L’incanto e lo stupore per la vita e per i suoi misteri sono la condizione naturale dei bambini per rivolgere «in alto» i loro occhi. Questo libretto è uno strumento ideale per i genitori che intendono educare i loro figli alla preghiera, entrando in simpatica familiarità con Dio. Preghiere sapienti a mo’ di filastrocche, capaci di toccare diversi registri, dalla lode al ringraziamento, dalla supplica all’invocazione, dalla gioia alla speranza. Il CD allegato, registrato con attori professionisti, aiuta a conferire quel clima magico e spirituale necessario, perché anche semplici rime possano vestirsi di bellezza e di poesia.
Una proposta per famiglie che vogliono rendere allegro il momento della preghiera. Un aiuto perché genitori e figli si trovino uniti davanti al Padre, e si riscoprano così più capaci di Amare. Regalando questo libro contribuirai a sostenere l’Associazione Progetto Mozambico Onlus, cui verranno devoluti tutti i proventi degli autori.
«Non è la prima volta che Valentino Salvoldi si inoltra nelle pagine bibliche, spesso scegliendo quelle più "provocatorie". Qohélet-Ecclesìaste lo è, per certi versi in modo estremo e supremo, e percorrerlo esegeticamente e teologicamente è piuttosto arduo. Don Valentino ha scelto di proporre una guida di lettura tematica ricorrendo a una sorta di trittico. Nella prima tavola irrompe il vocabolo-vessillo di Qohélet, hebel/habel, "vanità"; nella seconda si incrociano dialetticamente questa "vanità" radicale con la "grazia" divina assoluta e, infine, nel terzo quadro s'intrecciano eternità e tempo, pienezza e caducità, perfezione e fragilità effimera. Il dettato è limpido, coinvolgente, appassionato e non ha bisogno di tracce che ne guidino la lettura o di analisi esplicative.» (Gianfranco Ravasi).
Lasciarsi toccare da Dio per essere «ri-creati», lasciarsi incontrare da Lui nelle «vie del cuore» fino a diventare le sue mani è l'augurio di questo libro che racconta cammini interiori, fatti anche di «Vangelo scritto dalle storie di fratelli e sorelle cronologicamente più vicini a noi. Cammino che fa della vita un'esistenza in cui è necessario «tornare al cuore».
In un percorso interdisciplinare tra architettura e arte, teologia e filosofia, letteratura e antropologia, il libro analizza gli spazi del tempio greco, di quello ebraico e della basilica cristiana, in un viaggio ideale tra Atene, Gerusalemme e Roma.
Un ritratto dell’uomo e del poeta, seguendo il filo conduttore della biografia, ma con ampie digressioni dedicate ai luoghi, alle persone, alle passioni che hanno segnato la vita e la poesia di Salvatore Quasimodo (1901-1968), premio Nobel per la letteratura nel 1959. E un tema ricorrente: la ricerca della pace interiore, affidata ad un rapporto col divino sempre tormentato.
Si intrecciano ricordi personali del “Quasimodo quotidiano”, analisi serrate delle liriche più significative dal punto di vista artistico ma anche come riflesso dell’animo inquieto del poeta, ritratti di luoghi (la natia Sicilia, la Milano della guerra e dell’immediato dopoguerra), ritratti di persone (fra tutti, Giorgio La Pira , conterraneo del poeta, quasi una sorta di alter ego spirituale).
Una «testimone d’eccezione» introduce il lettore nelle vicende esistenziali e letterarie di Salvatore Quasimodo. In particolare aiuta a scoprire il volto poco noto – ma forse più vero e profondo – di un «tormentato cercatore di Dio».
Nel Vangelo sono numerosissimi i passi in cui compaiono dei numeri: «uno solo è il vostro maestro», «amico, prestami tre pani», «se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto», «Chiamati a sé i dodici discepoli», «E quelli gli fissarono trenta monete d’argento», e così via. A volte hanno un senso letterale, altre simbolico: Enzo Romeo li ha raccolti, disposti in ordine crescente e commentati brevemente e con uno stile accessibile a tutti. Questo sguardo «matematico» produce riflessioni inaspettate e stimolanti, svelando i significati di alcuni riferimenti numerici del testo che a volte passano inosservati, o vengono frettolosamente trascurati.
