"La religiosità?" Qualcosa di essenzialmente dinamico, che mette al centro non l'individuo religioso, ma la storia delle relazioni fra gli uomini e con le cose. "L'amicizia?" Una riapertura della visione negativa dell'esistenza per tornare al cuore dell'uomo. "La teologia della liberazione?" Era il sillabario della fede per i contadini dell'America Latina che veniva ad essere il centro vitale del cristianesimo. Non si occupava dei dogmi ma scopriva una delle colonne portanti del regno, la giustizia. "Charles de Foucauld?" Un faro e un interlocutore vivo che aiuta a incarnare la testimonianza di una fratellanza universale, senza barriere né pregiudizi, per amorizzare il mondo. "La Chiesa?" Per me sono le favelas dell'America Latina dove ogni tipo di sofferenza che sull'umanità è presente e la Chiesa in questi luoghi non può essere la maestra infallibile di verità ma deve mostrare quello sguardo materno che si posa tenerissimo su tutte queste miserie che spesso vengono sopportate con molto coraggio. "I giovani?" Sono una forza se uniti e (con loro) tutte le novità possono essere un terreno che muove il mondo."
"In passato mi sembrava che ogni cosa fosse solo per me: è tutto come allora, ogni emozione è rimasta al suo posto. Io no. Gli esiti di una banale influenza hanno cambiato radicalmente la mia esistenza. Ho dovuto riorganizzare la mia vita con l'illusoria sensazione che si trattasse di una situazione provvisoria e che ieri sarebbe tornato ad essere oggi." (Roberto Rapaccini)
Il volume dà la parola alle domande di Giobbe: domande urlate che tirano fuori tutto il dolore dell'uomo e tutto il dolore del mondo. Domande di allora e di sempre, che tornano ad interpellare la coscienza delle donne e degli uomini di oggi.
Il testo raccoglie alcuni degli editoriali scritti mensilmente dall'autore, negli ultimi sette anni, per il Messaggero di Sant'Antonio. Il titolo vuole sottolineare che nelle notizie è sempre possibile andare in cerca della Notizia; e soprattutto intende affermare che la Notizia di Dio (Il Vangelo) è una grande occasione che gli uomini hanno a disposizione per conoscere meglio se stessi e il proprio destino, per capire quali informazioni hanno anche l'indiscussa dignità di notizia e quindi sono utili per vivere meglio.
E' possibile vivere insieme senza restare intrappolati continuamente in conflitti distruttivi o è solo un sogno
L'esperienza monastica camaldolese celebra nel 2012 il suo millenario.
"La malattia mentale è una grossa sfida per il nostro mondo. Oggi vogliamo essere forti, i deboli vengono schiacciati. In realtà siamo nati tutti nella debolezza e moriremo nella debolezza. La nostra parte più debole ha qualcosa da dirci. in ascolto di coloro che rifiutiamo, dei più vulnerabili, impariamo ad ascoltare anche la vulnerabilità che è in noi. Loro, essa, ci prendono per mano per portarci dalla paura alla relazione" (Jean Vanier)
"Il libretto che vi propongo non leggetelo come fosse un libretto. Vivetelo come fosse un abbraccio. Ho impiegato ottant'anni per capire che la preghiera non è fatta di parole, ma di atti d'amore; che il Padrenostro non è fatto di 36 parole, ma di trentasei abbracci; che la messa non è solo una messa ma è un matrimonio consumato con Dio. Sei voi arrivate prima di me a fare questa esperienza, il libretto ha 'trovato la giusta dimora'"
Contro i manuali che riducono l'esistenza a ricette per il successo, l'Autore propone un anti-metodo per accettare il fallimento e la paura e per aprire noi stessi a ciò che va oltre di noi. Perché, paradossalmente, una società che fugge dinanzi alla morte non può che costruire una cultura di morte, mentre una società che la accetta genera una cultura di vita. DALL'INDICE Meditazioni sul tempo umano Lo spavento del morire Sul suicidio e l'eutanasia dal nome ingannevole Sull'omicidio legale e il terrorismo Sul peccato di Adamo, il sacrificio di Cristo e il nichilismo Anti-metodo in quindici lezioni GRAND PRIX CATHOLIQUE FABRICE HADJADJ, ebreo dal nome arabo e di confessione cattolica, è sposato e padre di due figli. Saggista e drammaturgo, insegna filosofia e letteratura.
Riflessioni che, passo dopo passo, tracciano un cammino silenzioso sul senso della vita attraverso uno sguardo profondo sulle cose e sugli eventi. Giunge per tutti il giorno in cui la vita si fa chiara. Le apparenze si dissolvono; le cose che valgono si impongono; le speranze non si aggrappano piu alle situazioni o alle persone, ma rendono vivi i rapporti e alimentano l'interiorita. Quando questo avviene e la stagione della vita matura. La serenita resta l'orizzonte di ogni giornata. Quando ti sorprende questa stagione, la vita non ti puo piu appartenere, esige di diventare dono. I genitori la offrono ai figli, in ogni circostanza, i maestri agli alunni ad ogni pagina dei libri letti insieme, gli amici agli amici ad ogni passo della storia comune. E' di questo domani che ci parlano le pagine di Molari.
La salvezza e' donata ad ogni uomo che si apre al trascendente e spende la sua vita per i fratelli. Gesu' Cristo e' il termine della fede o la radice della salvezza? Il libro, steso di getto a Patmos, parte dalla suggestiva interpretazione di un versetto del Vangelo di Giovanni - Chi crede (,) in Lui sara' salvo", (Gv 3,15) - per mostrare come la "salvezza" e' donata da Gesu' Cristo ad ogni uomo che si apre al trascendente e spende se stesso al servizio dei fratelli. Una buona notizia per chi vive la "fede-amore" pur non avendo conosciuto Gesu' Cristo, ma, al tempo stesso, un monito severo per i cristiani, consapevoli che il Battesimo non costituisce un "privilegio di garanzia", semmai una ragione di responsabilita'. "
Un testo di spiritualita' sul Verbo di Dio fatto carne. Ho messo in questo libro quanto fa parte ormai del mio mondo mentale, ripetendo forse cose gia' scritte... Mi e' sembrato comunque che, alla fine, "il Verbo fatto carne" mi fosse piu' vicino, piu' presente, e mi sollecitasse, mi accompagnasse e mi sostenesse nella mia diuturna missione di pace. Dovendo dare un titolo, avevo pensato a "carne di uomo, carne di Dio"; ma... Si parla anche di "carne di donna"! Alla fine sono giunto al titolo attuale che mette in evidenza come Dio, creando il mondo in vista di Gesu' Cristo, abbia pensato alla nostra "carne", ma vivificata dallo Spirito e orientata alla pace tra gli uomini" (dalla Prefazione). "