"Spesso un breve episodio, una parola, un motto di spirito mette in luce il carattere molto meglio che non battaglie con migliaia di morti, grandissimi schieramenti di eserciti, assedi di città." Di vite e non di storia s'impegna a scrivere Plutarco, autore di lingua greca tra i più importanti e fecondi del mondo classico. Nato a Cheronea intorno al 50 d.C, durante il regno dell'imperatore Claudio, egli fu cittadino dell'Impero romano e condusse una lunga vita: morì ottantenne, dopo essere stato studioso, politico, filosofo, scrittore e sacerdote del dio Apollo a Delfi. Consapevole di vivere in una fase della storia caratterizzata dalla necessità di riunire sotto un unico cielo due mondi distinti, quello greco e quello latino, Plutarco reinterpretò in modo originale la tradizione romana della biografia aneddotica, modificandone la forma e la struttura per venire incontro alle nuove esigenze di un impero che aveva sempre meno frontiere tra Oriente e Occidente. Le "Vite Parallele" raccolgono così, a coppie, le biografie di un uomo illustre greco e di un suo corrispettivo latino, scelti secondo criteri di somiglianza nel carattere o nel destino, allo scopo, di natura morale, di mettere in luce l'uomo. Nel presente volume sono raccolte le vite di Pericle e Quinto Fabio Massimo, grandi condottieri che guidarono Atene e Roma in tempi di crisi, ma anche le biografie di personaggi come Alcibiade e Gaio Marcio Coriolano, eroi negativi destinati a morire lontano dalla patria, nonostante le loro imprese.
In questo breve, attualissimo trattato, Plutarco prende in esame la figura del "princeps ignorante": il pernicioso, inamovibile tiranno che, privo di qualunque nozione di politica, decide di immischiarsi nella gestione del governo e costruisce il consenso sulla propria immagine, ben sapendo di non essere assolutamente all'altezza del compito che si è assunto. Ostentando potere, ricchezze e un'autorevolezza implausibile, il principe ignorante è prepotente, ingiusto, non ha la minima idea di quel che sta facendo e porta alla rovina se stesso e lo Stato che governa. Digiuno di qualunque forma di sapere, arrogante, totalmente ignaro dei princìpi morali, egli è inoltre incapace di fondare la propria autorità sulla rettitudine, ed è talmente ottuso e tronfio da non accettare alcun consiglio da uomini esperti, convinto che il punto d'arrivo del potere sia quello di fare quel che vuole senza doverne rendere conto a nessuno. Attingendo da un vasto repertorio di aneddoti tratti dalla storia greca e romana, Plutarco ci conduce con pacatezza e ironia alla scoperta di questo pessimo personaggio, fornendoci le coordinate per smascherarlo e individuarne i punti deboli.
Può un nemico essere utile? Plutarco non ha dubbi: in questo breve, ironico pamphlet, ci guida alla scoperta di chi ci detesta e, cosa molto più importante, di noi stessi. Se infatti è impossibile un'esistenza priva di avversari, non è però sufficiente, per sopravvivere, menare colpi alla cieca e sbraitare insulti, come ci insegnano, oggi, mass media e social network: è invece necessario riflettere a lungo, prima di reagire, per cercare i nostri difetti e riconoscere i nostri limiti, allo scopo di migliorarci. Perché la difesa deve essere un atto costruttivo, deve tendere anzitutto alla nostra crescita interiore, non all'annientamento del nemico, che spesso ci rivela le verità più scomode, oscurate dall'adulazione e dalla compiacenza di amici e parenti. Un libro straordinario e attualissimo, che è allo stesso tempo un efficace manuale di vita, perché stimola un impulso vitale dell'uomo, sempre più soffocato dal frastuono del mondo globale: l'autocritica.
Plutarco (46-119) scrittore eclettico e fecondo (gli sono attribuiti oltre duecento titoli) è conosciuto soprattutto per le sue biografie comparate (Vite) di celebri personaggi greci e romani con le quali ha esercitato un profondo influsso sull'origine e lo sviluppo della saggistica, della letteratura biografica e della storiografia. Questo volume presenta le biografie di Focione e Catone, Dione e Bruto, Emilio e Timoleonte, Sertorio e Eumene. Oltre al testo greco e alla traduzione italiana a fronte, il volume comprende articolate introduzioni a ogni singola Vita, puntuali note storiche e critiche e un ricco e aggiornato repertorio bibliografico.
