A lungo l'umanità si è considerata perfetta, attribuendo le proprie eventuali défaillances all'alienazione portata dalla tecnica o all'azione di entità arcane e malvage come il Capitale e l'Europa. Ma sarebbe bastato un esame di coscienza per capire che il problema era un altro: l'imbecillità, dentro e fuori di noi. L'imbecillità è una cosa seria, a cui sinora non si è dato che uno sguardo distratto, come fosse una cosa per pochi e, soprattutto, per altri. Non è così, e, appena ce ne accorgiamo, i conti tornano, nell'economia, nella società e nella storia. Parte da qui l'irresistibile riflessione del filosofo su questa imbarazzante caratteristica dell'umano. Ce n'è per chiunque: per i titani del pensiero, per i giganti indiscussi della letteratura, per i protagonisti della storia universale. L'umano, insomma, è essenzialmente (e non accidentalmente) un imbecille. Ed è di qui, solo di qui, dal sentirci tutti lambiti dalla grande ala dell'imbecillità, che ha origine il progresso, la lunga avanzata dell'umanità verso il bene - ossia, la sua fuga senza fine dall'imbecillità.
"La forma di una città cambia più in fretta - ahimè - del cuore degli uomini": già Baudelaire avvertiva come ogni inevitabile trasformazione del paesaggio urbano si accompagni a struggimento e perdita. Ma forse non è impossibile ritrovare il senso di un'armonia fra noi e i volti delle città italiane maggiormente rappresentative di quella luminosa civiltà che, nelle epoche passate, è stata un faro per il mondo intero. Guardiamole con occhi nuovi, come fanno queste pagine, e lasciamo che a venirci incontro siano immagini originali e inedite, consegnate a noi dalle testimonianze letterarie o artistiche di visitatori illustri che ne hanno saputo cogliere lo spirito autentico. Da arcaiche forme insediative risalenti alla notte dei tempi, quelle città sono diventate nel corso dei secoli capitali di signorie e di principati generatori entrambi di un'autonoma, altissima civiltà; e prima ancora sono state orgogliosi, liberi comuni o repubbliche marinare gelose del loro prestigio e della loro indipendenza. I luoghi che visiteremo grazie a questo libro esigono di essere considerati alla stregua di creature viventi, con le fisionomie, i caratteri, le personalità loro. Saranno occasione di conquista e scoperta personale, da cui usciremo profondamente arricchiti.
Il manuale presenta i fondamenti della psicologia sociale. Dopo un inquadramento storico, sono affrontate, oltre agli argomenti tradizionali della disciplina, tematiche legate a fenomeni attuali, quali la migrazione, l'esclusione sociale, l'intercultura, l'educazione scolastica e la formazione degli insegnanti. Nell'intento di illustrare la continuità e la complessità delle ricerche psicosociali sì evocano sia gli esperimenti classici della psicologia sociale sia i contributi più recenti.
Che cosa definisce l'essere "buoni genitori" in un mondo diventato sempre più incerto nelle sue regole e confini? Ed è proprio vero che solo il rapporto di coppia fondato su una chiara distinzione di genere garantisce il benessere dei figli? Intorno a questi temi si assiste a un accavallarsi spesso cacofonico a vagamente colpevolizzante di nostalgie del buon tempo antico, evocazioni di un ritorno alla natura e furori tecnologici. Il libro guarda al mestiere di genitore e alle sue sfide attuali partendo dall'esperienza concreta di madri e padri, smontando stereotipi e ricette troppo facili e riflettendo sui dilemmi posti dalle nuove tecnologie riproduttive.
"Sono Odisseo, figlio di Laerte, noto agli uomini per tutte le astuzie, la mia fama va fino al cielo": la figura che ha letteralmente afferrato l'immaginario occidentale sino a plasmarne le fondamenta culturali è inafferrabile. Ulisse, l'eroe dal multiforme ingegno, continua ad affascinarci proprio per questo. Nel suo lungo errare durante il viaggio di ritorno a Itaca va incontro ad avventure strabilianti, in parte subite in parte ricercate, ponendosi come il campione dell'intelligenza, della conoscenza, dell'esperienza, della virtù etica e della sopravvivenza. Ma la vera attrazione magnetica che ancora oggi il personaggio mitico continua a esercitare su di noi è quella delle sue metamorfosi nel tempo (una su tutte: il folle volo dantesco), delle sue "ombre" che si allungano nel cinema, nella poesia, nel romanzo, nell'arte, così come nella scienza e nella filosofia. Ulisse è ovunque, il suo vero viaggio è senza fine.
La fiducia è in primo luogo un legame originario: solo perché abbiamo ricevuto amore e sicurezza ne diveniamo capaci. La sperimentiamo quotidianamente nei legami parentali, amicali, sociali, come pure nelle istituzioni, che rendono possibili patti di lealtà anche fra persone estranee. E infine si ha fiducia quando la si ha - in una potenza altra, Dio, a cui ci si affida in ragione d'una promessa di salvezza. Di fronte a un'impossibile autosufficienza, fidarsi, anzitutto come atto di generosità, è un rischio che dobbiamo correre.
