Il SAE ha deciso di affrontare uno dei temi più urgenti, ma anche più delicati e contro- versi, delle relazioni culturali e religiose: l’etica.
Da una parte, infatti, il nostro mondo avverte l’acuta esigenza di rinsaldare, o addirittura ricostituire, il tessuto etico della vita sociale e civile, dall’altra assiste all’incrociarsi, e talora allo scontrarsi, di istanze etiche diverse, scaturenti da diverse visioni culturali e religiose.
Le chiese cristiane non sono estranee a questo travaglio e patiscono anch’esse, al loro interno e nelle loro relazioni reciproche, tensioni conflittuali.
Parte da una prospettiva laica (Boella e Autiero), prosegue in chiave biblica e si sofferma poi a riflettere su come le comunità credenti hanno interpretato questa parola.
Vengono poi analizzate le aree ancora aperte, e la situazione ecumenica attuale in ciò che essa ha tuttora di irrisolto e di incompiuto, senza tralasciare, ovviamente le prospettive e le speranze in vista del cammino futuro.
Sono incluse le meditazioni che hanno aperto le varie giornate.
Destinatari
Chi segue l’avventura ecumenica
Coloro che si occupano di etica a livello religioso, ma anche sociale
Autori
Antonio Autiero, Docente all’Università di Münster
Laura Boella, Docente all’Università Statale di Milano
Alberto Bondolfi, Docente emerito dell’Università di Ginevra
Roberto Della Rocca, Rabbino - Direttore del Dipartimento Educazione e Cultura dell’UCEI Milano
Athanasios Hatzopoulos, Metropolita di Achaia - Rappresentante Chiesa Ortodossa Greca all’Unione Europea - Bruxelles
Amos Luzzatto, Saggista, già presidente dell’UCEI – Venezia
Serena Noceti, Docente alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale - Firenze
Eric Noffke, Docente alla Facoltà Valdese di Teologa di Roma
Giuseppe Quaranta, Docente alla Facoltà Teologica del Triveneto - Padova Paolo Ricca, Docente emerito della Facoltà Valdese di Teologia di Roma Placido Sgroi, Docente all’Istituto Ecumenico “San Bernardino” di Venezia
Letizia Tomassone, Teologa e pastora valdese – La Spezia
Atti della sessione di formazione ecumenica del SAE: una riflessione sui cent’anni del cammino ecumenico (XLVII sessione. Chianciano Terme, 25-31 luglio 2010).
Il Movimento ecumenico ha compiuto i cento anni. Sono pochi a fronte di secoli di divisione, ma, nonostante le pesantezze della storia e, per i cristiani, del peccato, fare memoria delle testimonianze di cui è ricco il suo cammino aiuta a guardare al futuro con speranza. La fiducia dei credenti in Cristo non è fondata sulla propria piccolezza, ma sulla preghiera stessa di Gesù: Ut unum sint, perché il mondo creda. Educarsi ed educare al dialogo, praticare la giustizia, lavorare per la pace, essere attenti all’ambiente è imperativo oggi sempre più urgente. Per i cristiani, è impegno di testimonianza della speranza nel Regno di Dio che viene.
La libertà di cui parla la Parola di Dio è intesa in una specifica accezione: la libertà che promana dalla croce e dalla risurrezione di Cristo, la libertà dal peccato, dalla morte e dalla legge. E tuttavia questa constatazione non esaurisce l’analisi di un tema così rilevante, non solo nei suoi fondamenti biblico-teologici, ma anche, con le debite analogie e differenze, nelle successive declinazioni in termini storici, culturali e politici. I contributi di questa Sessione di formazione del SAE esplorano così alcune polarità cruciali per la coscienza e la cultura contemporanee – libertà e relazione, libertà e responsabilità, libertà e solidarietà, libertà e servizio, libertà e amore – e soprattutto cercano di stabilire quali siano, in ogni caso, gli «spazi» e i «confini» della libertà.