IDENTITA' CULTURALE E VIOLENZA. NEUROPSICOLOGIA DELLE LINGUE E DELLE RELIGIONI
 Autore: FABBRO FRANCO 
 Editore: BOLLATI BORINGHIERI
 Data di pubblicazione: Dicembre 2018
 Collana: SAGGI
 Codice: 9788833930558
 Dimensioni: 14,5 cm x 22,5 cm x 2 cm
 Peso: 263 g
 Pagine: 201
 Disponibilità: DISPONIBILE IN 6/7 GIORNI
  
 Spedizione gratis per ordini sopra i 69,99 € 
(per pagamenti effettuati con carta di credito o PayPal.)
 
 
 Descrizione di "IDENTITA' CULTURALE E VIOLENZA. NEUROPSICOLOGIA DELLE LINGUE E DELLE RELIGIONI" 
 Oggi parlare di identità culturale significa addentrarsi in una zona di pencolo, perché in suo nome si sono perpetrati crimini che sfidano l'idea stessa di umanità, e nel suo cono d'ombra ancora si annidano le pulsioni più aggressive. Ma l'ambivalenza dei processi identitari, in cui spesso vanno a incagliarsi i tentativi di riflessione sul tema, per Franco Fabbro non ostacola la comprensione, anzi ne è il presupposto. E, se indagata con strumenti conoscitivi adeguati, che integrano le osservazioni paleoantropologiche e le analisi storico-religiose, può suggerire strategie di disinnesco dei potenziali dannosi. Fabbro ha studiato per decenni sotto il profilo neuroscientifico le due componenti identificative e coesive dei gruppi umani, ossia le lingue e le religioni: acquisite entrambe nelle prime età della vita, scolpiscono il cervello con analoghi meccanismi neurali, organizzandosi nella memoria implicita e determinando un'architettura neuropsicologica che differirà a seconda delle singole tradizioni. Questi marcatori culturali sono collegati ai sistemi emozionali, quindi alle reazioni difensive e aggressive. Allora, come mitigare gli aspetti violenti dell'identità culturale e preservarne al tempo stesso gli elementi che conferiscono «consistenza e spessore» agli esseri umani, come scrive il teologo Vito Mancuso nella Prefazione? La proposta neuropedagogica di Fabbro è di esporre precocemente i bambini a quella pluralità di religioni e di lingue che, secondo ricerche ormai consolidate, favorirebbe una più efficace regolazione del comportamento e una maggiore autoconsapevolezza. Proprio là dove adesso c'è pericolo crescerebbe - in ottemperanza a un verso celebre - «ciò che salva».