Nicea, 325 a.C., qui si tenne il primo concilio ecumenico della storia, che affrontò questioni dottrinali e più precisamente la realtà di Cristo come Verbo di Dio incarnato. Come conciliare la confessione di fede cristiana in Gesù Cristo quale Figlio di Dio con la fede altrettanto cristiana in un unico Dio? Un dibattito divampato nel IV secolo e inasprito dalla posizione del teologo alessandrino Ario che propugnava un rigido monoteismo, secondo il quale Cristo non può essere "Figlio di Dio" in senso proprio, ma solo un essere intermedio che Dio avrebbe posto per relazionarsi all'essere umano. Nicea è una tappa importante, anche se non definitiva, per il nostro Credo. I padri conciliari confermarono la definizione secondo cui Gesù Cristo, come Figlio di Dio, è "consustanziale al Padre". Da quel Concilio uscì il Simbolo niceno, il testo che ancora oggi si recita a Messa, con le integrazioni del Concilio di Costantinopoli del 381, che definì la confessione di fede nello Spirito Santo e precisò così il dogma della Divina Trinità come forma specificamente cristiana del monoteismo. In occasione del XVII Centenario del Concilio di Nicea, il volume si prefigge, a partire dalla ricostruzione storica e politica dei fatti salienti, di considerare la ricchezza di questo epocale "nodo" nella vita della Chiesa antica per ritrovare i fondamenti della nostra fede.
Una storia al massimo della sua potenza e sacralità. Scritti in cui si entra come fosse una cattedrale di sensi. L'agire di un uomo che è diventato il modo in cui gli atti di resistenza più silenziosi al nazismo facciano parte di ciò che salva la civiltà. Nonostante il parere contrario dei vertici della chiesa, Franz rifiuta di accettare la guerra considerandola strumento di distruzione di uomini. Il volume è costituito da un saggio che conduce il lettore nella storia di Franz attraverso la sua vita, il contesto politico e sociale, i valori morali e religiosi a cui credeva, la profonda relazione con la moglie Franziska. La seconda parte è composta da tutte le lettere che i due coniugi si sono scritti durante la prigionia di Franz. Franz Jägerstätter venne ucciso nella prigione dove era rinchiuso anche il suo coetaneo Dietrich Bonhoeffer. Prefazione di papa Francesco.
Il "grido" incessante di papa Francesco per il vero bene comune è il nucleo centrale di questo imperdibile volume. Il Papa lancia la grande sfida del bene comune all'umanità in cammino nella storia: la costruzione di un'economia che offra a tutti dignità, qualità di vita e prospettive di crescita; la lotta per difendere e, dove necessario, ristabilire la pace su basi solide e sicure; la riscoperta del valore della politica come più alta forma della carità; la difesa dei diritti umani, la pratica di uno stile di dialogo e collaborazione tra società, stati, religioni e sistemi culturali. Papa Francesco invita tutti a unirsi a lui nell'impegno per la costruzione di un mondo migliore. E non si limita a ricordare i principali valori della giustizia sociale e della democrazia, ma traccia itinerari concreti che ciascuno può percorrere per dare il proprio contributo al bene comune.
Per conoscere da vicino l'evento che ha diviso la storia e ha cambiato il destino dell'intera umanità. Tutto ciò che è accaduto dal Getsemani alla sepoltura di Gesù. Un libro rigoroso sul piano scientifico, storico, esegetico, ma al tempo stesso di alta divulgazione, da poter leggere con piacere per conoscere meglio "cosa è realmente successo". Un'indagine condotta con gli strumenti propri dell'investigazione. Inevitabilmente nel far questo si fa riferimento alla Sindone, anche se questo non è un libro sulla Sindone e tale reperto è qui utilizzato solo per il suo valore testimoniale. L'indagine si ferma alla soglia del sepolcro perché è questo l'obiettivo specifico che si è proposto l'Autore. Il volume, allora, affronta sia da un punto di vista medico-scientifico sia da quello teologico la passione e la crocifissione, dei suoi effetti sul corpo e sulla morte del condannato, degli strumenti e delle fasi della passione, nonché di alcune ipotesi su alcuni "reperti", oggetto di questa indagine.
Con la cresima ogni ragazzo diventa un cristiano adulto e consapevole. Questo album è pronto ad accogliere i tuoi pensieri, i tuoi "grazie", le tue riflessioni sulla vita. Penna o matita, sei pronto a raccontare la tua storia d'amicizia con Gesù? Età di lettura: da 10 anni.
Karol Wojtyla è stato un papa che non solo ha parlato di Dio, ma ha mostrato come vivere di Dio. Il volume presenta magistralmente la vita di Karol giovane, prete, vescovo, papa e santo.
Il racconto, un po'narrativo e un po'saggistico, non segue necessariamente il ritmo cronologico ma si sofferma via via sugli aspetti salienti di uno che ha segnato profondamente la storia.
