Confrontando alcune coppie bibliche, Dario Vivian porta alla luce i diversi volti della relazione, in particolare d’amore, in una lettura della Bibbia legata alle dinamiche antropologiche che interrogano la fede: il dipanarsi dell’esperienza amorosa emerge così entro una dinamica pasquale che, dalla freschezza iniziale, passa attraverso la crisi e la messa alla prova per ritrovare il dono della rifioritura di speranza e vita.
«Le relazioni d’amore, così come la fede, hanno il potere di farci entrare nell’“oltre” della nostra esistenza: se ami, se credi, si aprono spazi impensati, intuisci cose più grandi di quelle che vedi, tocchi, misuri. Siamo nati per essere in relazione, quel luogo in cui rischiamo le nostre sicurezze per affidarle, nude, nelle mani di un altro. Così come avviene nella fede. Eppure sentiamo prepotentemente che l’amore, arrivato proprio in quel momento della nostra esistenza, rappresenta una svolta definitiva, capace di riprendere la vita e lanciarla un po’ più in là, dandole un altro sapore, magari il sapore del vino della festa di Cana. E sentiamo anche la fragilità e la responsabilità di questo amore: percepiamo che l’amore ci fa nascere e può farci anche morire. Ma allo stesso tempo avvertiamo che solo l’amore può farci risorgere».
Fin dall'inizio la comunità cristiana si è preoccupata di fare eco al vangelo non solo attivando l'ascolto, ma anche la visione, perché quanto veniva detto all'orecchio fosse scrutato con l'occhio interiore, cioè con un vedere profondo e meditato. Questo libro, scritto a due mani da Lidia Maggi e Dario Vivian, vuole rispondere a tale esigenza accostando il commento biblico del testo evangelico ad una lettura teologica dei mosaici di Monreale, che illustrano il racconto dei due discepoli di Emmaus.
Una rilettura attualizzata degli Atti degli Apostoli. Il lettore vi trova puntuali e sobrie spiegazioni del testo e riferimenti al Nuovo Testamento, che negli eventi di Cristo e della Chiesa vanno a compimento. Il tutto intrecciato con l'attenzione all'oggi, alla vita della Chiesa, alla corresponsabilità dei credenti. Il percorso dettato dall'autore in capitoli agili e pennellate vivaci, mentre ripercorre l'esperienza fondante della Chiesa delle origini, aiuta a scoprire che quell'esperienza non ci è estranea, ma ha la forza di rinvigorire la nostra responsabilità ecclesiale.
"Il libro degli Atti degli Apostoli ha sempre esercitato una profonda attrattiva sul lettore credente per la capacità che ha di riportarlo alla freschezza delle origini della chiesa e della sua espansione missionaria. L'autore ha scelto di non percorrere analiticamente tutto il racconto lucano, ma di offrire al lettore le traiettorie essenziali e le strutture portanti della visione di chiesa e di missione che gli Atti intendono comunicare. Il lettore non farà fatica a seguire il percorso dettato dall'autore in capitoli agili e compatti, ma anche in brevi paragrafi, ciascuno dei quali lo porta ad evocare l'esperienza ecclesiale di oggi. Così, mentre ripercorre l'esperienza fondante della chiesa delle origini, quale Luca l'ha teologicamente ripensata e narrata, il lettore potrà scoprire che quella esperienza non gli è né estranea né lontana, ma ha la forza di rinnovare il suo vissuto di credente e di rinvigorire la sua responsabilità ecclesiale e testimoniale" (Augusto Barbi). Il libro è consigliato a chi, personalmente o in gruppo, intenda approfondire il libro biblico degli Atti degli Apostoli. In particolare è pensato come testo-base nei corsi biblici parrocchiali.