BENEDUCE IL FINANZIERE DI MUSSOLINI
 Autori: FRANZINELLI MIMMO, MAGNANI MARCO 
 Editore: MONDADORI
 Data di pubblicazione: Gennaio 2009
 Collana: LE SCIE
 Codice: 9788804585930
 Dimensioni: 22,3 cm x 14,5 cm x 2,7 cm
 Peso: 540 g
 Pagine: 329
 Disponibilità: ESAURITO
  
 Spedizione gratis per ordini sopra i 69,99 € 
(per pagamenti effettuati con carta di credito o PayPal.)
 
 
 Descrizione di "BENEDUCE IL FINANZIERE DI MUSSOLINI" 
 Durante il fascismo lo Stato acquisì un ruolo attivo nell'economia, che divenne a pieno titolo un sistema di economia mista, finalizzato primariamente al sostegno dello sviluppo industriale e alla salvaguardia della stabilità finanziaria. Il modello che allora prese forma è rimasto sostanzialmente intatto fino agli anni '90. Artefice e protagonista assoluto di questo sistema è Alberto Beneduce. Nell'immediato dopoguerra è deputato social-riformista e nel 1921-22 ministro del Lavoro nel penultimo governo dell'Italia liberale. Nel frattempo presiede il Consorzio di credito per le opere pubbliche. Dopo la marcia su Roma Beneduce è alla guida dei più importanti istituti economico-finanziari, dall'Istituto di credito per le opere di pubblica utilità alla Bastogi, ed è negoziatore internazionale nella battaglia per "quota 90" su diretto mandato del duce. Nel 1933, al culmine della grande crisi che scuote l'Europa, Beneduce è chiamato da Mussolini alla presidenza di un nuovo ente pubblico, l'IRI, che acquisisce il patrimonio industriale fino ad allora controllato dalle grandi banche appena liquidate. Fra il 1939 e il 1940 Beneduce, in precarie condizioni di salute, abbandona gradualmente le sue cariche. Muore poco prima della liberazione di Roma, ma il sistema di economia mista da lui creato, metà privato e metà pubblico, sopravviverà al fascismo e fornirà un impulso determinante al decollo economico del secondo dopoguerra.