La testimonianza e l'attualità di un grande maestro cattolico del Novecento e del secolo appena iniziato: Josemaría Escrivá de Balaguer (1902-1975), fondatore dell'Opus Dei. In ambito educativo la sua azione pastorale ha promosso, direttamente e indirettamente, la nascita di centinaia di istituzioni: università, scuole elementari e medie, istituti professionali, licei, club per la formazione della gioventù nel tempo libero, iniziative sportive, centri culturali, residenze universitarie, scuole agrarie... Il suo ministero sacerdotale, attraverso il messaggio della santificazione del lavoro - che ha come primo gradino il perfetto compimento del proprio dovere professionale - ha insegnato a migliaia di uomini e donne la pratica e il gusto per il lavoro ben compiuto per amore di Dio e del prossimo.
Chi ha detto che il greco è marginale nel panorama delle lingue moderne o, peggio, che il greco antico è una lingua morta? Questo "Dizionarietto", con una cavalcata interdisciplinare attraverso le parole (da Accademia a Zoologia), mostra come l'universo linguistico greco sia il serbatoio concettuale di 3000 anni di cultura occidentale, come dimostrano anche i neologismi che hanno caratterizzato le scienze negli ultimi secoli (dalla fisica alla cibernetica, dall'economia alla psicoanalisi). Per ogni lemma si presentano l'etimologia, la fortuna culturale, gli esiti, spesso paradossali, nella lingua comune, le curiosità e l'uso, con brevi citazioni di passi greci proposti nell'originale, trascritti e tradotti. Utile a chi ha frequentato il liceo classico, ma anche a chi proviene da altri percorsi, il "Dizionarietto di greco" offre ai lettori la "carta d'identità" della nostra cultura. E consente di riscoprire con occhi nuovi la più formidabile macchina per pensare (e sentire) mai elaborata: la lingua greca.
Nell'Europa cristiana di antico regime, l'esecuzione capitale era un grande spettacolo pubblico destinato a educare il popolo col terrore delle pene e a edificarlo sul piano religioso. In esso la preoccupazione dominante era quella della conversione. Dal condannato ci si aspettava che si convertisse: e la conversione doveva essere manifestata pubblicamente con segni di pentimento, esibizione di sentimenti di lealtà e inviti ai presenti a non disobbedire alle leggi e a coltivare sentimenti religiosi. La conversione era una trasformazione profonda che al posto della figura esecrata e maledetta del criminale, del ribelle e dell'eretico doveva far apparire improvvisamente un pio cristiano pentito e pronto a scontare col suo sangue il male fatto per guadagnarsi il premio della vita eterna. Sull'intreccio tra conversione e mutamento di identità, che si manifesta in occasione delle esecuzioni capitali, questo volume, che raccoglie un seminario tenuto presso la Scuola Normale, getta luce nuova e originale.
Radicalismo sociale non vuole dire ateismo, il cristianesimo comporta interesse profondo per le sorti del mondo. Questa sembra la lezione che ci ha lasciato la statunitense Dorothy Day (1897-1980), una delle grandi protagoniste del cattolicesimo sociale del Novecento. Fondatrice del giornale "The Catholic Worker" e dell'omonimo movimento che creò case di ospitalità soprattutto per gli emarginati in città e in campagna, conciliò un mestiere moderno come il giornalismo con una fede intensamente vissuta.
I brani antologici presentati, tratti dalle autobiografie e dal giornale, ripercorrono le tappe della sua vita, compresa tra lo "scrivere" e il "fare". Educò con la sua azione generazioni di giovani americani al senso della comunità, della giustizia, della democrazia e della solidarietà sociale e a un profondo pacifismo.
La creazione del mondo e dell'uomo nei racconti biblici riscritti per i bambini. Età di lettura: da 6 anni.
Il desiderio di essere felice e l'esperienza della delusione che suscita infelicità sono tappe della crescita di ciascuno di noi. Partendo da interrogativi semplici e spontanei, questo volume cerca di capire se è possibile ipotizzare un'educazione a partire dal desiderio, spesso frustrato, di una vita felice e duratura, una nuova educazione integrale della persona.
