Nel libro si ricostruiscono la vita e le opere, con largo uso di citazioni da documenti, lettere, testimonianze dell’epoca, sottolineando tutti gli incroci con gli altri autori e amici di Lewis (Tolkien, per esempio, fu fraterno amico di Lewis).
Si sottolineano molto i legami di Lewis con l’Italia: il singolare carteggio, in latino, con don Giovanni Calabria, prete veronese iniziatore dell’omonima Opera; il nome Narnia, viene dall’odierna cittadina umbra di Narni; la prima edizione delle "Lettere di Berlicche" era dedicata a mons. Francesco Olgiati, cofondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Gulisano riesce quindi a dipingere un profilo attento e variegato, ricco e suggestivo come lo sono le opere di questo grande scrittore.
Nella cultura inglese ed europea del ‘900 Chesterton e Belloc rappresentano due tra gli autori più significativi e originali.
Tra i due il più famoso è senza dubbio Chesterton, conosciuto quasi esclusivamente, almeno in Italia, per il fortunatissimo personaggio di Padre Brown (e della versione televisiva degli anni settanta interpretata da Renato Rascel). Belloc fu definito “la mente più versatile del cattolicesimo inglese”; discepolo del Cardinal Newman, è stato il grande amico di Chesterton. I due sono uniti dalla stessa appassionata visione del Cristianesimo; un Cristianesimo che si fa cultura e non diventa subalterno al mondo, ma lo giudica e, se Dio vuole, lo cambia e lo migliora. Un’apologetica originale e profetica, che diventa una testimonianza di forte attualità in un’Europa sempre più estranea alle proprie radici.
Una difesa della Verità nella Carità, che usa il sorriso e il paradosso per smascherare le menzogne grandi e piccole. Senza scontri ma anche senza sconti.