formatore
Curti suor Graziella, fma, consigliera generale e formatrice
Foley mons. John Patrick, presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni sociali
Garlasché dott. Emilio, condirettore di Albacom Italia
Gatto Trocchi prof. Cecilia, docente di antropologia culturale presso l’Università di Roma Tre e la Sapienza
Giuliodori mons. Claudio, direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana (CEI)
Lever don Franco, sdb, della Facoltà di Scienze della comunicazione della Pontificia Università Salesiana
Meehan padre Timothy, lc, formatore e animatore vocazionale
Ortega padre Juan Carlos, lc, preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Pitette dott. Yves, vicedirettore di La Croix
Ricceri prof. Marco, del Link Campus of Malta; segretario generale dell’agenzia Eurispes
Roveran don Roberto, ssp, formatore e animatore vocazionale
Sassi don Silvio, ssp, superiore generale della Società San Paolo
Scarafoni padre Paolo, lc, rettore magnifico dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Sciortino don Antonio, ssp, direttore di Famiglia Cristiana
Zordan suor Emma, asc, responsabile Usmi diocesana, superiora e formatrice
Gli scritti spirituali di Don Domenico Masi (1880-1964). Nato a San Clemente (Forlì) nel 1880, prete dal 1905, fu cappellano militare in Libia (1911) e poi tenente della sanità in Friuli durante la prima guerra mondiale. Fatto prigioniero a Caporetto, è condotto in campo di concentramento in Germania. Tornato in Italia, inizia (1915) la pubblicazione del periodico Ramoscello d’olivo e nel 1925 fonda la congregazione delle suore “Sorelle dell’Immacolata” e successivamente, tra il 1926 e il 1945, orfanotrofi, case di riposo, case religiose e altre opere assistenziali, che dovrà ricostruire dopo la seconda guerra mondiale. Per aiutare i giovani e gli operai apre una tipografia, una falegnameria e una fabbrica di mattonelle. Nel 1960 si ammala gravemente, finché muore il 1° aprile 1964.
Testimoni validi e coordinati autorevolmente da Luigi Gedda ricostruiscono l’immagine di Maria Gedda (1906-1985), donna e profeta appassionata della Chiesa e della verità, contemplativa nella sofferenza personale e nella testimonianza al dolore dei fratelli.
«Quando mia sorella morì – ricorda Luigi Gedda – provvidi alla stampa di immagini-ricordo, ma non bastarono. Chi ne riceveva, ne chiedeva altre, rievocando i rapporti avuti con lei, preziosi e indimenticabili». Per saturare questi vuoti ed estinguere questa sete Luigi Gedda, a due anni dalla morte della sorella, diede alle stampe questo libro come il suo personale ricordo.
Quest’opera, dove biografia e autobiografia coesistono, esaurita da tempo, vede ora una nuova edizione, opportunamente aggiornata.
Luigi Gedda nato ad Alberoni (Venezia) il 23 ottobre 1902, morto a Roma il 26 settembre 2000. Cresce a Torino, dove si laurea in medicina (1927), ottenendo la libera docenza universitaria in patologia medica (1933). Entra nell’Azione Cattolica, della quale diventa presidente, prima a Novara (1929), poi a Torino (1932-1934). A Roma insegna genetica medica all’università. Pio XI, nel 1934, lo nomina presidente della Gioventù Italiana di Azione Cattolica, che dirigerà per ventisette anni. Nel 1954 fonda l’istituto “Gregorio Mendel” per lo studio dei gemelli e, con i suoi allievi, scrive oltre settecento contributi scientifici, fino a diventare, honoris causa, membro della Pontificia Accademia per la Vita. Fu uomo di grande intelligenza e sterminati interessi, formidabile capacità di lavoro, grande facilità di scrittura, trascinatore e organizzatore, ma soprattutto fu uomo di fede.
«Un grande italiano. Da cattolico seppe costruire la democrazia» (A. Riccardi).
Padre Aldo Trento ha modellato la sua parrocchia sulle antiche riduzioni dei gesuiti in Sud America. In pochi anni la parrocchia di San Rafael, nella città di Asunción, è diventata un centro vivo di attività nel quale i fedeli si sentono protagonisti di una storia straordinaria e condivisa. Racconta incessantemente del carisma "di un grande prete italiano", don Luigi Giussani, che qui è figura familiare a moltissimi, e della compagnia della Fraternità San Carlo, "fattori" che lo hanno ispirato in ogni istante.
Il volume raccoglie sessantanove testi scelti di preghiere e riflessioni dei Padri della Chiesa, accostando ai testi nella pagina a fronte un immagine a colori dalla tradizione orientale, miniature, icone, dipinti. Un cammino semplice ed efficace, un regalo originale e prezioso, una saggezza antica e sempre nuova.
