Rufino di Aquileia fu tra il IV e il V secolo prolifico traduttore di opere dei Padri greci, che egli consegnò ai cristiani d'Occidente in una veste "romanizzata". Tra le sue maggiori opere, la versione latina della Storia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea, commissionata dal vescovo Cromazio con precisi intenti pastorali, offre anche al lettore moderno una molteplicità di spunti storico-letterari. Questo libro, incentrato sulle tematiche della persecuzione e del martirio, indaga, attraverso il confronto con l'originale greco, le tecniche adottate dal traduttore, che si inserisce nel solco dell'antica tradizione del vertere latino e rivela i gusti e gli interessi dei nuovi destinatari. Riserva altresì particolare attenzione agli aspetti agiografici, individuando innovazioni e riscritture rufiniane.
Individuo e comunità, pluralità dei valori, loro conflitto e possibile conciliazione: sono alcuni dei temi decisivi della filosofia politica contemporanea. Temi che qui trovano un loro distillato nel dialogo tra Isaiah Berlin e Charles Taylor: due prospettive differenti nel declinare questi termini, pur all'interno del comune orizzonte di un liberalismo che non dimentica i suoi limiti.
Kierkegaard non scrisse mai direttamente favole, se non mescolate alle pagine filosofiche o ai discorsi religiosi, a modo di esempi o apologhi. Eppure, quasi tutte le volte, questi brani iniziano con l'esplicito attacco: "C'era una volta…". Differenziandosi da Andersen, Kierkegaard aspirò a una propria maniera di scrivere favole - pensose, amare, talvolta dure - come nuovi esperimenti spirituali. Questo libro - raccogliendo favole vere, presunte o abbozzate - rivela un volto inedito del pensatore: le voci di un giglio, di un'oca o di un viandante narrano la dimensione esistenziale delle creature.
Questo volume sul Nuovo Testamento sigilla idealmente l'opera collettiva dedicata alla Bibbia nella letteratura italiana, ma anche l'impresa compiuta con i volumi sul Mito nella letteratura italiana: due strumenti per valutare la consistenza degli stimoli offerti dai grandi codici della civiltà occidentale, quello greco-latino e quello ebraico-cristiano. Gli studiosi che hanno lavorato su quest'ultimo si sono accostati all'avvincente materia con metodi e prospettive differenti, analizzando il linguaggio, mettendo a fuoco le idee, esaminando i processi di risemantizzazione e reinterpretazione cui gli scrittori sottoposero il Libro sacro dal Medioevo ai giorni nostri.
E davvero impressionante risulta l'incidenza esercitata da un'opera snella come i Vangeli e dagli altri scritti neotestamentari sulla lingua comune e sulla scrittura letteraria, sull'immaginario collettivo e sulle conoscenze individuali di ogni epoca. Insieme agli autori studiati, i saggisti avvertono e trasmettono all'intelletto e allo spirito il fervore che esercitano le pagine della buona novella: la dolcezza della Madonna e la fermezza degli angeli, l'incanto del Natale e la strage degli innocenti, il dramma della Croce e il gaudio della Resurrezione, i dubbi di Pilato e la folgorazione di Paolo, le visioni dell'Apocalisse e le favole degli apocrifi, la felicità pagana e la beatitudine cristiana, le antiche domande e le nuove risposte.
Questo libro ricostruisce il percorso compiuto dalla Chiesa nella sua relazione con il moderno, assumendo un punto di vista specifico: l'atteggiamento elaborato dal papato. Se il confronto di quest'ultimo con la cultura moderna era iniziato già nel corso della Rivoluzione francese, il punto di partenza prescelto è il pontificato di Pio X che, con la solenne condanna del modernismo nell'enciclica "Pascendi" del 1907, segna una svolta: il moderno, da avversario con cui misurarsi anche per poter essere al passo con i tempi, diventa il nemico che penetra nascostamente all'interno della Chiesa per dissolverla. Vengono qui delineati i tratti fondamentali con cui ciascuno dei pontefici successivi, fino a papa Francesco, si è confrontato con questo insieme di problemi, cercando di definire una linea di presenza della Chiesa nella modernità. Tra continuità dottrinali, differenze pastorali e, talvolta, innovazioni teologiche.
"Un giorno mi toccò un soffio divino bruciandomi. Quel perfido giorno segnò la mia sorte mi lasciò queste misere spoglie e solo lucenti parole che caddero presso ruscelli senz'acqua. Ma provai un tale amore una forza portentosa nell'essere da stupire le mormoranti deità che presiedono i sogni."