SOMMARIO
Alla ricerca della vita felice - Legami di cui morire, legami che riportano alla vita - La revisione dei legami e la necessità di ri-orientarsi - Ri-orientamento di sè, conversione, educazione - Educazione e cultura: alcuni miti da decostruire
La crisi eccezionale che dal mondo della finanza è giunta fino all'economia reale spinge a rivalutare la validità dei principi teorici e delle metodologie di studio applicate ad oggi in questo settore. Questo volume vuole riprendere l'antica questione alla base della scienza economica: la dimensione etica delle scelte legate al mondo dell'economia. Il passaggio dall'utilitarismo individualista all'economia civile lascia i confini dell'utopia per disegnare nuove possibilità di sviluppo globale, che non lascino esclusi milioni di persone.
Il Trattato di psichiatria di Eugen Bleuler conosce da quasi un secolo un'ampia diffusione (testimoniata dalla sua traduzione in una decina di lingue) e ancor oggi in Germania costituisce uno dei testi di studio per gli studenti dei corsi di Psichiatria generale. Propone una sistematizzazione del sapere psichiatrico con l'intento di unificare, sotto il profilo metodologico, due approcci spesso distinti nella pratica clinica: quello "statico", scientifico-osservativo - orientato alla classificazione delle patologie e all'analisi della loro incidenza statistica presso la popolazione, secondo un modello maggiormente prossimo a quello delle scienze naturali - e quello "dinamico" ed "esistenziale", in cui l'accento è posto sulle interazioni tra individuo e ambiente. Il Trattato è qui proposto secondo la quindicesima edizione, stabilita nel 1982 dal figlio dell'autore, Manfred Bleuler (1903-1994), che ha provveduto, nel corso degli anni, avvalendosi di un qualificato staff di collaboratori, ad aggiornarlo secondo le più recenti risultanze della scienza clinica e diagnostica.
Lo school counseling è una pratica particolarmente promettente, nella sua capacità di affrontare problematiche cruciali dell'educazione e della società. In Italia la professione del counselor è in forte via di sviluppo, mentre negli Stati Uniti ha una lunga e consolidata tradizione. I nove contributi che compongono il volume esplorano le diverse potenzialità e le sfaccettature di una pratica che necessita nel nostro Paese di un preciso statuto e di adeguati percorsi di formazione. Esaminare lo sviluppo e l'attuale situazione dei counselor negli Stati Uniti può offrire indicazioni utili sulle azioni da intraprendere in Italia. Un testo tra la ricerca e la formazione, indirizzato a tutte le figure professionali che ruotano attorno al mondo della scuola e a chi desidera approfondire una tematica sempre più attuale. «Avere cura della mente significa aver cura dei pensieri e delle emozioni che condensano la nostra essenza. Se si accetta questa assunzione ontologica, la questione pedagogica da indagare consiste nel capire in quali direzioni dovrebbe muoversi l'agire educativo e con esso l'azione di counseling».
Il rapporto tra gli operatori nei servizi educativi per l'infanzia e le famiglie è cruciale per la qualità del lavoro quotidiano di supporto alla crescita dei bambini e di sostegno ai genitori. Il volume presenta la lettura ragionata dei dati emersi dalla somministrazione di un questionario a educatrici di Nido, docenti di Scuola dell'infanzia e genitori del territorio veneziano, nell'ambito di un recente convegno organizzato dal Movimento per una Cultura dell'Infanzia. Le analisi proposte dagli autori individuano tensioni, richieste e pressioni non sempre di facile riconoscimento ed elaborazione e offrono a chi lavora direttamente con bambini e famiglie una possibilità di recuperare spazi e tempi di pensiero, studio e riflessione.
Nelle nostre istituzioni scolastiche predomina l'attenzione per l'insegnamento, a scapito di una dimensione fondamentale del processo educativo: l'apprendimento. Solo se i contenuti (spesso trasmessi in forme standardizzate) diventano fare si favorisce la crescita dell'identità personale e si lavora per un "progetto uomo". Il curricolo interdisciplinare di istituto «fondato su compiti, organizzato in moduli/situazioni formative, finalizzato a produrre competenze» può superare «le ambiguità di una didattica [...] incerta tra emancipare e manipolare». Per verificare l'efficacia di questa prospettiva Maria De Benedetti ci propone una panoramica sulle sue tante esperienze e ricerche, che l'hanno portata a lavorare con ragazzi a rischio, anziani, casalinghe, passando dalla formazione dei lavoratori all'orientamento scolastico, all'educazione permanente degli adulti alla formazione dei docenti. Completa il testo una ricca sezione dedicata agli strumenti che visualizzano e organizzano i processi presentati.