Celebre soprattutto come storico per le sua "Vite parallele", in cui narra le vicende biografiche di un famoso personaggio greco e di uno romano a confronto, Plutarco è stato anche un uomo di profonda cultura, grande appassionato e studioso di filosofia oltre che abile diplomatico, un politico perfettamente a proprio agio alla corte imperiale romana come nelle native polis elleniche. E nei suoi scritti ha lasciato una miriade di preziose osservazioni sull'arte di negoziare, dì mediare, di sedare i conflitti cercando una soluzione condivisa. Consigli utili nel I secolo come oggi, nei grandi scenari internazionali e nelle mille piccole tensioni della vita quotidiana.
Plutarco noto soprattutto per le sue biografie comparate di celebri personaggi greci e romani, ha esercitato un profondo influsso sull'origine e lo sviluppo della saggistica, della letteratura biografica e della storiografia. Questo secondo volume presenta le biografie di Solone, Nicia e Crasso, Lisandro e Silla, Demetrio e Antonio. Oltre alla traduzione italiana con testo greco a fronte, il volume comprende articolate introduzioni a ogni singola Vita.
Un manualetto utile e divertente sulla formazione dell'uomo di governo, una guida alla conquista e alla gestione del potere. In questa breve raccolta di scritti politici, Plutarco dà utili e curiosi consigli all'aspirante uomo di governo, dal modo di vestirsi alle letture da seguire, dal comportamento da tenere in pubblico alle norme etiche cui attenersi. Una raccolta dai "Moralia" di insospettata modernità, scritta da uno degli ultimi autori della grande tradizione classica.
Scritte negli ultimi anni di vita dell'autore e lasciate forse incomplete, le "Questioni romane" costituiscono una delle opere più interessanti e originali nel panorama dell'opera plutarchea. Con una curiosa struttura a domanda e risposta, l'autore narra con uno stile sottile e incalzante curiosità, aneddoti, tradizioni, usi e costumi della Roma antica. Seguendo il racconto di una guida d'eccezione il lettore ripercorre così le strade e i luoghi più famosi della città eterna. Il Circo Massimo, i Fori imperiali, il Colosseo vengono qui ritratti e immortalati da uno storico d'eccezione e restituiti alla storia nei loro particolari più riposti e sconosciuti. Nella sua prefazione John Scheid spiega la struttura e le problematiche di questo testo, mentre Nino Marinone ne cura l'edizione critica e l'attenta traduzione.
Il potere universale dell'eros in un dialogo affascinante. Una storia di appassionanti avventure d'innamorati, di gelosie e follia. Una serie di divertenti aneddoti sulla vita coniugale. Tre brevi testi poco conosciuti di Plutarco (Sull'amore, Racconti d'amore, Consigli agli sposi). Una visione inaspettatamente moderna e spregiudicata dell'amore e della donna.
Due biografie plutarchiane dedicate a due condottieri che si batterono per un ideale di giustizia e di dignità. Quinto Sertorio, generale romano fedele a Mario e rivale di Silla, tentò di fare della Spagna una terra nella quale il partito popolare potesse riorganizzarsi per combattere la tirannia. Eumene di Cardia, segretario di Filippo II di Macedonia e capo della cancelleria di Alessandro Magno, dopo la morte di quest'ultimo, cercò di conservare l'unità dell'impero e impedire che venisse diviso fra i Diadochi. Due vicende che si svolsero in tempi di crudeltà, di tradimento e di cupidigia; la storia di due uomini che non si batterono per avidità di potere o per ambizione personale, ma in nome di una causa superiore: l'interesse di Roma e dell'Impero Macedone.
Il mangiare carne non è la condizione naturale dell'umanità, ma un passaggio traumatico nella sua storia. Con esso l'uomo, animale predato, passava dalla parte dei predatori. Ciò implicava vivere della regolare uccisione di animali, questi primi dèi. La questione era però anche religiosa, e come tale venne elaborata in antichi riti, come i Bouphonia ateniesi. Ma questo si desume anche da un importantissimo testo di Plutarco, "Del mangiare carne", fondato sulla tesi che la dieta carnea vada contro natura. Letto accanto agli altri due trattatelli qui pubblicati, questo testo documenta la profonda conoscenza e comprensione del mondo animale che caratterizza l'antichità classica e che Plutarco sembra compendiare nelle sue pagine.
Questa sedicesima coppia di "Vite parallele" è una delle più belle scritte da Plutarco ed è dedicata a due grandi generali e uomini politici, Lisandro e Silla, che furono assai vicini a raggiungere il potere monarchico nelle loro città. Essi rappresentano il modello del politico realista privo di scrupoli che pone il raggiungimento dei propri scopi al di sopra di tutto. Non esiste la giustizia o l'ingiustizia, esiste solo ciò che è vantaggioso e quello che non lo è. Il politico deve perseguire il suo vantaggio facendolo diventare così il giusto. Introduzioni ai due testi di Luciano Canfora e Arthur E. Keaveny.