Nuova edizione del primo libro scritto da de Mello. Si tratta di un cammino spirituale (sàdhana) che propone specifici esercizi ascetici, finalizzati a favorire la preghiera e la comunione con Dio rendendo l'esercitante il più possibile disponibile al contatto con lui. Poiché spesso i maggiori ostacoli nell'ascesa verso Dio sono l'io e la mente raziocinante, gli esercizi si prefiggono di guidare a una maggiore consapevolezza di sé e del proprio sentire. A tale scopo vengono riabilitati sensi, fantasia e sentimenti, troppo spesso mortificati da un eccesso di razionalità. Frutto della sua esperienza di maestro spirituale e sintesi di prassi meditative dell'Occidente e dell'Oriente, questo libro, come gli altri di de Mello, risulta sempre stimolante e accessibile a molti, non essendo diretto a un pubblico con interessi specificamente religiosi, ma a chiunque sia aperto a vie nuove nella spiritualità e nella ricerca di Dio e abbia il desiderio di capire di più se stesso e gli altri. 6a edizione di cui viene fatto restyling grafico.
Il libretto illustrato da fotografie riporta le citazioni bibliche in cui Dio esprime l'amore, la tenerezza, l'interesse, la fedeltà e la cura per ogni essere umano.
Di ritorno dal suo primo viaggio in Russia, Rilke vive un'importante fase di slancio creativo da cui nascono le "Storie del buon Dio" (Geschichten vom lieben Gott) scritte nel giro di pochissimo tempo, nelle notti tra il 10 e il 21 novembre 1899, come riferisce lo stesso Rilke. Influenzate dalle esperienze del viaggio russo le "Storie del buon Dio" narrano dell'infinito amore di Dio che per le proprie creature si strappa dal braccio la mano destra e la manda a incarnarsi sulla terra prendendo le stesse sembianze dell'uomo. La sua mano percorre la via dolorosa della Croce e della salita al Calvario, per poi fare ritorno presso Dio. Ma forse, come afferma il narratore a conclusione del racconto, la sua missione tra gli uomini non è ancora finita. Si tratta certamente di una prosa narrativa-fiabesca incentrata su Dio ma in una cornice di vita reale. È la prima ed unica volta che Rilke utilizza la fiaba come forma espressiva. Il libro consta di 13 storie dove i piani di lettura si intrecciano e si dispiegano nelle narrazioni: dalla critica sociale al senso della vita, dall'amore di Dio per l'uomo alla relazione con gli altri. Più in profondità assistiamo a sottili disquisizioni teologiche, certamente non prive di umorismo.
Nel suo nuovo libro, Daniele Garota parte da un presupposto, che così lui stesso presenta: "L'indicibile, assurda, paradossale potenza del Dio di Cristo è tutta nella sua indicibile, assurda, paradossale impotenza. È perché ha toccato il fondo dell'abisso del dolore e della morte, che sarà un giorno davvero in grado di salvarci dal dolore e dalla morte patita dai viventi dal principio alla fine del mondo. Il Dio biblico ci ha promesso nulla di meno che di salvare la creazione, di giudicare la storia e di far risorgere i morti. Dopo duemila anni di stravolgimenti, indifferenza, tentativi anche violenti di farla fuori, l'immagine del Crocifisso è sempre lì, appesa, visibile, ancora capace di esprimere il dolore, la solitudine, l'ingiustizia che in ogni momento devono subire i poveri inchiodati alle loro croci, i morenti tra noi. Alla fine solo la fede nel Dio crocifisso riesce a sopportare il peso della disperazione e della disfatta". A un mondo sempre più alle prese con sfide divenute epocali - l'incontro tra modi di credere e pensare diversi, la crisi della fede nelle nostre società ricche e avanzate, le emergenze ecologiche, le grandi masse di poveri che migrano, la paura del terrorismo - il Dio di Abramo e di Gesù continua a rivelarsi come l'umiliato, il silenzioso, lo sconfitto o, addirittura, il morto. Dunque con volti di povertà e bisogno, attraverso i quali, però, possiamo riconoscere l'amore con cui egli ci accompagna fin dal principio e comprendere, d'altro canto, lo specifico della sua grandezza...
Trenta brevi pagine di meditazione sulla preghiera: che cos'è la preghiera, come pregare, quando pregare? La preghiera la si capisce e la si impara pregando. L'autore, con il suo linguaggio piacevole e profondo, ci immette nella dimensione esperienziale della preghiera più che elaborarne i concetti. Una preghiera possibile a tutti, in qualsiasi momento e situazione. Dio è sempre dalla nostra parte; e anche quando noi non riusciamo a parlare con lui, il Padre ascolta il nostro silenzio e lo accoglie.
L'opera può essere divisa in tre grandi parti: la prima espone i motivi e i modi dell'amore dell'uomo per Dio; nella seconda parte sono descritti i quattro gradi dell'amore (l'uomo ama se stesso per se stesso; l'uomo ama Dio, ma ancora per sé; Dio è amato per se stesso; l'uomo non ama più se stesso se non per Dio. La terza parte è costituita dalla lettera sulla carità ai fratelli della Certosa, in cui si esamina la legge dell'amore come legge universale di ogni essere, Dio compreso.
Taisija, badessa del monastero di leušino e Elizaveta feodorvna, gran principessa, appartenente alla famiglia dello zar, due personalità molto diverse, sia per ambiente culturale e religioso sia per sensibilità umana, ma accomunate dall'accoglienza coraggiosa del comandamento evangelico dell’amore per Dio e per il prossimo. Il libro riunisce la lettera a una novizia di taisija – opera letteraria in cui la forma epistolare ben rappresenta la profonda intimità tra la monaca anziana e la giovane – e antologia di lettere effettivamente inviate da Elizaveta ai suoi corrispondenti in varie parti di Europa.
