La Scrittura presenta Maria di Nazareth in ascolto obbediente della Parola; per questo ha vissuto una esperienza unica e irripetibile che ha sovvertito i suoi progetti e l’ha resa benedetta fra le donne.
Il documento che guiderà i lavori del prossimo Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia convocato da Papa Francesco per il mese di ottobre 2014 e 2015.
La Chiesa si china sulla famiglia. Il 2014 e il 2015 saranno, infatti, due anni importantissimi per la famiglia. Non era mai accaduto nella storia della Chiesa che un pontefice convocasse a un anno di distanza l’uno dall’altro due Sinodi, uno straordinario e l’altro ordinario sullo stesso tema: Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione. E non poteva essere altrimenti, vista la profonda crisi spirituale e sociale che ha colpito soprattutto la famiglia. Il cammino di preparazione al Sinodo è iniziato nell’autunno 2013, quando a tutte le diocesi del mondo è stato inviato un questionario con una serie di domande sulla situazione delle famiglie. Adesso il cammino prosegue con questo importantissimo documento in cui sono raccolte, tra l’altro, le risposte giunte in Vaticano da tutte le parti del mondo. Un documento indispensabile, dunque, fondamentale per tutta la Chiesa, che offre un ampio quadro della situazione familiare odierna, delle sue sfide e delle riflessioni che suscita. Una bussola per orientarsi sul difficile momento che sta attraversando la famiglia, ma soprattutto un forte invito a tornare ad annunziare il Vangelo della famiglia, cioè che la famiglia, nonostante le luci e le ombre, è la cosa più bella del mondo, il motore della storia. Diviso in tre parti, questo testo sarà lo “strumento di lavoro” che guiderà le riflessioni di tutta la Chiesa sulla famiglia, le sue sfide e opportunità.
1) La prima parte è dedicata al Vangelo della famiglia tra disegno di Dio e vocazione della persona
2) La seconda parte tratta le varie proposte di pastorale familiare, le relative sfide e le situazioni difficili (le convivenze, le unioni di fatto, separati, divorziati e divorziati risposati…)
3) La terza parte è dedicata all’apertura alla vita e alla responsabilità educativa dei genitori.
Ripensare il modo con cui - in un contesto rinnovato e dai contorni fragili - si possono individuare modalità proprie per comunicare la fede: è il tema centrale della riflessione dell’Autore.
Poiché trasmettere la parola di Dio nella società di oggi è un’enorme sfida, coloro che sono chiamati a questo devono «formarsi», per essere persone di relazione e di comunicazione, capaci di incarnarsi nelle situazioni che vivono, competenti nell’utilizzo del linguaggio il più espressivo possibile che traduca la complessità del messaggio in tutte le sue sfumature. «Formarsi» ai differenti livelli con una formazione propriamente catechetica, una formazione comunicativa e una formazione spirituale.
L’ultimo capitolo del libro affronta l’attività catechetica rivolta all’universo giovanile contemporaneo, ai cosiddetti nativi digitali, attivi sui social network e sui blog, abituati a chattare e a interagire via webcam. Nello specifico, l’Autore richiama due consolidate esperienze catechetiche e formative: l’Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR) e lo scautismo.
«... È necessario conoscere bene che cosa Gesù ha annunciato; con che stile personale ha incontrato i suoi interlocutori; e con quali mezzi espressivi ha tradotto il contenuto del suo messaggio in un linguaggio adeguato agli ascoltatori». (dall’Introduzione)
Autori
Luciano Paolucci Bedini, sacerdote dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo, licenziato in Teologia pastorale e Catechetica all’Università Salesiana di Roma. Per lunghi anni è stato direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, regionale e anche assistente ecclesiastico regionale dell’Agesci Marche. Attualmente è Rettore del Pontificio Seminario regionale marchigiano «Pio XI», direttore del Centro regionale Vocazioni delle Marche e docente di Teologia pastorale e catechetica presso l’Istituto Teologico Marchigiano e l’ISSR di Ancona.
Sussidio di preghiera quotidiana 13 gennaio-31 marzo 2012
a cura del Centro diocesano Giovanile di Novara
Il secondo sussidio per l’anno pastorale 2011-2012 si propone di avvicinare i giovani alla meditazione della parola di Dio e alla preghiera, a partire dal Vangelo della liturgia di ogni giorno.
Alla parola di Dio, infatti, è affidato il compito di illuminare la mente; con la lettura continua del Vangelo, il sussidio offre spunti per la riflessione e il confronto per portare la parola di Dio nella vita quotidiana e un testo che da valorizzare per la preghiera personale e di gruppo.
