Con la forza di un pastore e la lucidità di un grande osservatore del nostro tempo, Papa Francesco in questo suo ultimo Messaggio, nell'anno del Giubileo, indica la via per una comunicazione che non venda illusioni o paure, ma offra ragioni per sperare. Un cammino che passa attraverso la guarigione dal protagonismo, l'ascolto profondo e la riscoperta del volto dell'altro, per "disarmare" parole troppo spesso intrise di odio e semplificazioni. Un testo che si rivolge a ogni persona, ricordando che la speranza è sempre un progetto comunitario, un "camminare insieme" verso un futuro di fraternità e cura. «Chi spera non è ingenuo o poco realista. Chi spera cerca la pace quando ancora c'è la guerra, il perdono quando ci sono solo la sofferenza e la rabbia, il fratello quando c'è un nemico. Chi spera vede quello che c'è sebbene sia nascosto, quello che è possibile nella misura in cui lo si vuole e lo si costruisce, pagandone il prezzo di sacrificio, pazienza, insistenza» (Matteo Maria Zuppi). Prefazione Vincenzo Corrado Stefano Pasta, Introduzione Commenti di Riccardo Battocchio, Stefania Careddu, Alessandra Carenzio, Gino Cecchettin, Vincenzo Corrado, Antonio Cuciniello, Annalisa Guida, Colum McCann, Arnoldo Mosca Mondadori, Denis Mukwege, Gabriele Nissim, Fabio Pasqualetti, Stefano Pasta, Sergio Perugini, Alessandro Rosina, Paolo Ruffini, Milena Santerini, Giovanni Scarafile, Nello Scavo, Rita Sidoli.