Educare è un compito bello, difficile ma possibile. La pandemia ha acutizzato alcuni problemi, ma ha aperto spazi di creatività e progetti sul futuro. Il testo non vuole dettare ricette o fissare percorsi. Tratta dell'impegno educativo di genitori ed educatori, per condividere con loro riflessioni, sostare su alcuni punti fermi, ritrovare entusiasmo e speranza. Partendo da situazioni concrete compie molte sottolineature. Occorre ascoltare gli adolescenti, non giudicarli dall'esterno, guidarli a essere responsabili e a rispettare le regole, far sbocciare in loro domande e desideri, accompagnarli nel trovare la loro strada. Gli adolescenti non sono inquadrabili in schemi preconfezionati. Non diamo nulla per scontato; proviamo ad ascoltarli per trovare parole e gesti adatti a loro. Hanno bisogno di incontrare adulti che dialoghino, non di adulti impositivi ("Ciò che non sono riuscito a fare io devi farlo tu!") o deboli ("Ti do sempre quello che vuoi"). Non fissiamoci su schemi passati, ma leggiamo la realtà attuale per scoprire le soluzioni per l'oggi. L'esperienza acquisita dagli adulti non deve trasformarsi in ricetta, ma è necessario, oggi più che mai, affiancarsi al cammino dei più giovani. Un libro che coglie l'essenza dell'educare e apre orizzonti.
Un viaggio attraverso la vita di Albino Luciani, divenuto Giovanni Paolo I: l'infanzia a Canale d'Agordo (BL), con i ricordi di prima mano della nipote Pia Luciani; ma anche con le testimonianze rimaste dei fratelli Edoardo ed Antonia. Infanzia umile e semplice come fu sempre, formazione sacerdotale robusta e profonda. Fu uomo di profonda cultura, attraverso la quale trasmetteva la Verità. Umile e amabile, Papa Luciani era comunque dotato di fermezza e di coraggio, come ricordano i testimoni. Morì in circostanze ancor oggi non accertate, lasciando un grande vuoto, nonostante i soli trentatré giorni del suo indimenticabile pontificato.
Quando Mattia prende a Pietro un gioco, tra i due bambini scoppia un litigio. La maestra, dopo aver riportato la pace in classe, decide di fare con i suoi piccoli alunni un lavoro speciale sulle emozioni, per imparare a conoscerle e per trovare i modi giusti (gli antidoti) per gestire quelle negative. Grazie al contributo di tutti viene così realizzato un puzzle delle emozioni, che ne esplora le diverse forme (felicità, rabbia, allegria, paura, stupore, tristezza, noia, irritazione, delusione, sorpresa) in situazioni concrete della vita dei bambini. Pietro diventa più consapevole di quello che prova e mette subito in pratica l'antidoto per vincere la paura del dentista. Età di lettura: da 4 anni.
È un libro morbido, di stoffa, è una Bibbia da abbracciare. La mia Bibbia morbida raccoglie sei episodi della Storia della salvezza perché il bambino, possa iniziare a sentir parlare dell'amore di Dio da subito: imparando a conoscere Dio da subito. Età di lettura: da 3 anni.
Una proposta teatrale e musicale dedicata ai bambini, incentrata sulla figura di san Francesco: la sua scelta di vita, il suo messaggio d’amore e fratellanza e il rispetto per tutto il creato. Sei canzoni raccontano gli episodi più salienti della storia del frate di Assisi (come quello del lupo di Gubbio, la predicazione agli uccellini e il primo presepio a Greccio) e si alternano ai dialoghi, rendendo vivace e coinvolgente lo spettacolo. Attraverso il gioco del teatro, un modo per conoscere la storia del santo più amato, patrono d’Italia, e iniziare i giovanissimi ai valori cristiani e universali di pace, gioia, semplicità, fraternità e amore per la natura.
CONTIENE
• Sei canzoni e relative basi musicali.
• Copione teatrale, testi e spartiti delle canzoni (28 pagine).
TITOLI BRANI
Francesco d’Assisi - Francesco e gli uccellini - Il lupo di Gubbio - Lodato mi’ Signore - Facciamo un presepe - Preghiera semplice - Basi musicali delle canzoni.
DESTINATARI
• Bambini 5-10 anni.
GLI AUTORI
Paola Fontana. Interprete e autrice musicale e teatrale, dirige laboratori di musica e teatro per le scuole. È laureata in Lettere, con tesi in Storia del Teatro e dello Spettacolo, presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 1990 lavora professionalmente nel campo artistico come interprete e autrice musicale e teatrale. Ha conseguito diversi livelli di specializzazione e studiato e lavorato con artisti affermati. Nel 1994 si è diplomata come borsista al C.E.T., l’accademia artistica diretta da Mogol. All’attività artistica affianca quella didattica. Dal 1998 dirige laboratori di musica e teatro per le scuole. Collabora con diversi istituti e con riviste musico-teatrali.
Daniele Petricca. Batterista e percussionista, oltre agli studi classici e una laurea in Economia e Commercio, si è diplomato alla Hope Music School. Ha partecipato alle registrazioni per produzioni discografiche di
diversi cantautori e nell’anno accademico 2006/07 è stato docente di ritmica all’Università di Cassino, facoltà di “Scienze Motorie. Drummer nelle tourné di Anna Tatangelo, è impegnato anche nella scrittura e nell’arrangiamento di brani e come SoundRecord Engeneer presso il suo studio di registrazione.