Si tratta di una raccolta di diciotto brani, racconti e favole tratti dalla tradizione popolare, che illustrano con semplicità i temi del kerygma, altrimenti detto primo annuncio cristiano, i cui temi sono: l'amore di Dio, il peccato, la salvezza in Gesù, la fede, la conversione, l'infinita misericordia del Signore, la Signoria di Cristo, lo Spirito Santo, la comunità. Ogni storia è accompagnata da una riflessione e una preghiera, così da portare il lettore vicino a Dio. L'obiettivo di quest'opera è di mettere il lettore davanti alla propria coscienza per scoprire in verità e semplicità la propria natura.
Il libro raccoglie testi brevi che l’autore ha pubblicato su Facebook su temi tipici della sua riflessione: il cambiamento epocale imposto dalle sfide planetarie in atto; il senso di angoscia e disperazione dilaganti; la coesistenza paradossale di ciò che è estremamente buono e di ciò che è estremamente cattivo; l’aspirazione alla felicità, spesso frammentata
in mille rivoli inconsistenti; la predominanza del fattore economico sugli altri àmbiti della vita; l’insostenibilità di un «cristianesimo di massa» ridotto a consuetudine antropologico-culturale, a ritualità e a devozione.
I testi sono accompagnati, a mo’ di supporto e suggello, da citazioni di autori e pensatori celebri: da Pascal e Etty Hillesum, da Romano Guardini a Bonhoeffer, da Simone Weil a Martin Heidegger.
MARCO GUZZI, poeta e filosofo, nel 1999 ha fondato i gruppi di liberazione interiore «Darsi pace». Docente al Claretianum dal 2005, dal 2008 è professore invitato della facoltà di scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana. Nel 2009 Benedetto XVI lo ha nominato membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Autore di numerosi volumi, con Paoline ha pubblicato, tra gli altri: Darsi pace (20167), Per donarsi (20112, con CD), Il cuore a nudo (20163), Imparare ad amare (2013), Parole per nascere (2014), L’Insurrezione (2015), Fede e Rivoluzione (2017).
Il testo presenta 31 brevi meditazioni a partire da versetti biblici, scelti seguendo l'ordine dei libri dalla Genesi all'Apocalisse. Si tratta di meditazioni a carattere spirituale e non esegetico, per accompagnare la meditazione lungo l'arco di un mese. I nuclei tematici considerano l'Eucaristia sotto vari aspetti: come umile presenza di Dio tra noi, come dono di Amore, come nutrimento, come comunione e carità fraterna, come viatico, come Dio in noi e noi in Dio (vita interiore), come pregustazione del cielo.
La creazione riletta in un’ottica attualizzante, volta a riconoscere oggi i germi di un atto – quello creativo di Dio – che continua nel presente,giorno dopo giorno,nell’agire dell’uomo e della donna,fatti «a immagine e somiglianza di Dio». L’Autore, da sempre sensibile alle problematiche sociali e spirituali del nostro tempo, riprende l’incipit della Genesi e, in brevi e pregnanti pagine, ne evidenzia la straordinaria contemporaneità. Si ritrova, in questi versetti, il cuore dell’uomo,la sua storia,i suoi bisogni,i suoi desideri,le sue fatiche e le sue sfide:dall’impegno all’accoglienza,al bisogno di fraternità,di comunione,di aiuto reciproco;dal recupero del fondamentale valore della differenza tra uomo e donna, all’importanza del lavoro, dell’impegno; dal rispetto e dalla responsabilità verso il creato,alla sacralità del riposo e del silenzio.
AUTORE Andrea Riccardi è docente ordinario di Storia contemporanea presso la Terza Università di Roma. Studioso della Chiesa in età moderna e contemporanea, ha pubblicato numerose opere riprendendo i temi del difficile rapporto tra Cristianesimo, Cultura e Modernità nel secolo XX.Ha riservato inoltre un particolare interesse ai rapporti tra i mondi religiosi dell’area mediterranea. Oltre che per la sua vasta attività scientifica,è noto in ambito internazionale per aver fondato nel 1968 la Comunità di Sant’Egidio.Tra i suoi scritti ricordiamo: Il «partito romano». Politica italiana, Chiesa cattolica e Curia romana da Pio XII a Paolo VI (Brescia 2007); Convivere(Bari 2006); La pace preventiva. Speranze e ragioni in un mondo di conflitti (Cinisello Balsamo 2004).
Ė un testo che raccoglie – postume – le omelie, le catechesi, le riflessioni di don Antonio Serra, sacerdote della diocesi di Napoli, educatore, padre spirituale: un pastore innamorato del suo popolo, dalle cui parole, ogni credente può ricevere input, provocazioni, indicazioni per camminare sulle vie del Vangelo.
Il testo, avendo come intelaiatura lo scorrere di tutto l’anno liturgico – e in particolare i tempi forti di Avvento - Natale e Quaresima - Pasqua –, offre al lettore un accompagnamento spirituale per dare alle proprie scelte un senso cristiano, per dare profondità ai momenti liturgici, per vivere il tempo come risposta a Dio. Può essere consigliato a tutti coloro che desiderino capire come vivere «concretamente» il Vangelo; anche a giovani in ricerca vocazionale, religiose/i, seminaristi, sacerdoti.