Oggi, a causa della globalizzazione, esaltata dall'ideologia neoliberista, e in seguito alla pandemia del Covid-19, stiamo assistendo al moltiplicarsi dei muri di separazione, al diffondersi dei sovranismi nazionalisti, all'esplosione del razzismo come logica "normale- di disprezzo e di esclusione degli altri. Di fronte a queste tendenze qual è la nostra risposta, come cristiani e cattolici che vivono in Italia e in Occidente, davanti ai nuovi crocifissi della storia che bussano - in maniera ritenuta irregolare - alle porte dei nostri Paesi? Quale sfida portano questi eventi alla nostra cattolicità dal punto di vista religioso, spirituale, etico e politico? Come sconfiggere insieme il cancro del razzismo e del tribalismo per dare vita a una democrazia postrazziale e post-etnica? A tutte queste domande vuole rispondere il presente volume, concepito come una lettera aperta ai Vescovi dell'Italia e dell'Africa. Un forte appello a costruire una società corale, democratica, fraterna e sororale, che impone ai cattolici di contribuire alla creazione di spazi di incontro per dare corso a un nuovo agire politico che promuova il ritorno all'umanità, alla dignità, alla giustizia, alla pace. Prefazione Andrea Riccardi.
Se tutto è in relazione, dobbiamo ammettere che la polis, la città, è la comunità umana nel mondo e non coincide con un ambito ristretto (regione, nazione o continente) di cui qualcuno possa dirsi padrone: ogni scelta rilevante è di fatto una scelta politica, perché incide anche sulla vita degli altri. Che cosa significa fare politica? E perché un impegno simile mi riguarda personalmente? Come potrò portare buoni frutti per la società? L'autore cerca di mettere in luce il senso della politica e le ragioni per scegliere l'azione in prima persona senza subire qualsiasi cosa nell'inerzia e nell'incoscienza. Maturare una scelta politica che porti ad agire per il bene comune porta necessariamente ad affrontare se stessi.
Cambiare política, nell'Italia attuale, è possibile e urgente. Ma non sarà possibile farlo se non cambiando la politica come tale, cioè il modo in cui viene concepita e praticata. Questo libro propone una diagnosi delle cause della crisi di civiltà che investe la vita pubblica, ma soprattutto indica una via di rigenerazione della convivenza democratica. Tale via si chiarisce nella delineazione del metodo adatto a generare un'altra politica.
Roberto Mancini è professore ordinario di Filosofia teoretica all'Università di Macerata. I suoi libri più recenti sono L'interpretazione come servizio. Modelli di ermeneutica nel pensiero contemporaneo (Il Pozzo di Giacobbe), Idee eretiche. Per un'economia della cura, delle relazioni e del bene comune (Edizioni Altreconomie).