Fra il Rinascimento e l'età napoleonica, in Europa e nei paesi mediterranei la schiavitù ha riguardato sei-sette milioni di persone: neri africani, turchi, arabi, italiani, spagnoli, portoghesi, francesi, ma anche greci, ebrei, slavi, magiari, e persino ucraini, moscoviti, tedeschi, inglesi, olandesi, scandinavi. Attingendo a una ricchissima documentazione, questo libro narra la loro storia, dagli scontri e dalle catture per mare e per terra alla presenza di schiavi e schiave nella vita domestica e in quella pubblica, in Europa come sull'altra sponda del Mediterraneo: costretti al remo o ad altre fatiche sulle navi, sfruttati in cantieri e miniere, ma anche impegnati in proprio come barbieri, sarti, gestori di botteghe; oppure, in un rapporto che non escludeva l'affetto, servitori, governanti, concubine. Una storia in larga parte dimenticata che queste pagine riportano con efficacia in vita sotto gli occhi del lettore.
Il manuale, con specifica attenzione ai riflessi sull'ordinamento italiano, descrive il sistema europeo di protezione dei diritti e libertà che sono comuni alla Convenzione europea dei diritti umani e alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. La prima vincola i 47 Stati del Consiglio d'Europa, la seconda i 28 Stati che sono anche membri dell'Unione. Il contenuto dei diritti considerati è definito dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani, di cui tiene conto la Corte di giustizia dell'Unione europea. Il manuale illustra le nozioni generali del diritto dei diritti umani in Europa e i singoli diritti ed espone la disciplina dei ricorsi e della procedura della Corte europea.
Dallo stadio iniziale, caldissimo, circa 4,56 miliardi di anni fa, la Terra si sta lentamente raffreddando. Il rapporto che la lega all’uomo si fa ogni giorno più intenso: crescita demografica e sviluppo tecnologico richiedono un maggiore sviluppo delle fonti energetiche e un aumento dell’approvvigionamento di acqua e cibo. Capire come funziona il nostro pianeta è indispensabile per poterne utilizzare le risorse in modo sostenibile e per difendersi dai rischi naturali.
Soggetta a errori e fallacie, incapace di raggiungere conclusioni corrette, debole nell'argomentare, facile preda di tentazioni e false promesse: è davvero così fragile la ragione umana nell'orientare la nostra condotta? Il libro delinea l'immagine di una mente meno malata di quanto le diagnosi correnti sostengano, mostrando che anche quando vacilla lo fa per cause funzionali, assai diverse da quelle solitamente ipotizzate. Ma della ragione bisogna avere cura e allenarla di continuo: gli esercizi qui proposti mettono alla prova le capacità di ragionamento del lettore, offrendo l'occasione di affinarle.
12 interventi per insegnanti e dirigenti
La qualità di un sistema scolastico è spesso misurata da indicatori relativi all’apprendimento degli studenti, ma un parametro non meno importante è costituito dal benessere organizzativo e dalla salute psicofisica di chi opera in tale sistema. Oltre ad offrire utili strumenti di lettura per riconoscere lo stress nella scuola, capire come si manifesta e le sue cause, il volume propone diverse linee operative di intervento, pensate come strategie di prevenzione e gestione dello stress per il possibile superamento del disagio psicologico, dell’esaurimento emotivo e del malfunzionamento organizzativo.
Dina Guglielmi insegna Psicologia del lavoro e Psicologia dell’orientamento presso la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato «Mobbing» (2015). Franco Fraccaroli insegna Psicologia del lavoro e Psicologia delle organizzazioni nell’Università di Trento. È delegato al benessere organizzativo della medesima università. Tra i suoi libri per il Mulino: «Stress e rischi psicosociali nelle organizzazioni» (con C. Balducci, 2011) e «Andare in pensione» (con G. Sarchielli, 2015).
Anche quest'anno il Rapporto fornisce informazioni, dati aggiornati e linee interpretative sui recenti avvenimenti. Dopo un'introduzione di carattere generale, ampio spazio è dedicato all'analisi dei cambiamenti intervenuti nello scenario politico: il progressivo disimpegno degli Stati Uniti dal Mediterraneo, la fase di destabilizzazione dell'area con la crescente contrapposizione tra mondo sunnita e mondo sciita, la crisi del progetto d'integrazione euromediterranea. Un ampio focus è dedicato al fenomeno delle migrazioni, indagato sotto vari aspetti: il ricambio tra ingressi e uscite nel mercato del lavoro, che fa dell'accoglienza dei migranti una forma di riequilibrio demografico tra le due rive del bacino; gli elementi che caratterizzano il sistema migratorio, come la direzione dei flussi, la durata dei progetti migratori, la qualifica dei migranti, l'impatto sulle economie di provenienza; la frammentazione geografica, che tende a moltiplicare i luoghi di partenza e a dare centralità a quelli di transito; i processi di integrazione degli immigrati, fortemente condizionati dal contesto territoriale di accoglienza; le migrazioni viste da Sud, ossia le politiche migratorie di Egitto e Marocco. Nella seconda parte il Rapporto prende in esame i settori che maggiormente condizionano lo sviluppo delle economie dell'area.