Nell’invito urgente a fare i conti con la realtà, senza più rifugiarsi negli ideali o in nostalgie di tempi passati, fratel MichaelDavide offre una riflessione ampia e coinvolgente su cosa significhi essere consacrati oggi, in un tempo di crisi vocazionale e trasformazioni ecclesiali. La vita consacrata non è ricerca di perfezione, ma di verità: queste pagine smascherano ogni tentazione di chiusura identitaria o di estetizzazione spirituale, affrontando questioni attualissime quali la solitudine affettiva, la sterilità vocazionale, l’invecchiamento degli istituti religiosi e la necessità di nuove forme di presenza nel mondo, che sfidano la vita consacrata a ripensarsi radicalmente come soglia aperta. Sulla base del "realismo pasquale-, postura spirituale che non nega la crisi, ma la attraversa alla luce della Pasqua di Cristo, il libro parla a tutti coloro che sono in ricerca e che, dentro o fuori la Chiesa, aspirano a una via per stare nel mondo con libertà, compassione e generatività.
Il commento di Enzo Bianchi ai vangeli delle domeniche e solennità (ciclo A) si propone come un invito a compiere personalmente e comunitariamente un cammino di fede alla riscoperta della significatività del mistero della salvezza in Cristo: la buona notizia di Gesù resta, infatti, l’unica forza capace di illuminare e trasformare l’esistenza quotidiana anche nei tempi più bui. Domenica dopo domenica, dall’avvento alla quaresima, dal tempo ordinario alle solennità, fratel Enzo accompagna il lettore lungo l’intero anno liturgico: la Parola proclamata diventa occasione per un ascolto rinnovato e per un confronto con la vita concreta. Lo stile sobrio e profondo dell’autore, figlio di anni e anni di confronto con il testo biblico, mette in risalto l’essenziale: la chiamata a vegliare, a convertirsi, a vivere ogni giorno responsabilmente la propria fede, nella speranza del Signore che "certamente verrà-.
Tutti noi, più volte nella vita, attraversiamo momenti in cui la strada sembra interrompersi. Dopo un lutto, una separazione, una malattia, o semplicemente quando ci accorgiamo che la vita che stiamo vivendo non ci appartiene più. È lì che nasce il Punto Zero: uno spazio sospeso, fragile ma fertile, che ci obbliga a fermarci. Il Punto Zero ci mette davanti al senso di impotenza, ci fa sentire nudi. Eppure è proprio lì che può germogliare la trasformazione. È come la pausa del respiro: senza quel vuoto non ci sarebbe ritmo. Molti lo vivono come fallimento, ma in realtà è una soglia. Una porta che si apre. In queste pagine, Gloria Volpato ti accompagna con delicatezza e profondità, passo dopo passo, guidandoti a trasformare la tua fragilità in risorsa. Attraverso storie reali, esempi clinici, esercizi pratici e riflessioni illuminanti, scoprirai come: Riconoscere le illusioni che ti imprigionano; Riscoprire la forza del cuore al di là delle ferite; Vivere con autenticità e amorevolezza Punto Zero è molto più di un libro: è una bussola per attraversare le crisi e riscrivere la tua vita. Quando non sai più chi sei, sei pronto a scoprirlo.
Circa duemila anni dopo Paolo giungeva a Roma dalla Germania un suo grande ammiratore: il cardinale Joseph Ratzinger. Divenuto papa, Benedetto XVI proclamò un anno paolino e alla figura dell’apostolo delle genti dedicò numerose catechesi. Inizialmente pubblicate in tre differenti volumi dediti alla vita e alla predicazione, ai collaboratori e alle comunità per terminare poi con i suoi insegnamenti contenuti nelle lettere, le catechesi di papa Benedetto vengono ora raccolte in un unico volume. È un’operazione editoriale simile a quella che portò a pubblicare in un unico volume i tre precedenti testi dedicati alla vita e all’insegnamento di Gesù. Paolo non è solo l’autore delle sue lettere. Egli è il fondatore molto amato di comunità. Egli seppe scegliersi dei collaboratori che diedero continuità al suo annuncio, al suo amore per Gesù. Da ultimo, non è un caso che l’opera venga pubblicata da una casa editrice che prende il nome dall’apostolo delle genti. Papa Benedetto mostrò sempre simpatia e affetto per la congregazione fondata dal beato Giacomo Alberione proprio con il proposito di diffondere la parola di Dio, la parola di speranza per la salvezza di tutti gli uomini. Questa iniziativa vuole trasmettere l’entusiasmo, la speranza e la fiducia che viene da Gesù e che fu annunciata con entusiasmo dirompente dall’apostolo delle genti.