Guido Paduano I valori di Virgilio. L'obbligo e la forma Miscellanea Carlo M. Lucarini - Cristiana Melidone Ancora sull'inizio delle Phoenissae di Euripide e dell'Electra sofoclea Vincenzo Fai Verginità e secchezza negli Inni di Callimaco Paolo Giovanni Tarigo Callimaco, il dio e i Traci 'pulitori di mense' (Call., fr. 178 Pf. = 89 M.) Antonella Bruzzone Purpureus e le acque. Una nota semantica Giuseppe Mariotta Cronologia achemenide in Diodoro Siculo e l'«ottavo anno» delle Elleniche di Ossirinco Giovanna Laterza Aeneid vii 53-57: an acrostic' Gian Enrico Manzoni Virtus e sapientia nell'Odissea di Orazio Antonio Ramírezde Verger Nota crítica a Tibulo i 1, 45-50 Francesco Padovani Problemi di identità. Ismenodora nell'Amatorius di Plutarco tra storia, finzione e precettistica erotica Chiara Meriggio Su alcuni loci critici delle Efesiache di Senofonte Efesio Gabriella Moretti Il sapere sullo stomaco e la dottrina rigettata. Avventure letterarie di un motivo satirico Carmen Dell'Aversano - Alessandro Grilli - Mauro Nervi La 'legge di Axelson'. Filologia, estetica, transtestualità Recensioni Angelo Matteo Radaelli rec. a Caterina Mordeglia (a cura di), Lupus in fabula. Fedro e la favola latina tra Antichità e Medioevo. Studi offerti a Ferruccio Bertini, Pàtron, Bologna 2014 Schede Alexandre le Grand, filologia greca e latina, Fortuna dell'Antico, Lucrezio, Giorgio Pasquali, Proba.
"Dalla mistica alla storia, sempre alla ricerca di lasciarsi trasformare dall'A/altro. Questo è l'itinerario intellettuale, necessariamente incompiuto (pervasiva è la figura del viandante), del gesuita francese Michel de Certeau. L'esperienza dell'estraneità vissuta sulla propria pelle e dell'essere "alterati", cambiati in profondità, dall'incontro con l'A/altro permette al mistico come allo storico di prendere la parola e di narrare. Lasciare spazio all'A/altro provoca una rottura: fa passare da un atteggiamento che tende a ricondurre tutto a sé e al proprio ordine, al modo di Robinson Crusoe - il personaggio del romanzo di Daniel Defoe che riesce a ridurre in schiavitù Venerdì, quindi a sottometterlo alla propria logica -, all'accoglienza di uno squarcio che infrange la coerenza e l'omogeneità dell'identico e del discorso che tutto uniforma e razionalizza. Problematizzando la modernità, de Certeau è attuale in ogni ambito del pensiero." (Giacomo Canobbio)
Sono trascorsi dieci anni dall'uscita dell'ultimo fascicolo di Fonti e documenti, la pubblicazione annuale del Centro studi per la storia del Modernismo, poi anche della Fondazione Romolo Murri, entrambe con sede nell'Università degli Studi di Urbino. A quella iniziativa, avviata nel 1972 da Lorenzo Bedeschi, che ne fu anche l'effervescente animatore, si collega Modernism, che vede ora la luce. Con questa nuova pubblicazione intendiamo anzitutto riproporre la centralità per gli studi storici della crisi modernista europea tra Otto e Novecento quale momento paradigmatico del nodo costituito dai rapporti tra cristianesimo e modernità.
Un volume di spiritualità, sul modello della meditazione monastica degli antichi Padri della Chiesa: in preciso riferimento alle Scritture, l'autore commenta i temi della speranza e del perdono, quanto mai attuali.
Sezione monografica: La Bibliotheca di Fozio come archivio Luciano Bossina, Introduzione. Per una lettura della Bibliotheca di Fozio Luciano Canfora, Non esiste l'"ambasceria in Assiria" Vanna Maraglino, Genesi e propagazione di una erronea datazione del primo concilio di Nicea Anna Trento, Nilo, Proclo o Nestorio? Cinque omelie in cerca d'autore (Phot. Bibl. 276) Tommaso Braccini, Fozio e Giobio Claudio Schiano, Stefano Gobar e la controversia sul corpo risorto nella Bibliotheca di Fozio. Saggi: Emiliano Rubens Urciuoli, Un'ordinaria eccezione. Erik Peterson in- terprete di Carl Schmitt (1924-1933) Bradford A. Bouley, Roman Medicine, Papal Power and the Making of Spanish Saints Giovanni Cavagnini, Guerra e santità. Il caso di Guido Negri (19162014) a proposito di cristianesimo e culture di Franco Bolgiani Bruna Bocchini Camaiani, Franco Bolgiani, Cristianesimo e culture Fulvio De Giorgi, Su Cristianesimo e culture di Franco Bolgiani Giovanni Filoramo, Intervento in merito a Franco Bolgiani, Cristia- nesimo e culture Éric Junod, La voix chaleureuse et la curiosité généreuse de Franco Bolgiani. Interventi: Giorgio Campanini, Dino Torreggiani e la Chiesa di Reggio Emilia. Una ricerca di Sandro Spreafico.