Grazie a un lavoro decennale di ricerca e di studio delle fonti, Stefania Falasca illustra la genesi delle lettere "Illustrissimi", qui presentate in edizione critica con l'apparato delle note e delle varianti. "Illustrissimi" è una raccolta di quaranta lettere idealmente indirizzate a personaggi storici e mitici di varie epoche, scritte da Albino Luciani quando era ancora patriarca di Venezia e pubblicate mensilmente nella rivista «Messaggero di sant'Antonio» dal 1971 al 1975.La quarta edizione di Illustrissimi, esce per le edizioni Messaggero di sant'Antonio con l'imprimatur papale siglato alcuni giorni prima della sua morte. Emblema della formazione e della personale biblioteca di Giovanni Paolo I, la silloge porta a riflettere sulla stretta familiarità del pontefice con la dimensione letteraria e al contempo con la solida formazione teologica. Espressione di una geniale sintesi di sacro e profano, di erudizione e chiarezza che arriva a tutti, di un magistero piantato nella radicale scelta teologica di un linguaggio semplice, conversevole e accessibile a chiunque.
Fantasioso epistolario che raccoglie le lettere che l'allora patriarca di Venezia aveva scritto - e la rivista «Messaggero di sant'Antonio» puntualmente ha pubblicato mese dopo mese dal 1971 al 1974 - indirizzandole a personaggi storici e mitici di tutti i tempi e luoghi. La gradevolezza dello stile, la sottile ironia che pervade ogni pagina, l'abilità di trasferire vicende e persone, problemi e soluzioni da ieri a oggi e viceversa, danno corpo a un'analisi tutt'altro che superficiale di quegli anni difficili e tortuosi. Né fa difetto la curiosità per i personaggi incontrati, così diversi tra loro: da Penelope a Mark Twain, da Maria Teresa d'Austria a Figaro, da Pinocchio a un... orso, da Péguy a Trilussa, da Scott a Ippocrate, da Quintiliano a Marconi, da Hofer a Goldoni, da santa Teresa a Goethe, da san Bernardino a Marlowe e Chesterton, per finire al più importante di tutti, Gesù, al quale l'autore scrive trepidando. Postfazione di Giovanni Vian.
Con l'Esortazione apostolica Redemptoris Custos, san Giovanni Paolo II mette in evidenza il ruolo di san Giuseppe nel piano dell'incarnazione in ordine alla redenzione che gli è congiunta: custode del Redentore, appunto. Unito a Maria con il vincolo coniugale, Giuseppe è "insieme con lei" il primo depositario del mistero divino, che egli serve con il dono totale di sé, della sua vita e del suo lavoro. Scelto da Dio per essere l'"ordinatore della nascita del Signore", Giuseppe ha l'incarico di provvedere all'inserimento "ordinato" del Figlio di Dio nel mondo, nel rispetto delle disposizioni divine e delle leggi umane. Insomma, Giuseppe ha servito fedelmente tutti i misteri della vita nascosta di Gesù, meritando il titolo di "ministro della salvezza". Egli è veramente "l'uomo giusto, di cui il Vangelo tesse l'elogio", come afferma san Bernardo. L'esortazione apostolica Redemptoris Custos del Santo Padre Giovanni Paolo II, sulla figura e la missione di san Giuseppe nella vita di Cristo e della Chiesa, è sicuramente una valida guida per la tua vita. Cogli questa occasione propizia... confrontati con le parole del Papa santo! Egli ha voluto proporci lo Sposo della Vergine Maria, modello di amore, fedeltà e dedizione.
Il volume, pubblicato in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia 2015-2016 indetto da Papa Francesco attraverso la bolla di indizione Misericordiae Vultus, contiene il testo dell'enciclica sulla Misericordia Divina di Papa Giovanni Paolo II Dives in misericordiae (30, novembre, 1980). Il contenuto si sviluppa in otto capitoli: Chi vede me, vede il Padre (cfr. Gv 14,9); messaggio messianico; l'Antico Testamento; la parabola del figliol prodigo; il mistero pasquale; "Misericordia di generazione in generazione"; la Misericordia di dio nella missione della Chiesa; preghiera della Chiesa dei nostri tempi.
In una nuova edizione le catechesi che Giovanni Paolo II ha pronunciato dal 1979 al 1984 sulla tematica dell'amore umano. A più di trent'anni dalla loro elaborazione, queste catechesi risultano essere ancora attuali ed originali. Rappresentano uno degli argomenti più caratteristici e singolari del magistero di Giovanni Paolo II e sono tuttora oggetto di studio e approfondimento da parte di critici ed esperti nei diversi ambiti dei saperi trattati qui (Teologia, Filosofia, Antropologia). Il curatore è Rettore del Pont.Collegium Lateranense Beato Giovanni XXIII". "
Il testamento di Papa Giovanni Paolo II con testo originale autografo.
Dagli scritti di Giovanni Paolo II, una raccolta di mille espressioni dedicate allo Spirito Santo, alla sua sorprendente presenza e azione nella vita dell'uomo, nella Chiesa, nella storia. Questo libro e il frutto di una ricerca approfondita condotta attraverso gli scritti di Papa Wojtyla. Pensieri e preghiere che illuminano il mistero di Dio e parlano alla nostra umanita, perche tutto e e deve essere animato dallo Spirito Santo". Un'opera preziosa per tenere viva la memoria spirituale di un Pontificato "magno". Un contributo pregevole per meglio penetrare nel Vangelo dello Spirito Santo nel Magistero di Giovanni Paolo II. "
L'ultima fatica poetica di Karol Wojtyla, poema diviso in tre parti, con testo bello e toccante, tradotto in italiano dall'originale polacco.
Testimonianze vissute direttamente e aneddoti significativi e profetici, riportati dall'autore, manifestano e spiegano come Giovanni Paolo II abbia vissuto la propria missione nella Chiesa e nel mondo.