Un volume per accompagnare gli uomini e le donne di oggi a riscoprire che la sessualità è «un regalo meraviglioso [di Dio] per le sue creature» (Amoris laetitia) e che la Chiesa può essere un partner credibile e autorevole in questa scoperta. I protagonisti principali dell’opera sono i centonovanta operatori e operatrici pastorali attivi in Italia che hanno accettato di rispondere a quattro questioni rilevanti nel dibattito etico contemporaneo: relazioni omoaffettive; convivenze; ruolo della donna nella Chiesa; incongruenza di genere e integrazione nella comunità cristiana. La comprensione del "cambio di paradigma- e l’ascolto delle coscienze hanno portato quindi gli Autori a elaborare nuove categorie per l’etica sessuale e alcune "proposte di soluzione- per poter realizzare il miglior bene possibile nelle diverse situazioni presentate nel questionario. La ricerca condotta suggerisce un metodo per la riflessione morale e ispira una prassi pastorale in grado di dare alla riflessione teologica elementi nuovi per «accompagnare, discernere e integrare» (Amoris laetitia) quanti — spesso anche a causa dell’etica sessuale cattolica — proprio dalla Chiesa si sono sentiti feriti ed esclusi.
Il deserto nella città è un percorso di preghiera e di meditazione sulle scritture da svolgersi nell’arco di una settimana, nell’intenzione di ricreare anche nella vita frenetica della città quel “deserto” dei Padri che non è da intendere come luogo della lontananza dagli uomini, ma come occasione per la riscoperta e il riavvicinamento a Dio. Il testo forse più intenso di Carlo Carretto, nato proprio nel momento in cui aveva deciso di smettere di scrivere libri. Nel corso di un viaggio a Hong Kong, di fronte alle immense città della Cina popolare, il monaco di Spello cede all’insistenza di un giovane che gli domanda “Fratel Carlo, aiutami a pregare nella mia città”. Nasce così Il deserto nella città, presto diventato un classico della meditazione nello stile dei Piccoli Fratelli. Si può fare il “deserto” anche nella città: ricavarsi una nicchia di silenzio e di solitudine, nella frenesia della nostra vita quotidiana, in cui pregare e mettersi all’ascolto di Dio. Deserto non significa assenza di uomini, ma presenza di Dio.
Carlo Carretto è nato nel 1910 e morto nel 1988. Nel 1954 è entrato nella congregazione dei Piccoli Fratelli di Gesù e per 10 anni è vissuto nel Sahara. Rientrato in Italia nel 1964, si è ritirato in un eremo a Spello, vicino ad Assisi, dove fino alla morte ha animato un centro di spiritualità. Tra le sue opere: Lettere dal deserto (La Scuola), Ciò che conta è amare (Ave), Al di là delle cose (Cittadella), Il Dio che viene (Città Nuova), Padre mio mi abbandono a te (Città Nuova), Beata te che hai creduto (San Paolo).
Lo strumento liturgico più completo ed economico. UNO STRUMENTO INDISPENSABILE Per la preghiera personale. Per la preghiera comunitaria. Per la messa quotidiana. Per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi. Per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione. UNICO PERCHÉ Ogni mese, giorno per giorno, i testi della santa messa e la liturgia delle ore. Il rito completo della messa. Il commento alle letture. Una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione. Testo a caratteri grandi facilmente leggibile. TUTTO A PORTATA DI MANO Il calendario liturgico. Benedictus e Magnificat. Le antifone per la preghiera della Compieta.