Vi sono poi quattro rubriche a cadenza settimanale: “Gesù, questo (s)conosciuto”, per approfondire la figura del Signore; “Credi? Credo!”, che passo passo esplora il testo della professione di fede; “L’impronta del santo”, che indica ai giovani, attraverso testimonianze significative, alcune modalità concrete per incontrare Gesù e rimanere alla sua scuola;“Domande forti? Risposte intelligenti”, in cui sono proposte tematiche di vario genere, care alla sensibilità giovanile, per qualificare il cammino di fede.
L’itinerario prevede quattro sussidi, scanditi nei seguenti tempi:
1. 2 ottobre 2011-12 gennaio 2012
2. 13 gennaio-31 marzo 2012
3. 1 aprile-9 giugno 2012
4. 10 giugno-30 settembre 2012
Punti forti
Sussidio per giovani (ma non soltanto) che propone un percorso di riflessione e di preghiera a partire dal Vangelo della liturgia del giorno.
È un itinerario formativo da valorizzare personalmente e in gruppo.
Destinatari
Giovani, animatori di gruppi giovanili, sacerdoti, religiosi...
Curatori
Equipe del Centro Diocesano Giovanile Diocesi di Novara: sacerdoti e laici impegnati a vario titolo nella formazione e nell’animazione dei gruppi giovanili.
Sollecitato dall’attenzione che la Chiesa italiana rivolge al tema attraverso gli Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020, l’autore pone una riflessione critica sulla pastorale della scuola e dell’educazione in atto nelle comunità cristiane alla luce della cosiddetta «emergenza educativa», del magistero ecclesiale e della prassi pastorale, in modo da superare i punti deboli e far leva sui punti di forza di una pastorale organica o «integrata» di tutta la comunità cristiana, sempre più invitata a percepirsi come «comunità educativa».
Il libro affronta la «questione educativa oggi», resa particolarmente difficile dalle caratteristiche della società contemporanea occidentale; tratta dell’antico e fecondo legame nel tempo tra «scuola e Chiesa»; auspica un ritorno all’«educazione della persona». E infine, si interroga su come ripensare e rilanciare la «pastorale della scuola e dell’educazione» come azione di Chiesa, comunità educativa, per vocazione missionaria, a servizio di ogni uomo e di ogni donna, e come luogo di speranza nel mondo della scuola e dell’educazione.
Destinatari
Insegnanti/educatori/insegnanti di religione cattolica/sacerdoti/responsabili di istituti e congregazioni che hanno le scuole/Associazioni come:AIMC, FIDAE,AGE...
Autore
Edmondo Lanciarotta, sacerdote e parroco, è insegnante di religione, di etica e teologia dell’educazione presso la Sisf di Venezia (aggregata all’Ups di Roma). Dirige l’Ufficio Scuola, Educazione e Università della diocesi di Treviso ed è responsabile di Scuola, Educazione e Università per la Conferenza episcopale del Triveneto.
Punti Forti
Aiuta genitori, insegnanti, a capire quanto incida, nel processo educativo, la forza testimoniale dell’educatore. Aiuta i sacerdoti, gli insegnanti di religione, a scoprire il nesso intrinseco tra evangelizzazione ed educazione, offrendo indicazioni concrete su possibili applicazioni delle linee che scaturiscono dagli Orientamenti pastorali della CEI per il 2010-2020.
Visto e considerato come vanno le cose nel nostro Meridione, parafrasando una famosa frase del Vangelo, verrebbe da dire: dal Sud cosa mai potrà venire di buono. Eppure questo libro, scritto da un teologo del Sud, da più di due anni anche vescovo di Noto (SR), una diocesi del profondo Sud, non ha esitazioni a proporre il Mezzogiorno come una risorsa, umana e civile, per l’intero Paese.
In un tempo certo non facile per l’Italia, dove da una parte si festeggiano i 150 anni dell’Unità, e dall’altra si cerca di dividere il Paese, il Sud, anche se resta una terra amara per i pesi che ancora porta, può costituire una speranza, una sorta di laboratorio della speranza per l’Italia tutta, proprio per alcune sue caratteristiche essenziali: la voglia di riscatto, di voltar pagina, il desiderio di affrancarsi da certi poteri, la capacità di accogliere lo straniero, i rapporti sociali improntati a franchezza, le nuove generazioni che tornano a coltivare la terra, la cura e il rispetto per il territorio, una religiosità che, se ben orientata, mantiene ancora solide radici nella fede.