Nuova edizione economica e tascabile del libro degli Esercizi Spirituali di sant'Ignazio di Loyola.
Traduzione a cura della Commissione della Provincia Italiana S.J. (Gesuiti).
Breve introduzione, note, rimandi interni, titolazione e indice generale.
Prezzo competitivo considerando l’ufficialità della traduzione e gli apparati interni.
Ignazio di Loyola nacque in Spagna (Province Basche) nel 1491. Ferito gravemente nella difesa di Pamplona (1521), durante la lunga degenza, illuminato dalla grazia, si orientò verso la vita religiosa. Studiò ad Alcalá, a Parigi, a Venezia – dove nel 1537 fu ordinato sacerdote – e a Roma, riunendo nel frattempo compagni per il nuovo ordine religioso (Compagnia di Gesù), che fu approvato da Paolo III nel 1540 e si diffuse presto in Europa e nel mondo. Morì a Roma il 31 luglio 1556. I suoi scritti: Esercizi spirituali con i Direttori autografi, l’Autobiografia, il Diario spirituale, le Costituzioni e circa 7.000 tra lettere e istruzioni.
Il libro-sintesi della fede cattolica, fortemente voluto da Giovanni Paolo II e realizzato da Benedetto XVI che firma la divulgazione del Compendio sul retro di copertina.
I contenuti della fede cristiana per le donne e gli uomini di oggi, esposti in modo chiaro e semplice.
Il Compendio presenta i contenuti del CCC in forma dialogica secondo lo schema classico del catechismo: Parte I – La professione della fede; Parte II – La celebrazione del mistero cristiano; Parte III La vita nuova in Cristo; Parte IV – La Preghiera cristiana.
Vengono affrontati con coraggio i grandi problemi del mondo contemporaneo, rendendo omaggio al progresso scientifico, appellandosi alla coscienza e ai diritti della persona.
Come in un dialogo tra maestro e discepolo, quasi immaginando di stare alla scuola del vero Maestro, il Compendio offre una chiara, vitale e affascinante esposizione del messaggio cristiano nella sua integrità e completezza, con un linguaggio accessibile a tutti.
Un libro da non perdere, nella doppia edizione, con 15 splendide tavole a colori.
Come nasce il Compendio. Nel 1992 veniva pubblicato per la prima volta in tutto il mondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, voluto da Giovanni Paolo II che aveva accolto il desiderio dei Padri sinodali espresso alla chiusura del Sinodo dei Vescovi del 1985, Sinodo celebrato in occasione del ventesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. Dopo 13 anni dalla pubblicazione del CCC, a seguito di un intenso lavoro di elaborazione dei contenuti viene oggi finalmente alla luce il Compendio con lo scopo di raggiungere tutti gli uomini di buona volontà.
Il compendio è stato preparato dalla Commissione della Congregazione per la dottrina della fede presieduta dal Card. Ratzinger e approvato da Papa Benedetto XVI.
Giobbe, Proverbi, Qohelet, Siracide, Sapienza sono i «cinque libri sapienziali dell’Antico Testamento che hanno a cuore una cosa sola: l’acquisizione della sapienza da parte dell’uomo, libri che nsegnano il saper fare e il saper vivere in tutti i campi dell’esistenza. Non stupisce quindi che oggi si riscoprano come libri biblici di grande attualità.
Il volume di Gilbert introduce sapientemente i lettore alla scoperta del mondo della Sapienza del cielo, presentando e commentando i cinque libri in modo elegante e piacevole alla lettura.
Maurice Gilbert, gesuita, docente di esegesi dell’Antico Testamento, insegna al Pontificio Istituto Biblico di Roma e all’École Biblique di Gerusalemme. Autore di varie opere sui libri sapienziali e di un commento sui Salmi per la liturgia.
Un'affascinante ricostruzione della storia di Giacomo il Maggiore che nasce dalla riflessione sui Vangeli e dal ricordo di un Cammino che ha portato generazioni di uomini e donne fino ai confini della Spagna, a Santiago di Compostella. La fantasia, il romanzo e la realtà, la storia e la tradizione si compongono in un appassionante viaggio che attrae il lettore e lo invita a percorrere il Cammino. Il Cammino è divenuto in questi ultimi anni molto popolare per ogni genere di persone.
Un libro sulla missione come dimensione profonda e indipendente dal luogo dove ci si trova. Un libro sulla maturità umana, psicologica, cristiana del cristiano e specialmente dei consacrati e dei sacerdoti. L'autore, superiore generale della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, traccia la figura del credente e del missionario messo alla prova già ora, nel posto dove si trova, tra la gente con la quale è ora chiamato a vivere.