Tra i punti forti del libro, il racconto inedito di quando il seminarista Wojtyla salvò una ragazza ebrea di 13 anni da morte certa; i retroscena dell'attentato di Al Agca; il viaggio di Giovanni Paolo II del 1983 in Polonia, che segnò l'inizio di un "terremoto" che avrebbe portato alla caduta del Muro di Berlino; il Giubileo del Duemila, quando, dopo l'opera costante e i "mea culpa" di papa Wojtyla, la Chiesa chiese perdono per i tradimenti del Vangelo compiuti dai cristiani lungo i secoli
A volte ci rivolgiamo a terze persone con domande e lamentazioni varie, della serie: "Non riesco a capire come mai mi alzo con la luna traversa, come mai non riesco a perdonare, come mai certe persone mi suscitano antipatia, come mai Dio ha creato il mondo pur sapendo che non gli sarebbe andata proprio bene. La risposta che si cerca fuori, da altri, molto probabilmente va trovata dentro di sé. All'oracolo di Delfi "conosci te stesso", fa eco l'espressione di sant'Agostino che dice: "La verità abita nell'interiorità degli uomini". Chiediti come mai è un invito ad entrare, in punta di piedi, nel proprio io interiore per trovare quelle risposte di senso che ognuno desidera dare a se stesso. Chiediti come mai è quindi uno strumento per entrare nello spazio buio del proprio inconscio o subconscio per riportarlo alla luce, alla luce del conscio, della consapevolezza. Chiediti come mai diventa allora la via da percorrere per una esistenza meno faticosa e, perché no, anche più serena.
Vi voglio bene è l'espressione di don Tonino che utilizzava in più occasioni e in circostanze diverse. Essa esprime il desiderio che ha animato la sua vita e la sua azione pastorale: guardare con simpatia alle persone e agli avvenimenti della storia, per testimoniare a tutti la gioia del vangelo. L'ordinazione episcopale di don Tonino Bello è un evento che segna una certa discontinuità con il periodo precedente. In realtà, la discontinuità è solo apparente. Vi è infatti una continuità sostanziale con il tempo del ministero sacerdotale che costituisce un tassello fondamentale per comprende il flusso vitale, culturale e pastorale di don Tonino. Sembra che don Tonino abbia parlato e agito solo negli undici anni di Molfetta e sia stato muto e inerte nei quarantasette anni. L'introduzione evidenzia la linea di continuità e di sviluppo che caratterizza la vita e il ministero pastorale di don Tonino, come sacerdote a Ugento e vescovo a Molfetta.
Dimostrare l'esistenza di Dioè possibile, ecco le prove. Il bisogno di Assoluto è radicato in ogni animo umano come propensione all'autotrascendenza, a non adagiarsi nella condizione mondana, per cercare un senso dell'esistenza oltre i limiti della nostra natura. Ma ciò che è assoluto e trascendente necessariamente è anche ineffabile, perché non può essere totalmente compreso dalla mente umana. Almeno una volta nella vita ogni uomo si confronta con la possibilità di rispondere razionalmente alla domanda: "Dio esiste?". Se infatti per decidere di credere o di non credere di primo acchito si può non aver bisogno di un motivo razionale, tuttavia dopo aver deciso da che parte collocarsi sia il credente sia il non credente sono obbligati a cercare una giustificazione logica della loro scelta, altrimenti essa resta campata in aria, quindi facilmente scossa dalle intemperie esperienziali e dal logorio del dubbio che attraversa tutte le esistenze umane. Il saggio è rivolto tanto ai credenti quanto ai non credenti e prende in esame i percorsi della ragione intorno a quanto si può conoscere dell'Ineffabile alla ricerca delle prove dell'esistenza di Dio.
Un percorso di vero e proprio mental coach che Papa Francesco rivolge a ciascuno di noi; come un padre che ci conosce e vuole starci vicino nei momenti difficili, così che ciascuno di noi possa riprendere in mano la propria vita alla luce del vangelo della speranza. La felicità, infatti, non è una ricchezza per pochi, ma il desiderio di Dio per tutti. In un tempo di difficoltà, in cui siamo assediati dalle paure, dalle depressioni, dalle fatiche; in un tempo in cui abbiamo sperimentato il dramma della malattia, le tenebre della guerra, papa Francesco raccoglie le nostre speranze e lancia a tutto il mondo, soprattutto ai giovani, un messaggio di speranza e di luce. Le domande sulla felicità, sul futuro, sui sogni, sulla fraternità, sulla resilienza trovano da parte di papa Francesco risposte concrete e inviti a riprendere in mano la propria vita ogni giorno con un piano di azioni.
Papa Francesco ha a cuore la qualità della vita di ogni uomo e di ogni donna. Per lui contano ogni singolo volto, ogni anima, ogni persona. Per questo dedica alla crescita di sé stessi un'attenzione speciale. In questo è interprete del comandamento evangelico: "Ama il prossimo come te stesso"... perché il primo ostacolo tra noi e la felicità, tra noi e la capacità di amare, siamo noi stessi! Il Papa si rivolge a tutti: bambini, giovani, anziani, uomini, donne, coppie e famiglie. A tutti insegna la via di una vita di qualità e ricca di soddisfazioni. Tutto questo comincia dal rafforzamento dell'uomo e della donna interiori e, soprattutto, dall'amare sé stessi. Ognuno di noi è un essere prezioso e unico, amabile e capace di bene! Ciascuno di noi ha un tesoro prezioso nascosto nel profondo del suo cuore, della sua mente e della sua volontà. Scoprire sé stessi e il proprio valore; valorizzare i propri sogni e sognare in grande!; imparare ad amarsi e ad amare. Papa Francesco insegna a coltivare sé stessi per dare energia alla vita.
"La ricerca di Giuseppina Zarbo affronta le questioni nodali circa l'istruzione di una ontologia trinitaria individuandone le forme e i luoghi di praticabilità. Nel cogliere le provocazioni che la filosofia contemporanea pone all'ontologia trinitaria, il lavoro evidenzia le sfide che questa pone, non solo a singoli orientamenti filosofici, ma alla filosofia nella sua stessa costituzione globale che è chiamata a ridefinirsi, oltre la retorica dichiarazione della sua fine". (dalla Prefazione di Calogero Caltagirone)