«Si laurea in Teologia con una tesi su Ligabue». Così titolava nel marzo 2017 il quotidiano la Repubblica, seguito da decine di segnalazioni sulla stampa cartacea e on line e sui social network. Così l'autore della tesi, uno stupito Lorenzo Galliani, si è trovato al centro di un acceso dibattito pubblico sull'accostamento, per molti irriverente, fra il rocker emiliano e la religione. Eppure Ligabue appare costantemente in dialogo con il cielo e con un Dio dal volto umano, anche quando critica con parole dure la Chiesa: a testimoniarlo decine di citazioni dal suo canzoniere e dalle interviste rilasciate in trentanni di carriera. Prefazione di Matteo Zuppi.
4 marzo 1943 - 1 marzo 2012: sono gli estremi della parabola terrena di Lucio Dalla, un grande artista della parola e della musica che ha saputo raccontare l’allegria e la disperazione, la forza dell’amore, l’inquietudine del vivere. Curioso, sperimentatore, spregiudicato nella sua ricerca artistica e umana, non ha mai nascosto la profonda religiosità che animava la sua visione del mondo ma anche la sua concezione dell’arte, perché – diceva – «Dio è tutto: forma e contenuto». Questo libro delinea il profilo artistico di Dalla grazie a un’attenta analisi dei testi delle sue canzoni e la ricostruzione dei rapporti con artisti e intellettuali (come Roberto Roversi e Francesco De Gregori) cruciali per la sua formazione e la sua carriera. Lucio Dalla, un «giullare di Dio» come l’amatissimo Francesco d’Assisi, è stato capace di raccontare non solo il nostro tempo storico ma ancora di più il nostro tempo interiore, lo scorrere delle nostre stagioni esistenziali. E lo farà ancora a lungo.
«Non deve essere facile scrivere la vita di Leletta d’Isola. Mancano infatti nella sua vita grandi eventi sociali o ecclesiali a cui lei abbia preso parte con una funzione di leadership. Tutta la ricchezza di questa meravigliosa creatura sta nel suo intimo, nel suo donarsi a Dio sempre più profondamente, nella sua capacità di ascoltare gli altri, i loro problemi e le loro sofferenze e di dare a tutti una risposta giusta, ben calibrata, tale da poter essere percepita» (dalla Prefazione del card. Martini). Con questo volume l’autrice riesce nel compito di tracciare la biografia di Leletta, «un’anima di fuoco», una contemplativa nel mondo, una guida spirituale al femminile. La portinaia del Buon Dio, come si definiva.
Prefazione del card. Carlo Maria Martini
Numerosi sono, soprattutto in Italia, i santuari e le chiese dove sono custodite reliquie di questi eventi prodigiosi (fra i più famosi: Lanciano, Trani, Ferrara, Alatri, Orvieto, Cascia, Siena). Esistono già diversi testi sull’argomento ma di interesse prevalentemente locale o a carattere strettamente devozionale-spirituale.
Renzo Allegri scrive per la prima volta una vera e propria storia dei miracoli eucaristici, partendo dalle origini del cristianesimo sino ai nostri giorni e restituendo al lettore allo stesso tempo un sorta di “storia della Chiesa e della fede” ricostruita da un’angolazione del tutto particolare. Secondo lo stile di Allegri, il testo è documentatissimo e scritto in maniera semplice e accessibile.
Il volume affronta il tema della prova/tentazione per il credente. La prova, tema forte del Tempo di Quaresima, come occasione di maturazione della fede.
Un antico graffito rappresenta un crocifisso con testa d’asino. Irrisione blasfema di un pagano su Cristo, o blasfema irrisione dell’Altissimo su ogni nostra immagine di lui e dell’uomo, sua immagine?
L’Idiozia, la gaffe incomprensibile: un Dio crocifisso! La sua croce, spettacolo osceno per tutti, scandalo per i credenti e follia per i non credenti, è la distanza infinita che lui ha posto tra se stesso e l’idolo, diceva Bonhoeffer.
In questo terzo millennio ci interroghiamo sul destino del mondo. Sarà celebrazione della libertà compiuta che dominerà su tutto, o distruzione dell’uomo che finirà sotto i suoi cocci?
La croce, enigma di Dio, è la risposta che lui dà all’enigma dell’uomo!
Questo libro è un tentativo di decifrarlo al di là di ogni devota ovvietà. Seguendo il racconto del vangelo di Luca e ascoltando le voci che risuonano sul Golgota, cerca di «vedere» ciò che il silenzio del Crocifisso dice alla religione, alla politica, al vivere e al morire di ogni giorno, gravemente ferito da violenze e delusioni. E pur sempre ravvivato da speranze e amori!