Viviamo un tempo nel quale sembra essersi persa l’importanza di uno sguardo sui bambini attento ai loro bisogni e alla loro crescita. Si è normalmente impegnati a osservare eventi che li rendano unici nel loro essere e quindi capaci di rifornire narcisisticamente l’adulto che sta accanto: tale modo di guardare il bambino non permette chiaramente di coglierlo nel pieno della sua soggettività. Questo volume è dedicato alla comunicazione e alla relazione con il bambino per genitori, educatori e altre figure che cercano un contatto empatico con i più piccoli per intercettarne bisogni, desideri, emozioni. Un testo che propone un approccio pratico, senza trascurare tuttavia una rigorosa prospettiva scientifica, per offrire una visione integrata del bambino mettendo in comunicazione i vari aspetti della sua persona e i diversi ambienti nei quali vive. Che posto hanno le emozioni? Come posso gestire le sue crisi? Le regole sono importanti? Sta diventando grande, che fare? Domande fondamentali e urgenti per tanti genitori che, consapevoli di non poter essere perfetti e di avere a che fare con il "mestiere" più difficile, possono trovare in questo testo una bussola: ogni capitolo si apre con il racconto di una situazione che fa emergere il punto di vista della famiglia, del pediatra e della scuola, a cui segue un commento volto a mettere in luce i significati sottesi alle dinamiche descritte così da delineare le modalità di ascolto e relazione tra adulto e bambino.
Tra i più apprezzati predicatori e commentatori delle pagine bibliche, padre Raniero Cantalamessa offre, in questo volume destinato a diventare una pietra miliare per l’accompagnamento e l’introduzione alla Parola che le Domeniche e le Feste liturgiche propongono ai fedeli, una vera e propria sintesi del lavoro pluriennale che egli stesso ha compiuto e raccolto dagli anni Settanta a oggi. «Ogni riflessione parte dalla convinzione» sottolinea nella sua Prefazione padre Raniero «che tutto, nella Bibbia, parla di Cristo, come spiegò egli stesso ai discepoli di Emmaus, e che è lui, come ci ha ricordato il Concilio, che ci parla ancora "dal vivo", quando ascoltiamo il suo Vangelo nella liturgia». Il presente volume si propone di offrire spunti di riflessione e applicazione a coloro che, nell’omelia domenicale, devono spiegare il Vangelo ai fedeli, ma è anche uno strumento fondamentale, quasi un viatico, per coloro che, nelle comunità cristiane, si preparano durante la settimana alla celebrazione festiva, leggendo e commentando insieme la liturgia della Parola. È una pratica, questa, che andrebbe sempre più diffusa nelle comunità religiose, ma anche nelle famiglie e nella vita di ogni singolo fedele.
Come vuole la tradizione, il vecchio zio Peppe, ferroviere in pensione e napoletano d’altri tempi, l’ultima domenica di novembre comincia a scartocciare i suoi pastori per fare "’O Presepio". Testimone della cerimonia è il nipote Gennarino, di anni undici, a cui lo zio, continuamente interrotto dagli inopportuni commenti della moglie Luisella, spiega il significato di ogni elemento del presepe. La statuina più caratteristica è il pastore della meraviglia, capace di svelare il senso profondo di questa tradizione. Così, in questo "basso" napoletano che ricorda Natale in casa Cupiello, la tradizione si compie ancora una volta, in tutta la sua magia. Senza il presepe non sarebbe Natale, e senza il pastore della meraviglia il presepe perderebbe un po’ del suo significato.
Che cos’è davvero il Natale? I poeti, nei secoli, hanno cercato di raccontarlo ognuno a modo suo, mettendo in versi il loro legame — a volte forte, a volte in crisi — con Dio. Questa raccolta di poesie sul presepe ci porta in un viaggio nel tempo: parte dal IV secolo, quando il cristianesimo cominciava a prendere forma, e arriva fino al Novecento, tra le due guerre mondiali, quando l’umanità si sentiva smarrita e si interrogava su Dio e sul senso della vita. Un cammino fatto di parole, immagini ed emozioni, per riscoprire il mistero e la tenerezza del Natale.