Sono tutti questi valori che, coniugati e riletti alla luce degli Orientamenti pastorali della CEI per il prossimo decennio, possono costituire una efficace proposta per educare alla vita buona (e bella!) del Vangelo.
Punti forti
Attualità dell’argomento: 150 anni dell’Unità d’Italia, federalismo, rapporti Nord-Sud. Il riferimento agli orientamenti pastorali della CEI per il prossimo decennio. La prefazione è del card.Angelo Bagnasco
Destinatari
Larghissimo pubblico, ma anche e soprattutto, educatori e giovani.
Autore Antonio Staglianò, nato a Isola Capo Rizzuto (KR) nel 1959, ordinato sacerdote nel 1984, è dal 2009 vescovo di Noto (SR). Dopo aver conseguito il Dottorato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana e la Laurea in Filosofia presso l’Università della Calabria (Cosenza), ha insegnato per diversi anni Teologia fondamentale, Teologia trinitaria, Cristologia in varie università e ISSR. Dal 1989 al 1995 è stato membro del Consiglio nazionale dell’Associazione Teologica Italiana, dal 1997 teologo consulente del Servizio nazionale della CEI per il progetto culturale.Ha diretto per dieci anni la rivista di Scienze teologiche Vivarium. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Vangelo e comunicazione, EDB, Bologna 2002; Pensare la fede, Città Nuova, Roma 2004; Cristianesimo da esercitare, Studium, Roma 2007; Madre di Dio. La mariologia personalistica di Joseph Ratzinger, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2010.
Il volume raccoglie le relazioni del Corso Triennale di Formazione per Formatrici organizzato dall’Usmi nel 2010. La formazione religiosa è presentata come una sfida teologica verso un futuro, radicato nel tempo di Dio – tempo positivo e carico di speranza di una vita nuova.
I relatori ci aiutano a riflettere sull’argomento dal punto di vista biblico, teologico, spirituale, e di accompagnamento. Essi invitano a considerare la realtà di oggi, che, sappiamo, presenta molte ombre, ma con la mente e il cuore orientati – con determinazione – verso un domani che, dobbiamo ricordare, sarà preparato soltanto dall’oggi.
La formazione ha bisogno di essere sempre piuÃÄ attenta alla crescita integrale delle persone, percheÃÅ possano rispondere alla chiamata a essere sapienti testimoni della Buona Novella. In un mondo dove i rapporti intergenerazionali e interculturali, spesso, sono conflittuali, i consacrati devono rendere visibile la realtaÃÄ evangelica di un mondo piuÃÄ solidale e fraterno, nella collaborazione, per il bene comune.
Allora il tempo di oggi, chronos, diventeraÃÄ kairoÃÅs, tempo di Dio.
Punti forti
I relatori sono tutti molto noti nell’ambito della vita religiosa. Una visione realistica delle difficoltà di oggi, ma nella fede che ci apre alle possibilità di un domani che appartiene a tutti.
EÃÄ una forte sollecitazione a tutti i religiosi per una crescita in una vita di fiducia, radicata in Dio.
Destinatari
Tutti coloro che hanno la responsabilità diretta della formazione sia iniziale come pure continua e per chi, in generale, è attento al mondo dei giovani e alla realtà della direzione spirituale. Il testo è utilissimo anche per tutti i religiosi perché non si limita alla formazione degli altri, ma guarda alla propria e offre una visione positiva del futuro della vita cristiana.
Autori
Giuseppina Alberghina, già superiora generale delle Suore di Gesù Buon Pastore, collabora ora all’Ufficio Formazione dell’USMI nazionale.
Fabrizio Pieri, studioso di Teologia biblica e di Teologia spirituale, docente all’Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana di Roma. Dirige corsi di esercizi spirituali.
Marina Štremfelj, del Centro Aletti di Roma. Specializzata in Missiologia e Spiritualità delle Chiese Orientali, è attiva in corsi di direzione spirituale e di formazione, oltre che nell’organizzazione di corsi di esercizi spirituali.
Massimo Grilli, docente di Nuovo Testamento all’Università Gregoriana di Roma.
Beppe Roggia, salesiano, eÃÄ docente di Metodologia pedagogica presso la UniversitaÃÄ Pontificia Salesiana (UPS).
Samuela Rigon, formatrice delle suore francescane dell’Addolorata, psicologa e docente presso l’Istituto Superiore per Formatori e la Pontificia Università Antonianum.
Frutto di incontri, conferenze, interviste, letture, confronti, il volume si interroga sul presente e sul futuro della famiglia in Italia.
