Storia di una grande amicizia a partire dalla lettura dei due autografi di Francesco inviati a frate Leone. Una lettura globale di tipo storico-esegetico che ne evidenzia gli elementi esistenziali. La vicenda di Leone nel suo legame di forte amicizia con Francesco ha in questi due testi una testimonianza di insuperabile bellezza e intensità. La preziosità ed esclusività di questi testi è riconosciuta subito anche da Leone: essi sono giunti fino a noi perché egli li ha conservati presso di sé come memorie preziose del consiglio e della consolazione ricevute da Francesco. Il linguaggio “io-tu” dei due autografi fa emergere la profondità della vicenda umana e cristiana dei due amici e fratelli.
Questo libro introduce alla visione francescana dell'ecologia che, per molti aspetti, può essere considerata come ispiratrice dell'enciclica Laudato si'. Analizza le attuali sfide etiche globali, mettendole in relazione con l'esperienza di Francesco d'Assisi e con la riflessione filosofica e teologica della tradizione francescana. Evidenzia la necessità di superare l'attuale cultura dello scarto. Francesco d'Assisi è universalmente riconosciuto come modello e fonte di ispirazione per tutti coloro che cercano di vivere in rapporto armonico con la natura, come esempio e referente per gli ambientalisti. Raccogliendo questo sentire comune, Giovanni Paolo II proclamò Francesco d'Assisi patrono dei cultori dell'ecologia nel 1979.
Nel lontano 25 gennaio 1950, don Primo Mazzolari tenne a Padova una conferenza prendendo le mosse dal fioretto che narra l'incontro tra san Francesco e il lupo di Gubbio. Egli ne trattò collegando l'episodio al vangelo e facendone una parabola esistenziale dei suoi tempi? Dei suoi? Basterà ripercorrere la trama del nostro famoso testo per riscoprirne, assieme a don Mazzolari, tutta la sua attualità?
Antologia di brani che parlano del rapporto di Francesco con le donne in generale e con alcune donne in particolare. Una bellissima occasione per esercitarsi nel deporre ogni pregiudizio su un tema così umano, e talora sofferto, come è la relazione uomo-donna, e ripartire da una posizione non scontata, l'ascolto. Passi tratti dalle Fonti francescane, dai testi dell'agiografia francescana ai più recenti discorsi dei Papi, che in diverso modo parlano anche del rapporto delle donne con Francesco, un interessante cambio di prospettiva, capace di far emergere altri volti della realtà. Donna Pica, Chiara, Jacopa dei Sette Sogli, Angela da Foligno, la Madre del Signore, la Chiesa?
Le Ammonizioni di san Francesco sono ventotto istruzioni, cioè brevi scritti di cui solo alcuni furono dettati dal santo, altri invece trascritti da conversazioni private o prediche. Le prime dodici trattano argomenti eterogenei, mentre le successive richiamano le beatitudini evangeliche. Gli studi su quest'opera non sono numerosi e per lo più con un taglio divulgativo. Pochi sono quelli che offrono una lettura in chiave biblica e nello specifico, non esiste nessun commento completo sulle Ammonizioni dalla prospettiva biblico-sapienziale. Il presente volume vuole riempire in qualche maniera questa lacuna nella ricerca francescana moderna e offre spunti validi e interessanti per una meditazione approfondita e fruttuosa dell'insegnamento di Francesco d'Assisi che, fondato saldamente sulla Sacra Scrittura, si rivela ancora oggi pieno di sapienza, freschezza e attualità dopo otto secoli.
L'opera disegna i tratti principali dell'ambiente sociale, politico, culturale e religioso in cui è maturato il progetto della principale iniziativa di divulgazione francescana nel corso dell'età contemporanea.
Una raccolta di preghiere, alcune scritte di proprio pugno da san Francesco, altre a lui attribuite, altre ancora forse non pronunciate dalla viva voce del santo, ma comunque a lui riferibili e rivelatrici della sua pietà. Tutti i testi sono tratti dalle biografie e i racconti più antichi contenuti nelle Fonti Francescane.
Si ricorda quest’anno l’VIII Centenario dell’approvazione della prima regola di san Francesco: nella primavera di ottocento anni fa (1209) il «poverello di Assisi», appena ventisettenne, si recò a Roma da papa Innocenzo III e gli chiese di approvare quella che lui chiamava la sua «forma di vita». Mentre tutto il mondo francescano contemporaneo, nelle sue innumerevoli «versioni», è chiamato «a rinnovare la propria fedeltà al carisma e a ricomprendere tutta l’eredità spirituale del fondatore», anche ogni uomo – cristiano o no – non può evitare di interrogarsi sui valori vissuti così radicalmente da san Francesco e dalla prima fraternità francescana. «Credere Oggi» celebra l’evento offrendo una serie di riflessioni dei più importanti esperti di francescanesimo di oggi. Un fascicolo per tutti, in particolare per coloro che intendono conoscere il francescanesimo contemporaneo.