Il Castello interiore è l'opera più matura, più sistematica di tutti gli scritti di Teresa. Non è un racconto autobiografico, né un elenco di grazie mistiche, ma, con l'allegoria del viaggio attraverso le diverse dimore del "castello", è descritto il "santo viaggio" nella preghiera, così come l'ha sperimentata l'Autrice. Teresa ne descrive il percorso con le difficoltà, i rischi e gli inganni, ma anche con le gioie e favori speciali che Dio concede per attrarre a sé chi si incammina su questa strada.
«Spes non confundit», «la speranza non delude» (Rm 5,5). Nel segno della speranza l'apostolo Paolo infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma. La speranza è anche il messaggio centrale del prossimo Giubileo, che secondo antica tradizione il Papa indice ogni venticinque anni. Il prossimo Giubileo, dunque, sarà un Anno Santo caratterizzato dalla speranza che non tramonta, quella in Dio. Un Anno Santo durante il quale ritrovare la fiducia necessaria, nella Chiesa come nella società, nelle relazioni interpersonali, nei rapporti internazionali, nella promozione della dignità di ogni persona e nel rispetto del creato. Lasciamoci fin d'ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano.
Chi è lo Spirito? Come ne parla la Bibbia? Come pregarlo? In un piccolo sussidio colorato la risposta a queste domande arriva attraverso una selezione di testi che accompagnano alla scoperta dello Spirito Santo e dei suoi sette doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timore di Dio. Brevi riflessioni, brani tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento, alcune preghiere allo Spirito (Vieni, santo Spirito; O Spirito creatore; Vieni, spirito dei profeti) e le preghiere tradizionali aggiornate alla versione più recente rendono questo "minilibro di spiritualità" adatto a ragazzi della Cresima, ma anche a tutti coloro che vogliano sempre portarlo in borsa, o nello zaino. Potrebbe anche diventare un libro regalo per eventi particolari a conclusione di campiscuola, grest, professione di fede, ritiri spirituali e altri eventi particolari.
È soprattutto il Vangelo di Marco a caratterizzare il ciclo liturgico dell'anno B. I commenti alle letture della domenica, delle Solennità e di alcuni momenti-forti dell'anno accompagnano il cammino di fede dei credenti attraverso la liturgia. In questo anno del ciclo liturgico emerge in modo del tutto particolare la figura di Gesù. Un discorso immediato, ma incisivo e provocatorio, quello che fa l'autore, aiutando così il lettore ad accogliere la scrittura nella propria vita come lo specchio su cui ci si deve riflettere se ci si vuole dire cristiani. Il libro, utile per uso personale di ogni credente, è altresì adatto per sacerdoti o per i gruppi liturgici che vogliano approfondire la parola.
Il libro propone numerose brevi meditazioni che seguono l'ultimo viaggio di Gesù, come viene descritto nel Vangelo di Marco: Gesù da Gerico si incammina sulla strada, in salita, che lo porterà a Gerusalemme, dove vivrà la sua passione, morte e risurrezione. Le meditazioni portano a immedesimarsi in ciò che egli ha vissuto lungo questo viaggio: incontrare le persone che lui ha incontrato (il cieco di Gerico, la vedova povera nel tempio, la donna di Betania con il profumo...); ascoltare le sue parole (annuncio del comandamento più grande, condanna dei farisei, annuncio delle persecuzioni...); riflettere sui suoi gesti (cacciata dei mercanti dal tempio, ultima cena...) fino alla sua passione, morte e risurrezione. Le meditazioni sollecitano a "mettersi nei panni di Gesù" e stabiliscono un dialogo faccia a faccia con l'Uomo della croce che, per chi crede, è il vero volto di Dio. Esse sono introdotte dai relativi brani del Vangelo di Marco e corredate da immagini a colori. Il libro è un agile strumento per accostare la passione di Gesù seguendo le tappe finali del suo cammino.
Ciò che fratel MichaelDavide propone è un intenso cammino spirituale da vivere, per diventare capaci di scrivere sinfonie di umanità. Con maestria, costruisce il percorso come fosse una parabola musicale.
La sfida è chiara: lavorare su stessi per aprirsi al grido di umanità che si innalza da tanti fratelli e sorelle, e dallo stesso Spirito, e divenire capaci di scelte quotidiane che siano pienamente umane. «Non basta», suggerisce l'Autore, «essere nati nel genere umano per essere capaci di umanità. Umani si diventa, ma non lo saremo mai troppo».
L'Autore focalizza cinque ambiti specifici (i cinque righi del pentagramma: la coscienza, l'ascolto, la libertà, la gentilezza, il discernimento), che saranno il fondamento sul quale potranno essere scritte-vissute, in modo personale e situato, le note di umanità, quegli atteggiamenti cioè da vivere (la fede, la speranza, la carità, la prudenza, la giustizia, la mite fortezza, la temperanza), con coraggio e umiltà.
La preghiera del Rosario permette di contemplare tutti gli avvenimenti della vita di Gesù, con gli occhi della Madre di Dio e, grazie a lei, con la forza dello Spirito Santo, incoraggia l'orante a credere sempre di più che la preghiera è la sola cosa necessaria per alimentare la vita del credente. È ciò che santa Bernardette ha vissuto sgranando la sua corona in quella mattina dell'11 febbraio 1858 e nei giorni seguenti, durante i suoi incontri con l'Immacolata. L'auspicio di questo strumento liturgico è che ciascuno, personalmente o in comunità, riprenda il Rosario tra le mani, per riconfermare il proprio "sì" al Signore, insieme a Maria, e di porsi al suo seguito per diventare portatori di luce là dove ci sono le tenebre della malattia, della sofferenza e di ogni forma di male. Presentazione di Alberto Maggi.