Occorre innanzi tutto individuare un concetto preciso della parola «fami- glia» – afferma l’Autore – e quindi custodirne con rigore il significato, perché ogni ambiguità può costituire un attacco alla sua identità.
La famiglia è prima di tutto «risorsa», per le persone e per la società; da questa evidenza bisogna partire per comprenderne la natura, le modalità di interazione con la storia e con il mondo, le fatiche e le potenzialità.
Tra le alterne vicende della storia, la famiglia si presenta come un «sog- getto responsabile», anche se non autosufficiente; capace di generare vita, solidarietà, senso civico, ma anche «bisognoso di adeguate interazioni con il contesto esterno», non ultima l’esperienza lavorativa, sfida che la nostra società contemporanea propone in modi assolutamente nuovi.
Francesco Belletti, sociologo, è direttore del CISF (Centro Internazionale Studi Famiglia) di Milano; membro del comitato di direzione del mensile «Famiglia oggi» e autore di numerose monografie e pubblicazioni scientifiche. Dal luglio 2009 è presidente nazionale del Fo- rum delle associazioni familiari. Svolge attività di ricerca, consulenza, docenza e formazione in campo sociologico, in ambito pri- vato e universitario, con particolare interesse a politiche sociali, dinamiche del privato-sociale, tematiche familiari.
Venti racconti, venti semplici favole sui grandi temi dell’esistenza, scritti con un linguaggio agile e immediato,lieve e a volte ironico. La penna dell’Autore sa agganciare la complessità dell’esistenza nelle sue multiformi sfaccettature per riproporla poi in immagini fantasiose e colorate,senza la pretesa di esaurirne la ricchezza. I brevi racconti mettono al centro l’uomo e le sue relazioni, attorno al quale prendono forma emozioni,passioni,desideri e paure che intessono il vivere quotidiano,quei temi universali,cioè,che vanno dall’amicizia all’amore,dalla gelosia alla delusione,dall’entusiasmo gioioso alla fatica nella debolezza. Forte della propria esperienza come educatore nell’Azione Cattolica, l’Autore riesce a cogliere ogni volta nelle fragilità e nei limiti che contraddistinguono l’uomo la ricchezza che si annida nel profondo che porta a saper cambiare e crescere. Quest’attenzione rende il volume un utile sussidio in percorsi di carattere educativo.
AUTORE
Francesco Russo, avvocato, ha una lunga esperienza come educatore e presidente in Azione Cattolica. Nel 1997 ha vinto il premio giornalistico Buone notizie. Nel 2007 è stato finalista al premio Parole in corsae finalista al premio L.I.T.T.L.E.II Una favola per l’Europa.
In Italia e nel mondo si moltiplicano le esperienze di catechesi familiare. Provocano un salto qualitativo: non più catechesi ai genitori in vista della catechesi dei figli in età evolutiva, ma catechesi ai genitori in vista della loro fede personale. E' una vera e propria catechesi agli adulti, un autentico cammino di fede, in vista della maturazione personale cristiana. I figli non potranno che beneficiarne. Il tutto in sei capitoli in cui il linguaggio esperienziale supera il linguaggio discorsivo. Sono molte e indicative infatti le esperienze riportate in questo volume. La prefazione di Lucio Soravito, vescovo di Adria e Rovigo, focalizza la novità pastorale della pubblicazione e ne sottolinea importanti aspetti catechistici e comunitari.
Per molto tempo la catechesi in Italia ha concentrato le sue attenzioni primarie sull'iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, considerandola come prioritaria in ordine all'educazione alla fede delle giovani generazioni. Questa prassi pastorale ha dato risultati nel passato, ma oggi sta rivelando tutta la sua precarietà: i giovanissimi scompaiono dalla vita ecclesiale dopo il periodo dell'iniziazione ai sacramenti, e a poco servono le strategie messe in atto per coinvolgerli. In questi ultimi anni l'attenzione si sta spostando verso le famiglie, dove i giovanissimi imparano a credere e a vivere quello in cui credono. Nella nota pastorale della CEI Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia si sottolinea il ruolo insostituibile della famiglia, luogo privilegiato della testimonianza di fede. La collana Catechesi familiare, intende offrire uno strumento concreto ai singoli genitori ma soprattutto alle parrocchie con l'obiettivo di coinvolgere le famiglie nel cammino catechistico dei figli in età scolare. Il progetto prevede tre volumi - e tre quaderni per i bambini - e si snoda seguendo la parola di Dio della liturgia domenicale; quindi i volumi valorizzano l'anno liturgico, la grande scuola biblico-teologica del popolo di Dio.