Destinatari
Per tutti.
Autore
Felice Accrocca, Silvestro Bejan, Luciano Bertazzo, Giovanna Cremaschi, Franco Frazzarin, Servus Gieben, Taddée Matura, Gianluigi Pasquale, Paolo Pegoraro, Lucio Saggioro, Pacifico Sella, Lino Temperini, M. Maddalena Terzoni, Giovanni Voltan.
Donchisciottizzare la società e francescanizzare la cristianità. Il compito è arduo, ma possibile. Il nostro tempo è ferito dal denaro: un terribile despota che ipnotizza la società odierna sempre più indifferente ai problemi sociali e alle domande dell’etica. Oggi si avverte il bisogno di guardare lontano in positivo, quasi alla stregua di un «folle». Per questo dovremmo osare riscoprire due personaggi singolari e intramontabili come don Chisciotte e san Francesco nei loro progetti utopici di vita. Partendo dalla loro sana ironia e dal loro buon umore, in queste pagine si cerca di superare le paure, i dubbi e le perplessità dell’uomo odierno e di trasmettere coraggio, decisione e speranza.
Destinatari
Chi ama i progetti “utopici” della vita.
Autore
J.A. Merino, spagnolo, laureato in lettere e filosofia presso l’Università Complutense di Madrid; già professore di storia della filosofia moderna all’Università autonoma di Madrid, di storia della filosofia contemporanea nella Pontificia Università Antonianum di Roma, nella quale è stato anche rettore. È stato direttore della cattedra di genetica e vita umana nell’Università UDEM (Monterrey, Messico). Ha tenuto lezioni e conferenze in diverse Università in Spagna, Italia, America latina, Stati Uniti, Russia e Giappone.
Originale biografia di san Francesco d'Assisi, che narra i principali avvenimenti della sua vita e ne illustra le virtù intessendo i testi delle primitive fonti francescane con le parole stesse del Poverello.
Da nove secoli Francesco d'Assisi non cessa di interessare e affascinare artisti e letterati. Perché? La risposta è semplice: in lui si riflette lo splendore del Verbo di Dio incarnato. Pura espressione dell'amore, della libertà, della gioia, della ricerca e dell'incontro con l'Assoluto, il santo di Assisi non può non interessare e affascinare, soprattutto poeti, artisti, letterati. Il presente volume offre, attraverso il racconto di ventitre incontri con Francesco, una carrellata, rapida e affascinante, sulla presenza del Poverello nella letteratura del Novecento. In quale luce l'hanno visto gli scrittori e i poeti? Quale messaggio hanno colto? Quale particolare aspetto li ha interessati? Che cosa dice il santo agli uomini del nostro tempo? Un libro che risponde a queste domande e vivifica l'amore per Francesco.
Destinatari
Chiunque sai interessato a cogliere negli scrittori del Novecento il senso del religioso e il loro intimo rapporto con il Santo di Assisi.
Autore
FERDINANDO CASTELLI, gesuita, è stato docente di letteratura e cristianesimo presso l'Istituto di Scienze religiose della Pontificia Università Gregoriana. Attualmente è redattore di 'La Civiltà Cattolica' per il settore letterario. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i tre volumi dal titolo Volti di Gesù nella letteratura moderna (1987, 1990, 1995) e i due volumi: Nel grembo dell'Ignoto. La letteratura moderna come ricerca dell'assoluto (2001 e 2006).
Il volume presenta una interessante lettura e un'analisi dal punto di vista artistico, simbolico e spirituale dell'icona della croce di san Damiano. La storia documentata della croce, dipinta nel XII secolo in Umbria, e con molta probabilità realizzata per essere destinata alla chiesa di San Damiano, inizia proprio in questo luogo. Fin dall'inizio essa divenne una delle più preziose reliquie francescane, tanto da recare l'appellativo di Croce francescana. La croce, pur essendo a tutti gli effetti una icona bizantina, presenta influssi siriani, conseguenza della presenza in Umbria di monaci siriani, e ci è pervenuta grazie al provvidenziale intreccio degli eventi legati alla conversione di san Francesco più che al suo valore artistico.
Destinatari
Francescani in primo luogo, religiosi e laici, ma anche quanti vogliano approfondire la conoscenza di quella che è chiamata la «croce francescana».
Autore
Tomasz Jank, frate minore conventuale, nato nel 1966 a Msciszewice nel voivodato di Danzica, diplomato al liceo artistico e laureato in filosofia e teologia presso l'Università di Cracovia. Nel 1998 si diploma in pittura e grafica presso l'Accademia di belle arti di Danzica e nel 1999 in conservazione dell'arte sacra presso l'Università Niccolò Copernico di Torun. Ha realizzato opere per alcune cappelle di Danzica, Lublino, Praga e progettato scenografie per le opere teatrali Forza Venite Gente (1988) e Ballata su san Francesco (1989). Attualmente risiede presso il convento francescano di Poznan ed è responsabile della comunità accademica «Porziuncola».